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Calabria

Bova Marina (RC) | Sequestrato villaggio turistico per manufatti abusivi

Il villaggio turistico “La Perla Ionica”, costruito 40 anni fa a Bova Marina (Reggio Calabria), è stato sequestrato dai Carabinieri. All’interno del villaggio erano state costruite abusivamente 105 casette, che hanno portato allo sgombero immediato delle 150 persone che le occupavano.

L’inchiesta sulla costruzione del villaggio è stata coordinata dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, insieme all’aggiunto Walter Ignazitto e al sostituto procuratore Margherita Saccà.

Secondo l’accusa, il villaggio turistico è stato realizzato in violazione delle norme del Codice della navigazione, su un sito protetto di importanza comunitaria e in un’area demaniale marittima sottoposta a vincoli paesaggistici, ambientali, archeologici e sismici.

Calabria

Bagnara Calabra (RC) | Arrestata coppia per spaccio sulla spiaggia

CC Reggio Calabria

Bagnara Calabra, un’operazione condotta dai Carabinieri ha portato all’arresto di un uomo e una donna sorpresi a spacciare sostanze stupefacenti lungo il litorale cittadino. L’intervento è avvenuto nei pressi del lungomare Filippo Turati, dove i militari, durante un normale controllo del territorio, hanno osservato movimenti sospetti tra i due e alcuni frequentatori della spiaggia.

Dopo aver verificato lo scambio di droga, le forze dell’ordine sono intervenute, sequestrando diverse dosi di marijuana e una somma di denaro in contanti, presumibilmente frutto dell’attività illecita. La coppia è stata immediatamente arrestata e, successivamente, condotta in carcere in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

Questa operazione evidenzia l’attenzione delle autorità locali nel contrastare il fenomeno del traffico di stupefacenti, anche in aree apparentemente tranquille come le spiagge. L’impegno delle forze dell’ordine si estende inoltre alla prevenzione, con iniziative mirate nelle scuole per informare i giovani sui rischi legati all’uso e al commercio di droga.

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Calabria

Catanzaro | Sequestro e interdizione per un imprenditore indagato per bancarotta fraudolenta

Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno eseguito un’ordinanza che prevede l’interdizione dall’esercizio dell’attività d’impresa per un anno e un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di una somma pari a 145.458,47 euro.

I provvedimenti, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica, riguardano un soggetto indagato per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale. Le indagini, condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Catanzaro, sono state avviate in seguito al fallimento di una società edile catanzarese.

Secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, l’imprenditore avrebbe distratto fondi per un totale di 145.000 euro, danneggiando soprattutto l’Erario. La sua gestione disinteressata e regressiva della società avrebbe portato al fallimento, favorendo altre due società create poco prima della dichiarazione di fallimento e intestate a suoi conviventi, ma a lui direttamente riconducibili. Le indagini hanno anche rivelato frequenti prelievi e pagamenti non giustificati.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e richiede ulteriori verifiche processuali.

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Calabria

Lazzaro (RC) | 15 Anni di persecuzione: arrestata donna per stalking sul suo dentista

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Lazzaro hanno arrestato una 52enne, già sottoposta a un divieto di avvicinamento nei confronti di un dentista 72enne, a causa di comportamenti molesti e perseguitori durati 15 anni. La donna era stata legalmente obbligata a mantenere una distanza di 200 metri dal professionista e a non contattarlo in alcun modo, a seguito di segnalazioni riguardanti le sue insistenze nel cercare una relazione mai ricambiata.

La storia ha avuto inizio circa 15 anni fa, quando la donna era una paziente dello studio dentistico dell’uomo. Col passare del tempo, il suo interesse è degenerato in comportamenti invasivi, tra cui messaggi quotidiani su WhatsApp e tentativi ripetuti di contatto diretto. In uno degli episodi più inquietanti, il dentista ha trovato un pacco contenente dolci, un fiore e una lettera d’amore lasciato davanti alla sua casa.

Il 72enne ha vissuto in uno stato di ansia costante, temendo per la propria sicurezza e cercando di evitare ogni possibile incontro con la donna. L’ultimo tentativo di contatto si è verificato recentemente, quando la 52enne ha suonato al campanello dell’abitazione del dentista, dove era presente la sua compagna. Quest’ultima ha immediatamente allertato il compagno, portando all’intervento dei Carabinieri.

Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato la donna nelle immediate vicinanze e l’hanno arrestata per atti persecutori e violazione del divieto di avvicinamento. Attualmente, la donna si trova agli arresti domiciliari, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari. La vicenda, già complessa e delicata, è ancora oggetto di indagini e gli accusati sono considerati non colpevoli fino a una eventuale condanna definitiva.

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