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Calabria

Vibo Valentia | Droga e intrighi criminali, Ascone preoccupato dalle dichiarazioni del pentito Mancuso: “Devo andare a nascondermi”

Le indagini sul traffico di droga nel vibonese si approfondiscono ulteriormente, portando alla luce dettagli inquietanti riguardo al coinvolgimento di Salvatore Ascone, 58 anni, di Limbadi. Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso hanno scosso le fondamenta della comunità locale, rivelando un intricato intreccio di crimine e corruzione.

“Mo qua mi fanno l’arresto” – le parole di Ascone, riportate nelle intercettazioni, rivelano una profonda preoccupazione di fronte alle accuse che incombono su di lui. Mancuso, testimone chiave nelle indagini, ha svelato dettagli sconcertanti riguardo al ruolo di Ascone nel traffico di stupefacenti. Quest’ultimo viene associato non solo all’omicidio dell’imprenditrice Maria Chindamo, ma anche all’organizzazione di una vasta rete di distribuzione di droga.

“Ascone voleva che io intrattenessi i rapporti con Giuseppe Soriano perché era preciso, serio ed un buon pagatore” – queste sono le parole di Mancuso, che delineano il coinvolgimento diretto di Ascone nel traffico di cocaina nel vibonese. Le accuse si concentrano sul suo presunto ruolo di promotore, finanziatore e organizzatore dell’associazione criminale.

“Non tenete niente, distruggiamo tutto là, andate e distruggete tutto là, qui arriva l’esercito!” – le parole di Ascone, rivolte ai suoi complici, svelano una volontà determinata di eliminare ogni traccia delle attività illecite. Le disposizioni impartite da Ascone al suo collaboratore, Laurentiu Gheorghe Nicolae, testimoniano la sua determinazione nel proteggere il suo impero criminale.

Le dichiarazioni di Mancuso e le intercettazioni delle conversazioni di Ascone delineano un quadro inquietante di corruzione e violenza. Resta ora alla giustizia portare alla luce la verità e assicurare che coloro che sono coinvolti in queste attività illecite siano chiamati a rispondere delle loro azioni davanti alla legge.

Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

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Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Maltrattamenti in famiglia, offese alla moglie e costrizione a lasciare il posto di lavoro, arrestato

Un episodio inquietante si è concluso con l’arresto di un uomo di 40 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della sua compagna. L’operazione, condotta dai carabinieri della Stazione di Corigliano Scalo in collaborazione con il Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ha visto il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la vittima, una giovane madre, ha vissuto per lungo tempo sotto un regime di vessazioni sistematiche. Le umiliazioni subite si sono manifestate in comportamenti aggressivi e denigratori, volti a minare la sua autostima e a creare una forte dipendenza economica. La situazione è degenerata fino a spingerla a chiedere aiuto, determinata a liberarsi da una condizione insostenibile per sé e per i suoi figli.

Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e il supporto della Procura, è stata predisposta una misura cautelare in carcere per l’arrestato. Questa decisione è stata presa per prevenire ulteriori atti di violenza e garantire la sicurezza della donna e dei suoi bambini, che ora si trovano in una comunità protetta, lontani da ogni pericolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto le richieste della Procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Castrovillari. Questo intervento sottolinea l’importanza della tutela delle vittime di violenza domestica e il ruolo cruciale delle istituzioni nel combattere tali fenomeni.

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Calabria

Dipignano (CS) | Un caso di infezione da virus West Nile, adottate misure preventive

La frazione di Laurignano, nel Comune di Dipignano, ha affrontato un caso di infezione da virus West Nile, spingendo le autorità locali ad adottare misure preventive per contenere il problema. Gli amministratori hanno emanato un’ordinanza che invita i residenti a contribuire attivamente alla lotta contro la proliferazione delle zanzare, vettori principali della malattia.

Il documento sottolinea l’importanza di mantenere puliti gli spazi pubblici e privati, esortando i cittadini a non lasciare oggetti e contenitori in grado di raccogliere acqua piovana. Tra i materiali da evitare ci sono copertoni, bottiglie, lattine e qualsiasi altro contenitore in cui possa accumularsi acqua stagnante. Questa accortezza è fondamentale per prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara, che trovano un ambiente ideale in tali condizioni.

In aggiunta alle misure di sensibilizzazione, la comunità ha già avviato interventi di disinfestazione, mirati a ridurre la popolazione di zanzare nella zona. Queste azioni, coordinate con le raccomandazioni delle autorità sanitarie, mirano a tutelare la salute pubblica e a contenere la diffusione del virus.

I cittadini sono invitati a seguire le indicazioni fornite e a collaborare per garantire un ambiente più sicuro e sano per tutti. La situazione richiede un impegno collettivo per affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria.

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