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Abruzzo

Pescara | Depositato il ricorso in Cassazione sulla sentenza relativa al disastro di Rigopiano

La Procura Generale presso la Corte d’Appello dell’Aquila ha depositato il ricorso in Cassazione riguardante la sentenza relativa al disastro di Rigopiano, dove il 17 gennaio 2017 una valanga ha travolto il resort causando la morte di 29 persone.

Secondo quanto si legge, la Procura chiede alla Cassazione di riesaminare le parti della sentenza che hanno portato all’assoluzione degli imputati, in particolare per quanto riguarda le ipotesi di prevedibilità del rischio e di prevenzione della tragedia.

La sentenza della Corte d’Appello aveva posto un’enfasi sulla gestione dell’emergenza dopo la valanga. Tuttavia, secondo la Procura, non sarebbe stata adeguatamente affrontata la parte relativa al reato di disastro colposo, inclusi aspetti come la gestione della Carta Valanghe, le responsabilità della Regione Abruzzo e del datore di lavoro.

Il 14 febbraio dell’anno scorso, la Corte d’Appello dell’Aquila presieduta da Aldo Manfredi aveva emesso la sentenza di assoluzione per 22 persone e di condanna per 8. Tra questi, l’ex prefetto Provolo era stato condannato per omissione di atti d’ufficio e falsità ideologica, mentre il dirigente Bianco per falsità.

La sentenza aveva confermato le condanne di primo grado per il sindaco di Farindola, Lacchetta, il dirigente della Provincia Mauro Di Blasio, il tecnico Giuseppe Gatto, l’ex gestore del resort Bruno Di Tommaso, e il tecnico comunale Enrico Colangeli.

Abruzzo

Sulmona | Procura chiede processo per 11 poliziotti accusati di peculato e falso

Il sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla, ha richiesto il rinvio a giudizio per undici agenti della Polizia stradale della sottosezione di Pratola Peligna, accusati di gravi reati che spaziano dalla truffa ai danni dello Stato a falso, peculato, furto, omissione d’atti d’ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio. La richiesta di processo arriva al termine di una lunga e complessa indagine durata tre anni, che ha coinvolto intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti, rintracciamenti tramite GPS e analisi delle telecamere di sorveglianza.

Le accuse mosse agli agenti riguardano una serie di comportamenti illeciti. Tra le presunte infrazioni, vi sono accuse di abbandono delle postazioni di lavoro, uso improprio del veicolo di servizio per scopi personali, e inattività durante i turni notturni, con i poliziotti che avrebbero dormito all’interno delle auto o trascorso il tempo in locali commerciali durante l’orario di servizio. Altre gravi accuse includono la mancata gestione di incidenti stradali e la mancanza di soccorso a veicoli in panne.

Il giudice per le udienze preliminari, Marta Sarnelli, ha programmato l’udienza per il 14 novembre, dove si deciderà se procedere con il processo. In precedenza, dieci degli undici agenti coinvolti erano stati sospesi dal gip, ma erano stati successivamente reintegrati in servizio dal Tribunale del Riesame. Le difese hanno respinto le accuse, mentre l’indagine ha incluso anche minacce nei confronti di un ex comandante e di un altro agente che avevano partecipato all’inchiesta, con i destinatari di tali minacce che hanno ricevuto proiettili all’interno di una busta.

Questo caso ha suscitato notevole attenzione pubblica, poiché mette in luce gravi presunti abusi e illeciti all’interno di una forza di polizia, sollevando interrogativi sulla condotta e sulla responsabilità all’interno delle forze dell’ordine.

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Abruzzo

Basciano (TE) | 21enne muore tamponando un pullman di linea

Un tragico incidente stradale ha avuto luogo a Basciano, in provincia di Teramo, causando la morte di un giovane di 21 anni. L’incidente è avvenuto quando il giovane, mentre era alla guida della sua auto, ha tamponato violentemente un pullman di linea in sosta alla fermata di un bar.

Nonostante i pronti interventi del personale del 118, che ha tentato disperatamente di rianimarlo, per il giovane non c’è stato nulla da fare. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento, ma l’impatto è stato sufficientemente grave da risultare fatale per il conducente dell’auto.

L’incidente ha sconvolto la comunità locale, sollevando interrogativi sulla sicurezza stradale e sulle condizioni che hanno portato a questo tragico evento. La dinamica del sinistro è ora oggetto di indagini da parte delle forze dell’ordine, mentre i familiari e amici del giovane piangono la sua prematura scomparsa.

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Abruzzo

L’Aquila | I marescialli del 93° corso “Corfù II” della Guardia di Finanza iniziano il tirocinio pratico

Sono stati accolti presso la caserma “Tito Giorgi” i 27 marescialli allievi del 93° corso “Corfù II” della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila. Ad accoglierli il Comandante Provinciale dell’Aquila, Colonnello t.ST Cosimo LAMANUZZI, e il Comandante interinale del Nucleo di polizia economico-finanziaria, Tenente Colonnello Luca LAURO. Gli allievi sono stati assegnati al Nucleo di polizia economico-finanziaria per un periodo di tirocinio pratico della durata complessiva di tre settimane.

Durante questo periodo formativo, i marescialli prenderanno parte, in qualità di osservatori, a tutte le operazioni in corso di svolgimento da parte del reparto, sempre affiancati da ispettori esperti. L’obiettivo del tirocinio è di fornire loro un’esperienza pratica sul campo che completi le nozioni teoriche apprese nel corso del triennio di formazione.

Particolare enfasi sarà posta sulle investigazioni volte a contrastare l’evasione, l’elusione e le frodi fiscali, oltre che sugli illeciti riguardanti la spesa pubblica e la criminalità economica e finanziaria. Ciò includerà anche indagini su accertamenti patrimoniali antimafia e interventi contro la contraffazione e la vendita di prodotti insicuri e pericolosi.

I marescialli allievi avranno inoltre l’opportunità di approfondire l’utilizzo delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, un aspetto fondamentale per applicare nella pratica le conoscenze teoriche acquisite.

Il Colonnello Lamanuzi si è detto soddisfatto dell’arrivo dei nuovi marescialli, sottolineando l’importanza di questo tirocinio per la loro formazione professionale. “È un momento cruciale per mettere a frutto l’esperienza maturata e prepararsi al meglio per la loro imminente immissione in servizio”, ha affermato. “Il contributo che questi giovani colleghi saranno chiamati a fornire sarà determinante per la salvaguardia della legalità e della sicurezza economica e finanziaria del nostro Paese.”

Con questo tirocinio, i nuovi marescialli potranno toccare con mano le sfide e le responsabilità che li attendono nel loro futuro ruolo all’interno della Guardia di Finanza, preparandosi a contribuire attivamente alla lotta contro gli illeciti economico-finanziari e alla difesa della legalità.

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