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Vibo Valentia | Ritrovato Senza vita Gabriele Alessandria, Il 23enne scomparso da giorno: città sotto shock

Il corpo di Gabriele Alessandria, giovane di 23 anni residente a Portosalvo, frazione di Vibo Valentia, è stato rinvenuto questa mattina dalla Guardia Costiera di Vibo Valentia. Alessandria, scomparso il 17 agosto scorso, è stato trovato in mare nello specchio d’acqua tra Vibo Marina e Bivona, in condizioni compatibili con l’annegamento.

La segnalazione del cadavere è giunta da alcuni passanti che, dalla riva, hanno notato una sagoma galleggiante. Intervenuta prontamente, una pattuglia della Guardia Costiera ha recuperato il corpo, che è stato successivamente identificato come quello di Alessandria dalle forze dell’ordine.

Le ultime tracce di vita del giovane risalgono a un avvistamento nella zona di Bivona, dove era stato visto in sella a una bicicletta nera e successivamente su un pedalò. Alcuni testimoni hanno riferito che Alessandria potrebbe aver lasciato un bigliettino e parte dei suoi indumenti sugli scogli prima di allontanarsi in mare.

L’allerta per la scomparsa del giovane era scattata la sera del 17 agosto, quando i familiari, preoccupati per il suo mancato ritorno, avevano denunciato la sua sparizione alle autorità e diffuso un appello sui social network. Gabriele lavorava presso il ristorante “La Rosa dei Venti” a Bivona e, sebbene avesse già fatto perdere le sue tracce in passato, i familiari erano particolarmente preoccupati questa volta.

Il ritrovamento del corpo segna una conclusione drammatica per una vicenda che aveva scosso la comunità locale. Le indagini sono ora in corso per chiarire ulteriori dettagli riguardo alle circostanze della sua morte.

La nota dell’amministrazione comunale

“La città di Vibo Valentia – scrive in un post sui social il sindaco Enzo Romeo – si stringe attorno alla famiglia di Gabriele Alessandria in questo momento di grande dolore. Tutti insieme abbiamo sperato fino alla fine in un epilogo diverso, abbiamo desiderato di vedere tornare Gabriele a casa, a riabbracciare i suoi cari. Ma così, purtroppo, non è. Da padre, da nonno, prima ancora che da sindaco, rivolgo il mio pensiero e il mio abbraccio a tutta la famiglia Alessandria, per questa immane tragedia. Per la prematura perdita di un giovane figlio della nostra terra. Una partecipazione sincera e commossa che non può lasciare nessuno indifferente. Ho deciso di proclamare il lutto cittadino, non appena si saprà la data delle esequie, affinché possa servire anche da monito ad una società che troppo spesso sottovaluta le fragilità, le paure e le angosce di una generazione, di quei ragazzi che, più di tutti, hanno bisogno di aiuto e, troppo spesso, non riescono a chiederlo. Ciao Gabriele”.

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Italiano “Bologna in Champions con emozione e orgoglio”

“Il livello è alto. Partiamo affrontando un avversario esperto in questa competizione come lo Shakhtar Donetsk. Con questo nuovo format, però, abbiamo la possibilità, soprattutto in casa, di fare vedere quanto valiamo. A partire da domani. Ci dobbiamo fare trovare pronti”. Così il tecnico del Bologna, Vincenzo Italiano, alla vigilia del debutto in Champions contro la squadra ucraina. “L’emozione del debutto è sicuramente grande, è la competizione più prestigiosa, bella e seguita in tutta Europa”, spiega l’allenatore rossoblù che si prepara alla sua ‘primà nel massimo torneo continentale, dopo aver fatto grandi cose in Conference con la Fiorentina.

“Nei due anni precedenti ho avuto l’occasione di essere protagonista di un percorso che ci ha portato a due finali europee che poi non si sono concluse bene, ma l’importante è il percorso, è quello che ti fa crescere, ti forma e ti dà grandi spunti per continuare a migliorare”, ha aggiunto Italiano. “Andremo in stadi gloriosi contro avversarie che in Europa hanno dettato legge, sarà un cammino bellissimo ed emozionante che vivremo con grandissimo orgoglio. Non vogliamo fare le comparse, cercheremo di dare il meglio del Bologna in ogni gara”.
– Foto Ipa Agency –

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Genova | Patteggia anche Aldo Spinelli, tre anni e due mesi di reclusione

Dopo Giovanni Toti e Paolo Emilio Signorini, anche per l’ultimo imputato eccellente si avvicina l’uscita di scena. Fino all’ultimo la trattativa, l’accordo da limare, alla fine gli avvocati di Aldo Spinelli e lo stesso terminalista 84enne hanno detto sì alla proposta di patteggiamento dei pubblici ministeri. Una pena concordata per corruzione  a tre anni e due mesi, con la confisca delle somme di denaro sequestrate, 400mila euro. Come per gli altri, anche per lui l’interdizione temporanea dai pubblici uffici e il divieto di trattare con l’amministrazione pubblica.

Se anche il giudice dell’udienza preliminare Matteo Buffoni darà l’ok, Spinelli eviterà il processo che avrebbe dovuto iniziare il prossimo 5 novembre, li. L’ex presidente di Regione Giovanni Toti e l’ex presidente dell’autorità portuale Paolo Emilio Signorini hanno deciso di patteggiare nei giorni scorsi, per tutti e tre il giudice Buffoni è chiamato a fissare l’udienza in cui si deciderà se avallare o meno l’accordo tra procura e imputati. All’ultimo si è accodato Spinelli, accusato di aver corrotto Toti e Signorini, finanziamenti elettorali, soldi e regali in cambio di favori sulle banchine all’ombra della lanterna. Il rinnovo trentennale della concessione di terminal
Rinfuse, l’affare di Punta dell’Olmo, il tombamento di calata Concenter e l’area dell’ex carbonile Enel.

“Avremmo voluto affrontare il dibattimento certi di dimostrare nei fatti l’innocenza di Aldo Spinelli” – dichiarano gli Avvocati Alessandro Vaccaro ed Andrea Vernazza suoi legali – ma la prospettiva di affrontare – peraltro come unico imputato – un processo che si sarebbe protratto per anni, su consiglio dei difensori ha fatto prevalere la volontà primaria del nostro assistito di preservare le aziende e la famiglia dal danno mediatico che ne sarebbe derivato.
Per questa ragione – concludono i difensori – seppur a malincuore Aldo Spinelli ha deciso di accettare la proposta di patteggiamento avanzata dalla Procura che, nel contempo, riconosce che tutte le pratiche amministrative oggetto del procedimento penale siano state corrette e legittime nel rispetto dell’interesse pubblico.

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Curiosità

Esiste una pianta che quando falciata diventa Super infestante

La Solanum elaeagnifolium, una pianta infestante originaria degli Stati Uniti e ora diffusa in varie parti del mondo, compresa l’Italia, è diventata oggetto di un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports che mette in guardia contro le pratiche di falciatura troppo frequenti.

Secondo la ricerca condotta presso la University of Texas, l’analisi si è concentrata sull’effetto della falciatura su questa pianta in diversi campi nei pressi di Edinburg. È emerso che la Solanum elaeagnifolium ha dimostrato una notevole capacità di adattamento dopo la falciatura ripetuta. Tra le risposte osservate, la pianta ha approfondito le radici e aumentato il numero di spine, utilizzate come difesa contro i bruchi che si nutrono di essa.

Inoltre, la pianta ha mostrato un aumento della tossicità dei suoi fiori in risposta alla falciatura, il che potrebbe complicare ulteriormente il controllo della sua diffusione. Non solo, le piante falciate hanno prodotto più semi, alcuni dei quali hanno germinato precocemente, assicurando una propagazione continua nonostante i tentativi di eradicazione.

Questo studio evidenzia un fenomeno preoccupante: più si interviene con la falciatura, più la Solanum elaeagnifolium sviluppa meccanismi di difesa e riproduzione, trasformandosi in una “superinfestante”. Questo scenario solleva la necessità di rivalutare le strategie di gestione delle infestanti, considerando approcci più efficaci e sostenibili per limitare il loro impatto negativo sull’ambiente e sull’agricoltura.

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