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Cronaca

Sicilia | Operazione “LUA MATER”: Ordinanze di applicazione di misura cautelare nei confronti di esponenti di famiglie mafiose

Questa mattina, la Polizia di Stato ha dato seguito all’operazione “LUA MATER” con l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare emesse dal GIP di Caltanissetta. L’operazione ha coinvolto i membri delle famiglie mafiose di Pietraperzia e Regalbuto, mirata a smantellare le loro strutture criminali e a contrastare l’infiltrazione mafiosa nella regione.

L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta e supportata da diverse unità della Polizia di Stato, ha portato alla scoperta di significativi arsenali di armi. Le indagini hanno rivelato l’esistenza di due vasti depositi di armi da guerra e comuni, inclusi fucili mitragliatori, pistole e munizionamento vario.

Le operazioni si sono concentrate su due fronti principali: la famiglia mafiosa di Pietraperzia e quella di Regalbuto. Nel caso di Pietraperzia, le indagini hanno permesso di identificare e sequestrare un ampio arsenale custodito presso la proprietà di un noto esponente mafioso. Questo arsenale era stato nascosto in sacchi interrati in terreni adiacenti, successivamente rinvenuti grazie all’uso di telecamere termiche.

Parallelamente, le forze dell’ordine hanno scoperto un arsenale simile a Regalbuto, custodito presso il magazzino di un bar. Qui, l’arsenale comprendeva armi da guerra e munizionamento, rinvenuto dopo un intervento mirato che ha portato all’arresto del titolare del bar.

Le indagini hanno rivelato anche la riorganizzazione delle attività mafiose nella provincia di Enna, con stretti legami tra le famiglie locali e il clan Santapaola di Catania. Sono emersi dettagli sull’attività di estorsione, regolazione delle controversie e traffico di stupefacenti operata dai mafiosi, dimostrando la loro capacità di esercitare controllo criminale su vari aspetti della vita locale.

Durante l’operazione, circa 180 agenti sono stati coinvolti nelle perquisizioni e nei controlli, con l’ausilio di unità cinofile e altre risorse specializzate. Le forze di polizia hanno eseguito perquisizioni in diversi luoghi e tra i soggetti sospettati di avere legami con le organizzazioni mafiose.

Questa operazione rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata in Sicilia, mirando a disarticolare le strutture mafiose e a ripristinare la sicurezza e l’ordine pubblico nella regione.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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