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Lombardia

Milano | Meloni firma Accordo di coesione, 1,2 miliardi a Lombardia | Rogoredo bosco della musica.

La premier Giorgia Meloni auspica una trasformazione significativa per il quartiere milanese di Rogoredo, passando dal noto “boschetto della droga” al “boschetto della musica”. Tale trasformazione è prevista con la realizzazione del campus del Conservatorio di Milano, nell’ambito degli accordi di coesione firmati con Regione Lombardia, che prevedono uno stanziamento di 1,2 miliardi di euro.

La premier ha illustrato 13 progetti nell’ambito di questo accordo, concentrando le risorse su iniziative di ampia portata. Tra queste, si includono il potenziamento della mobilità, con 68 milioni destinati ai treni a idrogeno, e la riqualificazione urbana, con 435 milioni dedicati alla stazione di Cadorna. In particolare, si pone un’enfasi significativa sul tema dell’istruzione, della ricerca e delle università, con l’implementazione di nuovi campus dell’Università di Milano e del Politecnico di Bovisa a Rogoredo.

La scelta di trasformare il quartiere è parte di un progetto di rigenerazione urbana che, secondo Meloni, potrebbe segnare la rinascita di Rogoredo. L’obiettivo è che il quartiere venga riconosciuto non più per il triste “boschetto della droga”, ma come il “boschetto della musica”.

Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha elogiato l’accordo come molto importante e ha ringraziato la presidente del Consiglio e il ministro Fitto, sottolineando che la collaborazione tra le squadre è stata corretta per realizzare questo accordo, che prevede un finanziamento complessivo di 1 miliardo e 200 milioni di euro.

Calabria

Omicidio Bellocco | Per la famiglia l’omicidio non è legato a criminalità organizzata

La famiglia di Antonio Bellocco, l’ultras dell’Inter recentemente ucciso a Cernusco sul Naviglio, esprime un profondo dolore e amarezza per la continua attenzione mediatica che ha messo in risalto il legame di parentela della vittima con individui precedentemente condannati per associazione mafiosa. Attraverso una dichiarazione ufficiale diffusa dal loro avvocato, Giacomo Iaria, la famiglia di Bellocco, originaria di Rosarno, ha chiesto che la vicenda venga trattata con la dovuta considerazione del contesto attuale e degli sviluppi investigativi.

Nella nota, la famiglia sottolinea che Antonio Bellocco era un giovane padre di due figli, che aveva deciso di ricominciare una nuova vita a Milano dopo aver scontato la sua condanna e si trovava in regime di libertà vigilata. La famiglia rimarca che Bellocco, pur avendo un passato complesso, stava cercando di vivere nel rispetto delle norme e delle regole civili. La nota contesta l’idea che il suo omicidio possa essere legato a contesti di criminalità organizzata, e denuncia come i riferimenti ai suoi genitori, entrambi detenuti al 41 bis e uno dei quali deceduto in carcere, distolgano l’attenzione dalle reali circostanze dell’omicidio.

Aurora Spanò, madre di Antonio, e i suoi fratelli si affidano all’iter giudiziario per chiarire i motivi e la dinamica del delitto, confidando nel lavoro della magistratura e utilizzando tutti i mezzi legali a loro disposizione per difendere la memoria di Antonio. La famiglia lamenta che l’attenzione mediatica e la focalizzazione sui precedenti penali della vittima non riflettono adeguatamente il dolore e la tragedia del caso, e chiedono rispetto per la memoria di Antonio e per la sua nuova vita, interrotta prematuramente.

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Calabria

Omicidio Bellocco | La Procura: “colpito anche quando era esanime”

Andrea Beretta, noto esponente del tifo organizzato dell’Inter, è stato arrestato con l’accusa di omicidio per la morte di Antonio Bellocco, un altro membro della curva nord e presunto affiliato alla ‘ndrangheta. L’incidente è avvenuto ieri mattina a Cernusco sul Naviglio, una località nel milanese.

Secondo il provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Milano, Beretta è accusato di aver infierito su Bellocco dopo averlo accoltellato. Le immagini delle telecamere di sorveglianza, attualmente sotto esame dei carabinieri, mostrano Beretta che, dopo aver fermato la sua auto davanti alla palestra ‘Testitudo’ con Bellocco già gravemente ferito all’interno, è rientrato almeno una volta nell’abitacolo, suggerendo ulteriori aggressioni.

Il provvedimento di fermo rivela anche che Beretta ha subito una ferita da arma da fuoco all’anca sinistra e una ferita da coltello alla mano destra. Questa ultima ferita, secondo i pm Paolo Storari e Sara Ombra, non sarebbe il risultato di un tentativo di difesa, ma piuttosto di un uso diretto del coltello. È stato ipotizzato che, mentre Beretta impugnava il coltello, la lama possa essere scivolata, causando la lacerazione del palmo della mano.

Durante le sue dichiarazioni spontanee, Beretta ha sostenuto di aver agito in stato di legittima difesa e ha affermato di non aver avuto altra scelta. Le indagini continuano per chiarire i dettagli dell’accaduto e le dinamiche precise che hanno portato al tragico evento.

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Calabria

Cernusco sul Naviglio (MI) | Lite tra ultras dell’Inter: Ucciso Antonio Bellocco, rampollo della cosca di Rosarno

Un grave episodio di violenza si è verificato a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, dove un uomo è stato accoltellato a morte in via Nino Besozzi 2. Il delitto è avvenuto nell’ambiente degli ultras dell’Inter e ha portato alla morte di Antonio Bellocco, 36 anni, legato alla famiglia di ‘ndrangheta omonima di Rosarno e, negli ultimi tempi, coinvolto nel tifo organizzato nerazzurro. Un altro uomo di 41 anni, Andrea Beretta, capo ultrà della Curva Nord, è stato ferito da un colpo di pistola alla gamba ed è stato arrestato poco dopo l’omicidio. Le indagini sono coordinate dal pm Paolo Storari, che da tempo si occupa delle tifoserie milanesi.

Secondo le prime ricostruzioni, la violenza sarebbe scaturita da una lite tra i due uomini all’uscita di una palestra di boxe situata in via Besozzi. La discussione è degenerata all’interno di una Smart parcheggiata nel cortile adiacente. Durante l’alterco, Bellocco avrebbe sparato un colpo di pistola, ferendo Beretta a una gamba. Nonostante la ferita, Beretta avrebbe successivamente accoltellato Bellocco alla gola, uccidendolo. Beretta è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato all’ospedale San Raffaele in codice giallo.

La versione di Beretta e l’interrogatorio in ospedale

Andrea Beretta, ora piantonato in ospedale, ha dichiarato al suo avvocato, Mirko Perlino, di essersi difeso: “Non avevo scelta, mi stavo difendendo.” Questa sarà probabilmente la versione che fornirà al pm Paolo Storari, il quale lo interrogherà nel pomeriggio. Sebbene non sia stato ancora formalizzato un provvedimento di arresto, Beretta rimane sotto stretta sorveglianza.

Le forze dell’ordine stanno effettuando rilievi sul luogo del delitto, concentrandosi soprattutto sulle immagini di una telecamera di sicurezza vicino alla palestra, che potrebbero essere cruciali per chiarire i dettagli della vicenda. Stamane, Beretta e Bellocco erano stati visti ridere e scherzare all’interno della palestra “Testudo”, prima di salire insieme in auto, dove poi è avvenuto il tragico epilogo.

Il ritrovamento dell’arma

Nel corso delle indagini è stata recuperata la pistola che ha ferito Beretta. L’arma è stata rinvenuta all’interno della Smart di Bellocco, parcheggiata di fronte alla palestra. Le indagini, condotte dai carabinieri sotto la direzione del pm Storari, proseguono per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’accaduto. Beretta sarà interrogato nelle prossime ore.

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