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Calabria

‘Ndrangheta | Testimone di giustizia sotto scorta Pino Masciari denuncia di aver subito intimidazioni

Il testimone di giustizia Pino Masciari, da anni sotto scorta per le sue denunce contro la ‘ndrangheta, ha reso pubblici diversi episodi di intimidazione subiti tramite i social media. In uno di questi episodi, Masciari ha riferito di essere stato seguito da un’auto fino al cancello della sua abitazione.

Tra le minacce riportate da Masciari, vi è anche questa: “Erano già pronti per ammazzarti e stai molto attento perché sei un bersaglio predestinato, la loro vendetta è solo questione di tempo… il tempo non placa la loro sete di vendetta”.

Il testimone ha deciso di divulgare questi eventi “come forma di autotutela, tutto ciò che ho vissuto in questi ultimi mesi, ma sembra non interessare a nessuno”. “Io e il mio avvocato – ha continuato Masciari – abbiamo segnalato tutto quanto mi sta accadendo, nel rispetto delle leggi, con prove documentali, ma ancora una volta mi ritrovo di fronte a uno Stato indifferente.

Ho ricevuto solo silenzi. Silenzi omissivi, che tuttavia non scagionano nessuno dalle proprie responsabilità. Dopo trent’anni di interminabile attesa, in cui ho sperato e ho creduto che potesse arrivare un domani migliore, un domani in cui avrei potuto riprendere la mia vita, che in realtà si è fermata nel momento stesso in cui ho denunciato, ora non ci credo più”. Masciari chiede “solo rispetto e attenzione per la mia vita e quella della mia famiglia, per la nostra sicurezza e incolumità”.

Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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