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Calabria

La ‘Ndrangheta Cosentina, l’escalation delle donne.

La provincia calabrese è stata teatro di una serie di eventi che evidenziano il ruolo delle donne all’interno della ‘Ndrangheta, la potente organizzazione criminale radicata nel territorio. Da omicidi a promozioni a “cape” di cosche, passando per collaborazioni con la giustizia, le donne hanno giocato ruoli chiave in diversi contesti legati al crimine organizzato.

Negli ultimi anni, tre donne sono state assassinate in agguati di stampo mafioso nella provincia. Idriss Taoussa a Cassano, Hanene Hendli a Castrovillari e Antonella Lopardo a Sibari sono diventate tristemente note come vittime di questa violenza.

Ma non sono solo vittime. Le indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro hanno rivelato come due donne siano diventate “cape” di importanti cosche. A Paola, Nella Serpa è stata condannata all’ergastolo per il suo ruolo di comando, mentre a Cosenza, Edytha Kopaczinska è stata la prima e unica polacca condannata per associazione mafiosa in Italia.

Questi casi sollevano interrogativi sul cambiamento della ‘Ndrangheta e del ruolo delle donne al suo interno. Abbiamo intervistato Sabrina Garofalo, ricercatrice universitaria e autrice del libro “Donne, violenza e ‘ndrangheta”, per una prospettiva più approfondita.

“È importante comprendere come l’immaginario legato alla ‘Ndrangheta sia cambiato nel tempo”, afferma Garofalo. “Le dinamiche organizzative, le narrazioni e la percezione del fenomeno hanno subito trasformazioni significative, influenzando anche i ruoli di genere all’interno delle famiglie mafiose”.

Garofalo sottolinea che nonostante i cambiamenti, il potere della ‘Ndrangheta rimane profondamente radicato nella vita delle donne, condizionando le loro scelte e le loro vite. “È necessario approfondire il modo in cui la ‘Ndrangheta influisce sui ruoli, sulle biografie e sulle scelte delle donne, per comprendere appieno la complessità di questa realtà criminale”.

La presenza delle donne nella ‘Ndrangheta è dunque un fenomeno complesso e in continua evoluzione, che richiede una riflessione approfondita e un impegno costante nella lotta contro il crimine organizzato.

Calabria

Bagnara Calabra (RC) | Denunciate Quattro Persone per Furto di Energia Elettrica, Arrestato un Commerciante

I Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, in collaborazione con il personale dell’Enel, hanno denunciato quattro persone residenti nella località Solano per furto aggravato di energia elettrica. Le indagini, condotte nell’ambito di un’attività mirata di controllo, hanno rivelato che gli indagati avevano realizzato allacci abusivi alla rete pubblica per alimentare illegalmente le proprie abitazioni.

Nel corso dello stesso controllo, le forze dell’ordine hanno scoperto che un commerciante locale, titolare di un panificio, utilizzava un bypass per alimentare il proprio esercizio commerciale. Questo stratagemma ha causato un danno economico significativo alla società erogatrice del servizio, stimato in circa 100.000 euro. Il commerciante è stato immediatamente arrestato, e il suo arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria.

Tutti gli indagati, oltre ad essere chiamati a risarcire il consumo di energia stimato, dovranno rispondere del reato di furto aggravato. L’operazione rientra nelle attività di controllo e monitoraggio che l’Arma dei Carabinieri svolge costantemente per contrastare gli allacci abusivi e il furto di energia elettrica, reati che causano danni economici rilevanti e compromettono la corretta erogazione dei servizi pubblici essenziali.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, per tutti gli indagati vale il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

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Calabria

Crotone | 31 arresti per associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga

I Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, con il supporto delle unità di Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno eseguito un’importante operazione contro la criminalità organizzata, portando all’arresto di 31 persone. L’operazione è stata condotta sulla base di un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Le persone arrestate sono accusate, a vario titolo, di “associazione per delinquere di tipo mafioso”, “estorsione”, “usura”, “danneggiamento”, “traffico di stupefacenti” e reati legati al possesso e uso di armi e sostanze esplodenti. Per 15 degli indagati è stata disposta la custodia in carcere, per 7 gli arresti domiciliari, mentre per 9 è stato imposto l’obbligo di dimora.

L’operazione rappresenta un duro colpo alle attività criminali della mafia locale, in particolare per quanto riguarda il controllo del traffico di droga e le pratiche di estorsione. Le indagini, attualmente nella fase preliminare, proseguiranno per accertare ulteriori dettagli sulle attività del gruppo mafioso coinvolto.

I particolari dell’operazione verranno illustrati durante una conferenza stampa che si terrà oggi, 20 settembre, alle ore 11:00 presso la Procura della Repubblica di Catanzaro.

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Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Arrestato 37enne per spaccio di droga

Nella giornata odierna, i Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase hanno arrestato un uomo di 37 anni in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione è scaturita da una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’individuo, che ha portato al rinvenimento di circa 30 grammi di cocaina, insieme a piccole quantità di hashish e marijuana.

Durante la perquisizione, i militari hanno anche trovato materiale per il taglio, il peso e il confezionamento della droga. Tutto il materiale sequestrato è stato inviato per ulteriori analisi per confermare la composizione e la quantità esatta delle sostanze stupefacenti.

L’arrestato è stato inizialmente trasferito alla Casa Circondariale di Catanzaro. Successivamente, in sede di udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Lamezia Terme ha confermato la validità dell’arresto. Su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, l’indagato è stato sottoposto a misure cautelari che includono l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e l’obbligo di presentazione periodica alla Polizia Giudiziaria.

Questa operazione dimostra il continuo impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere della comunità. Si ricorda che l’indagato, come previsto dalla legge, non può essere considerato colpevole fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.

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