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Curiosità

SAI CHE… esiste una Tassa sulle Flatulenze del Bestiame?

A partire dal 2030, la Danimarca imporrà una tassa sulle emissioni di gas serra prodotte dal bestiame, come mucche, pecore e suini. Gli allevatori dovranno pagare 300 corone (circa 40 euro) per ogni tonnellata di anidride carbonica equivalente emessa, cifra che salirà a 750 corone (circa 100 euro) entro il 2035. Grazie a una detrazione fiscale del 60%, il costo effettivo per tonnellata partirà da 120 corone (circa 16 euro) e aumenterà fino a 300 corone nel 2035.

Questa misura è parte di un piano per ridurre le emissioni di metano, che sono aumentate rapidamente dal 2020 e di cui il bestiame rappresenta circa il 32% delle emissioni globali causate dall’uomo, secondo il Programma Ambientale delle Nazioni Unite. Una tipica vacca danese produce circa sei tonnellate di CO2 equivalente all’anno. Al 30 giugno 2022, in Danimarca c’erano 1.484.377 mucche, secondo Statistic Denmark.

Il ministro Bruus ha dichiarato che questa iniziativa rappresenterà un grande passo verso la neutralità climatica entro il 2045, e che la Danimarca sarà il primo paese al mondo a introdurre una tassa sulla CO2 in agricoltura. L’obiettivo è ridurre del 70% le emissioni di metano rispetto ai livelli del 1990, nella speranza che altre nazioni seguano questo esempio.

Amici Animali

LO SAI CHE… un gatto è stato sindaco per 20 anni??

Stubbs, il gatto sindaco di Talkeetna

Un felino rosso con la coda mozza ha conquistato il cuore e il voto degli abitanti di una piccola cittadina dell’Alaska, diventando sindaco onorario per ben 20 anni.

Stubbs, un gatto rosso di razza mista Manx, è nato nel 1997 a Talkeetna, una cittadina di circa 900 abitanti situata nel centro-sud dell’Alaska. La sua storia inizia quando, ancora cucciolo, si aggirava per il Nagley’s Store, un negozio di souvenir e generi alimentari locale. I proprietari del negozio, Lee e Donna Spone, si affezionarono subito al piccolo felino e decisero di adottarlo.

Nel 1998, gli abitanti di Talkeetna si preparavano alle elezioni comunali, ma i candidati in lizza non suscitavano grande entusiasmo. Fu allora che alcuni cittadini proposero, scherzosamente, di eleggere Stubbs come sindaco. L’idea venne accolta con grande divertimento e Stubbs si ritrovò ben presto con una campagna elettorale non ufficiale in suo favore.

Nonostante la sua natura felina, Stubbs non era un candidato come gli altri. Era amichevole, affettuoso e sempre pronto a regalare un sorriso ai passanti. La sua popolarità crebbe rapidamente e, senza alcun rivale serio, Stubbs venne eletto sindaco onorario di Talkeetna.

Il suo mandato da sindaco è stato un vero successo. Stubbs ha portato gioia e allegria nella cittadina, attirando turisti da tutto il mondo. Ha partecipato a eventi ufficiali, ha ricevuto premi e riconoscimenti ed è persino apparso in televisione e su giornali.

Stubbs è rimasto in carica come sindaco onorario fino alla sua morte nel 2017, all’età di 20 anni. Ha lasciato un segno indelebile nella storia di Talkeetna e sarà sempre ricordato come il gatto che ha conquistato il cuore di un’intera comunità.

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Curiosità

Il mistero dei mammut: un nuovo indizio sulla loro estinzione

4.000 anni fa, i mammut lanosi dell’isola di Wrangel scomparvero improvvisamente. Un nuovo studio smentisce l’ipotesi della scarsa variabilità genetica come causa principale e apre nuovi scenari.

Un tempo diffuso in tutto il Nord America e la Siberia, il mammut lanoso si è estinto circa 4.000 anni fa. L’ultima popolazione, sopravvissuta sull’isola di Wrangel nell’Artico russo, è stata oggetto di studi per decenni per comprenderne le cause dell’estinzione. Finora, l’ipotesi prevalente era quella di una popolazione troppo piccola e con scarsa variabilità genetica, incapace di sopravvivere a lungo termine.

Tuttavia, un recente studio pubblicato sulla rivista Cell ha messo in discussione questa teoria. I ricercatori del Centre for Palaeogenetics in Svezia hanno analizzato il DNA dei mammut di Wrangel, confrontandolo con quello dei loro cugini continentali. Sorprendentemente, i risultati hanno mostrato che, sebbene la popolazione insulare presentasse alcuni segni di inbreeding e difetti genetici, questi non erano sufficienti a condannarli all’estinzione. Anzi, i dati suggeriscono che i mammut di Wrangel stavano gradualmente “riparando” il proprio DNA, migliorando la loro salute genetica.

Quindi, se non è stata la scarsa variabilità genetica, cosa ha causato la loro scomparsa? Gli autori dello studio ipotizzano un evento sconosciuto, avvenuto negli ultimi 300 anni prima della loro estinzione. Purtroppo, i dati genetici relativi a questo periodo sono mancanti. Tuttavia, recenti scoperte di resti di mammut risalenti proprio a quel periodo potrebbero fornire nuovi indizi.

Un’ipotesi plausibile, non esplicitamente menzionata nello studio ma supportata da prove archeologiche, è che la mano dell’uomo abbia avuto un ruolo chiave. Tracce di insediamenti umani sull’isola di Wrangel risalgono a circa 3.700 anni fa, poco prima dell’estinzione dei mammut. La caccia eccessiva da parte degli esseri umani potrebbe quindi essere la causa principale della loro scomparsa, piuttosto che la loro debolezza genetica.

Il mistero dell’estinzione dei mammut di Wrangel è ancora lontano dall’essere risolto. Tuttavia, questo nuovo studio apre nuove strade per la ricerca e offre spunti di riflessione sul ruolo umano nella scomparsa di queste creature iconiche.

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Curiosità

Scoperta sotto i ghiacci dell’Antartide: un antico sistema fluviale risalente a 40 milioni di anni fa

Durante una recente spedizione sulla nave da ricerca tedesca Polarstern, un gruppo di geologi ha fatto una scoperta sorprendente sotto i ghiacci dell’Antartide occidentale. Hanno identificato i resti di un sistema fluviale antico che si estendeva per oltre 1600 km, risalente all’epoca geologica dell’Eocene, circa 40 milioni di anni fa. Questo sistema era situato su un territorio ora coperto dai ghiacci, testimonianza di un clima temperato che caratterizzava l’Antartide prima della glaciazione avvenuta circa 34 milioni di anni fa.

La scoperta è stata resa possibile grazie all’analisi dei sedimenti estratti dal fondale marino, ottenuti attraverso perforazioni effettuate dalla Polarstern. Questi sedimenti hanno fornito indizi cruciali sulla presenza di radici fossili, pollini e spore, rivelando anche la presenza di molecole di cianobatteri tipiche delle acque dolci. Questi reperti indicano che il sistema fluviale era simile ai grandi delta fluviali come quello del Mississippi.

Studiare la storia geologica dell’Antartide è estremamente complesso a causa della spessa copertura glaciale che rende difficile accedere alle rocce sedimentarie. Questa scoperta non solo fornisce preziose informazioni sul paesaggio antartico del passato, ma è anche cruciale per comprendere come il cambiamento climatico globale possa influenzare la calotta glaciale antartica nel futuro.

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