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Calabria

Lamezia Terme (CZ) | ‘Ndrangheta: Palazzo Chigi e Regione Calabria parti civili

Anche la Presidenza del Consiglio dei ministri, alcuni ministeri e la Regione Calabria sono stati autorizzati a partecipare come parti civili nel processo contro le cosche di ‘ndrangheta del Vibonese, attualmente in corso nell’aula bunker di Lamezia Terme con il nome di “Maestrale-Olimpo-Imperium”. Nel dibattimento, un totale di 284 persone sono sotto accusa, di cui 36 hanno richiesto di essere giudicate con rito abbreviato.

I ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Salute e delle Infrastrutture, tutti rappresentati dall’Avvocatura dello Stato, sono stati ammessi come parti civili dal Gup distrettuale di Catanzaro, Piero Agosteo. Altri soggetti pubblici ammessi includono l’Agenzia delle entrate, l’Inps, la Provincia di Vibo Valentia, le Prefetture di Vibo e Reggio Calabria e le Camere di commercio di Catania, Vibo e Milano.

Inoltre, nel processo si sono costituiti 27 Comuni, tra cui quelli di Catanzaro e Vibo Valentia e Tropea. La costituzione di parte civile di Vincenzo Chindamo, fratello di Maria Chindamo, è stata accettata dal Gup. Maria Chindamo, imprenditrice di 42 anni scomparsa a Limbadi nel Vibonese nel 2016, è stata uccisa per vendetta, e il suo corpo è stato abbandonato per essere divorato dai maiali. La richiesta di Vincenzo Chindamo di partecipare al processo è legata al fatto che uno degli imputati è Salvatore Ascone, 57 anni, accusato della scomparsa e dell’omicidio dell’imprenditrice.

Attualità

Lamezia Terme (CZ) | Uomo cammina nudo per strada

Nel pomeriggio di oggi a Lamezia Terme, un individuo ha deciso di passeggiare per le vie della città completamente privo di vestiti, causando grande sconcerto tra i residenti locali.

La scena insolita ha attirato l’attenzione di numerosi passanti che si sono trovati di fronte a una situazione inusuale e imbarazzante.

L’uomo è stato fermato dopo le numerose le segnalazioni arrivate a Carabinieri e Polizia con richieste di intervento.

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Calabria

Vibo Valentia | Turista morto in ospedale a Tropea, aperto fascicolo contro ignoti, oggi l’autopsia

La Procura di Vibo Valentia ha avviato un’inchiesta, al momento contro ignoti, sulla morte di Fabio Cisotto, un uomo romano di 54 anni deceduto al pronto soccorso dell’ospedale di Tropea. Cisotto si era recato in ospedale a causa di una crisi respiratoria che si è aggravata poco dopo il suo arrivo.

Non è escluso che dopo l’autopsia, disposta dal pm Corrado Caputo e prevista per oggi al Policlinico di Catanzaro, possano emergere nomi di eventuali indagati.

La Procura ha incaricato il professor Pierantonio Ricci insieme al medico-legale Giovanni Gallotta, esperto di medicina interna. Dall’altra parte, l’avvocato Francesco Rombolà, che rappresenta la vedova, ha designato l’anatomopatologa Katiuscia Bisogni.

Saranno necessari almeno 75 giorni per avere i risultati dell’esame istologico sul corpo del turista romano, deceduto il 27 giugno. Cisotto si trovava a Tropea con la moglie e i figli per trascorrere le vacanze. Nel primo pomeriggio, la moglie aveva contattato il 118 a causa di un forte mal di gola persistente che l’uomo lamentava dal giorno precedente. Tuttavia, secondo il racconto della donna, i sanitari l’avevano tranquillizzata. Alle 15.30, Cisotto è stato trasferito d’urgenza al pronto soccorso. Pur essendo cosciente, ha segnalato di avere difficoltà a respirare a causa della gola serrata, aggravata dal fatto di aver preso in precedenza un antinfiammatorio che non aveva avuto effetto.

Dopo essere stato preso in carico per gli esami, le condizioni di Cisotto si sono deteriorate rapidamente a causa di uno shock anafilattico che ha portato al suo decesso. Non è escluso che il farmaco antinfiammatorio, al quale probabilmente era allergico senza saperlo, abbia scatenato la reazione fatale. La moglie ipotizza che il problema sia stato sottovalutato dai sanitari. L’autopsia dovrà ora stabilire le cause precise della morte e eventuali responsabilità.

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Calabria

Crotone | Arrestato uomo per violenza sessuale su una minorenne

Un uomo di 45 anni originario di Cariati (Cs) ma residente a Cirò Marina, è stato arrestato dalla Squadra mobile di Crotone per violenza sessuale aggravata su minore.

L’incidente è avvenuto alcuni giorni fa quando un’adolescente, rientrando a casa dopo la scuola, ha notato il conducente di una Fiat 500 X grigia che, dopo aver fatto inversione di marcia, ha iniziato a seguirla. La ragazza è riuscita a entrare nel portone del suo condominio, ma l’uomo è sceso dall’auto e l’ha aggredita nell’androne. La giovane ha reagito lanciando un mazzo di chiavi contro l’aggressore e iniziando a urlare. Le sue grida hanno attirato l’attenzione di un residente del condominio, che è intervenuto per difenderla, costringendo il molestatore alla fuga.

Gli investigatori della Squadra mobile, guidati da Ugo Armano, hanno impiegato pochi giorni per identificare l’aggressore grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso l’auto e il numero di targa. L’uomo è stato rintracciato a Cirò Marina, dove gli è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Crotone su richiesta della Procura locale. Attualmente, l’uomo è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

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