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Economia

Disuguaglianza Economica Globale: Il divario tra ricchi e poveri cresce sempre più

La disuguaglianza economica è diventata uno dei temi più scottanti e discussi nel panorama globale odierno. Recenti statistiche evidenziano una situazione preoccupante: solo lo 0,7% della popolazione mondiale detiene il 41% della ricchezza globale, mentre una grande maggioranza, pari al 69% della popolazione, possiede meno di 10.000 dollari e detiene solo il 3% della ricchezza complessiva.

Crescita del Divario: I Dati più Recenti

Le cifre fornite da Crédit Suisse e confermate da rapporti di enti come il World Economic Forum pongono in luce una crescente disparità nella distribuzione della ricchezza. Il rapporto dell’istituto di ricerca, basato su un sondaggio di 1.767 leader globali, prevede un ulteriore incremento della disuguaglianza. Questa tendenza è accompagnata da un crescente consenso globale sul fatto che la disuguaglianza economica rappresenti una sfida complessa e multidimensionale, collegata a povertà, degrado ambientale, disoccupazione e instabilità politica.

Percezioni Globali e Cause Identificate

Un sondaggio condotto dal Pew Research Center, che ha coinvolto 44 paesi, rivela una preoccupazione diffusa per la disuguaglianza economica. In paesi duramente colpiti dalla Grande Recessione, come Grecia, Spagna e Italia, oltre il 70% della popolazione considera il divario tra ricchi e poveri come un problema molto serio. In molte nazioni emergenti e in via di sviluppo, la percezione è simile.

Quando si cerca di capire le cause della disuguaglianza, il governo emerge come il principale responsabile, con le politiche economiche governative che vengono indicate come il principale fattore di crescita del divario di ricchezza. Altre cause comuni includono le disparità salariali e le inefficienze nel sistema educativo.

Capitalismo e Disuguaglianza: Un Dilemma Complesso

Nonostante le preoccupazioni riguardo alla disuguaglianza, molti cittadini e leader economici ritengono ancora che un sistema di libero mercato sia preferibile rispetto ad alternative più regolamentate. Tuttavia, indagini come quelle del Pew Research e del World Economic Forum dimostrano che né i cittadini né le élite sono completamente soddisfatti dello status quo, specialmente per quanto riguarda la distribuzione della ricchezza.

Situazione Attuale e Prospettive Future

Nel 2024, la disuguaglianza economica e sociale continua a rappresentare una grande sfida globale. I dati di Oxfam indicano un incremento del divario tra ricchi e poveri:

  • Disuguaglianza di Genere: Gli uomini detengono una ricchezza nettamente superiore rispetto alle donne, con una differenza che supera di quattro volte l’economia degli Stati Uniti.
  • Ruolo delle Multinazionali: Gran parte dei profitti delle più grandi aziende mondiali va agli azionisti, contribuendo all’aumento delle disuguaglianze.
  • Situazione in Italia: Il 10% più ricco della popolazione italiana ha visto aumentare significativamente la propria ricchezza, mentre la metà più povera ha subito una diminuzione. Inoltre, l’incidenza della povertà assoluta in Italia è in crescita.
  • Crescita dei Miliardari: I patrimoni dei miliardari globali sono aumentati significativamente, mentre la maggior parte della popolazione ha visto stagnare le proprie condizioni economiche.

Questo scenario sottolinea l’urgenza di affrontare la disuguaglianza economica a livello globale. È essenziale sviluppare politiche efficaci di ridistribuzione della ricchezza e fornire supporto alle fasce più vulnerabili della popolazione per contrastare queste tendenze preoccupanti e promuovere una maggiore equità.

Economia

“Il coraggio di provarci”. Merito e leadership femminile in un libro

“Non avrei mai pensato di scrivere un libro, ma quando la casa editrice me lo ha proposto ho accettato perchè ho pensato: forse nel mio piccolo posso dare l’esempio di una persona assolutamente normale, nata in un paesino di provincia di duemila anime, da una famiglia normalissima di insegnanti, per di più donna, che ha avuto il coraggio di provare a realizzare i propri sogni. La cosa fondamentale è che il tuo punto di partenza non determini nè chi sei nè chi vuoi diventare”. Lo ha detto Cristina Scocchia, amministratore delegato di Illy Caffè, nel corso della presentazione del suo libro “Il coraggio di provarci. Una storia controvento”, organizzata da Comin & Partners.

Cristina Scocchia è una delle poche donne amministratore delegato in Italia, una delle pochissime a ricoprire questa carica per tre volte, ha deciso di raccontarsi per la prima volta in questo libro con la giornalista Francesca Gambarini.
Un’autobiografia che racconta quanto sia importante fare squadra sia nelle aziende sia nel sistema Paese, per non restare indietro. L’autrice ha ricordato che “chi ha un ruolo di guida, a qualsiasi livello, non può ignorare queste dinamiche ed è tempo di sostituire le ottiche di potere con un mindset basato sui valori e sulle persone. Occorre dare a tutti, senza distinzione, senza esclusioni e divari, l’opportunità di dimostrare il proprio talento, perchè il punto di partenza non deve più determinare chi puoi diventare, la leadership non è potere, è responsabilità”.

Alla presentazione del libro hanno partecipato Antonella Polimeni, rettrice dell’Università La Sapienza, e Francesco Occhetta, Padre Gesuita e Docente presso l’Università Gregoriana.
“La leadership femminile è l’approdo di un iter complessivo e allo stesso tempo una sfida che va accolta con coraggio, ma anche con la convinzione di potercela fare”, ha detto Polimeni.
“Esempi come quello di Cristina Scocchia – ha aggiunto – contribuiscono a sostenere le giovani donne che intraprendono strade spesso faticose e in salita. Il suo percorso rappresenta un role model di successo non solo per chi si affaccia al mondo del lavoro, ma anche per chi già occupa posizioni di responsabilità. Il suo impegno costante verso la crescita personale e professionale, unito all’importanza che attribuisce alla formazione e ai legami umani, è un forte messaggio di ispirazione”.

Il ministro dell’Università Anna Maria Bernini in un messaggio ha sottolineato che “il libro è la traccia di una carriera, il racconto di una storia fuori dal comune nel suo esito di grande successo, ma di sorprendente semplicità nell’approccio. ‘Il coraggio di provarcì è la sintesi di un percorso, dove ‘provarcì vuol dire riconoscere il talento, nutrirlo e farlo crescere. Condividerlo. Significa coltivare aspirazioni. Dare merito e struttura – quindi coraggio -, alle proprie capacità. Uscire dagli schemi, anche, anzi soprattutto, facendo squadra. E’ insieme che si devono affrontare le grandi sfide”. Per Bernini è “un messaggio personale e corale allo stesso tempo che mi piace pensare rivolto alle nuove generazioni di manager. Alle donne -alle persone – che ogni giorno contribuiscono, con la loro determinazione nel lavoro e nella vita, a picconare il muro del pregiudizio. Agli uomini – alle persone – che accompagnano e sostengono. Perchè nessuno vince da solo”.

– Foto xc3/Italpress –

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Economia

PROTAGONISTI | Angelo Bilotta: Amministratore Delegato di Just Work srl

Puntata del 16 Settembre 2024

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Economia

Inflazione, ad agosto scende a +1,1% da +1,3% del mese precedente

Nel mese di agosto, l’inflazione scende a +1,1% da +1,3% del mese precedente, soprattutto a causa dell’ampliarsi della flessione dei prezzi dei Beni energetici su base tendenziale (-6,1% da -4,0% di luglio), nonostante le spinte al rialzo registrate nel settore regola-mentato. Nel comparto alimentare, i prezzi mostrano un rallentamen-to del loro ritmo di crescita, che contribuisce a frenare la dinamica del “carrello della spesa” (+0,6% da +0,7%). Un sostegno all’inflazione si deve invece all’evoluzione dei prezzi dei servizi, che risente delle tensioni nel settore del trasporto aereo. Ad agosto, l’inflazione di fondo resta stabile a +1,9%. E’ quanto emerge dai dati Istat sui prezzi al consumo per il mese di agosto del 2024.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua (da +1,3% del mese precedente), confermando la stima preliminare. Il lieve rallentamento del tasso d’inflazione riflette in primo luogo l’ampliarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -6,0% a -8,6%) e dei Beni durevoli (da -1,2% a -1,8%), ma anche la decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,7% a +2,5%). Un sostegno alla dinamica dell’indice generale si deve, invece, all’accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +11,7% a +14,3%) e, in misura minore, dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,2% a +2,9%) e dei Beni semidurevoli (da +1,1% a +1,3%). Ad agosto, l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +1,9%, come anche quella al netto dei soli beni energetici, che registra ancora un +1,8%.

Nel loro complesso, i prezzi dei beni accentuano il calo su base tendenziale (da -0,1% a -0,5%), mentre la dinamica dei servizi risulta in lieve accelerazione (da +3,0% a +3,2%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si accresce, portandosi a +3,7 punti percentuali (dai +3,1 di luglio). Rallenta il ritmo di crescita sui dodici mesi dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +0,7% a +0,6%). Un andamento analogo si registra anche per quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,8% a +1,1%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+3,5%), dei Servizi relativi ai trasporti (+1,9%, dovuto soprattutto a fattori stagionali) e dei Beni alimentari lavorati (+0,6%). Tali effetti sono stati solamente in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,0%) e dei Beni alimentari non lavorati (-0,6%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,1% per l’indice generale e a +2,1% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,2% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e aumenta dell’1,2% su base annua (in decelerazione da +1,6% di luglio); la stima preliminare era +1,3%. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione positiva dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua.

Foto: Agenzia Fotogramma

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