Cronaca
Pordenone | Cresce il fenomeno delle patenti false tra i conducenti stranieri
La Polizia di Stato di Pordenone sta intensificando i controlli su strada, riscontrando numerosi illeciti legati all’eccesso di velocità, al consumo di alcol oltre i limiti consentiti e alla circolazione di veicoli privi di revisione o assicurazione. Tuttavia, un fenomeno particolarmente preoccupante sta emergendo con maggiore frequenza: l’uso di patenti di guida false.
In collaborazione con gli Uffici della Motorizzazione Civile di Pordenone, la Sezione Polizia Stradale ha identificato un aumento delle patenti contraffatte, esibite soprattutto da conducenti di nazionalità straniera durante i controlli su strada o nelle pratiche di conversione delle patenti comunitarie in italiane. Da inizio anno, cinque persone sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Pordenone per uso di atto falso, avendo tentato di convertire patenti estere contraffatte.
I denunciati comprendono un cittadino spagnolo, un pakistano, un kossovaro, un nigeriano e una donna ucraina, tutti residenti nel pordenonese e in possesso di regolare permesso di soggiorno. Le patenti, apparentemente emesse da autorità in Polonia, Slovenia e Portogallo, sono risultate false grazie agli accertamenti tecnici condotti dal Gabinetto Interprovinciale di Polizia Scientifica della Polizia di Stato di Padova.
Il possesso di una patente falsa rappresenta un grave pericolo per la sicurezza stradale, poiché indica che il conducente non ha acquisito le competenze necessarie per guidare in modo sicuro. Tale condotta comporta non solo una sanzione pecuniaria che può variare da 3.570 a 5.100 euro, ma anche il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi e l’avvio di un procedimento penale.
La Polizia Stradale sta aumentando i controlli specifici e la Procura di Pordenone ha avviato ulteriori indagini per risalire alle modalità di acquisizione delle patenti false, esplorando anche la possibilità che esse siano ottenute attraverso canali illegali come il web o il dark web.
Cronaca
Vicenza | Chiusura temporanea di un bar a Trissino
Nella mattinata di ieri, il Questore della Provincia di Vicenza ha emesso un provvedimento che prevede la chiusura per sette giorni di un bar/ristorante situato a Trissino. La decisione è stata presa in seguito a un intervento dei Carabinieri avvenuto l’8 agosto, quando una rissa nel parcheggio del locale ha portato a due persone ferite, una delle quali con una prognosi di sette giorni.
Le indagini hanno portato all’identificazione di 13 individui coinvolti nell’incidente, evidenziando una situazione di disordini che ha spinto le autorità a prendere misure preventive. Questa chiusura temporanea, disposta in conformità con la normativa sulla sicurezza pubblica, mira a garantire un ambiente più sicuro per la comunità e a prevenire ulteriori episodi di violenza.
Calabria
Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno
Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.
La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.
Cronaca
Firenze | Arrestati due giovani per truffa
Nel quartiere 5 di Firenze, due giovani di origine sinti sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza dopo aver tentato di ingannare un cittadino locale nella compravendita di orologi di lusso. Durante un controllo in un bar, i militari hanno osservato la trattativa tra i ragazzi e il venditore, notando che questi mostrano al potenziale acquirente uno zaino pieno di mazzette di banconote.
Un’accurata ispezione ha rivelato che, mentre alcune banconote erano autentiche, il resto del denaro era falso. In totale, sono state sequestrate 230.500 euro, di cui solo 10.300 in banconote genuine. Inoltre, all’interno di un trolley portato dai giovani, è stata rinvenuta una macchina conta-soldi, evidenziando l’intento fraudolento.
I due arrestati, già con precedenti penali, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione sottolinea l’importante ruolo della Guardia di Finanza nella lotta contro le frodi e nel proteggere i cittadini onesti, rafforzando la sicurezza del sistema economico. Le indagini sono attualmente in corso per chiarire ulteriori dettagli e responsabilità legali.
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