Un episodio di violenza domestica ha scosso la comunità di Orta di Atella, nel casertano, dove un uomo di 44 anni è stato arrestato dai carabinieri per aver aggredito la madre di 63 anni. La lite, scaturita per motivi futili, ha visto il figlio sottrarre le chiavi di casa alla madre, che ha deciso di chiamare il 112 in cerca di aiuto.

All’arrivo delle forze dell’ordine, il 44enne è stato trovato all’esterno dell’abitazione, in stato di agitazione e con atteggiamenti minacciosi. Nel contempo, la madre, visibilmente scossa e con un dolore evidente al braccio, ha raccontato ai carabinieri quanto accaduto. Nonostante l’intervento dei militari, l’uomo ha continuato a manifestare un comportamento aggressivo, costringendo i carabinieri a intervenire con la forza per fermarlo.

L’aggressore, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati legati a maltrattamenti familiari e violenze, è stato portato in caserma e arrestato. Affronterà ora accuse di maltrattamenti e lesioni personali. Dopo le procedure di rito, è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, mentre la madre riceve il supporto necessario per affrontare le conseguenze dell’incidente.

Nella mattinata di oggi, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno eseguito 14 ordinanze cautelari, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli. I destinatari del provvedimento, tra cui nove arrestati in carcere e cinque ai domiciliari, sono accusati di gravi reati connessi all’associazione mafiosa, estorsione, incendio e detenzione di armi.

Le indagini, avviate nel settembre 2022 e concluse nel giugno 2023, hanno rivelato una rete criminale attiva in vari comuni della Campania, tra cui Grazzanise, Capua e Casal di Principe, con legami diretti al Clan dei Casalesi. Un elemento di spicco dell’operazione è un ex membro di rilievo del gruppo Schiavone, recentemente rilasciato dopo anni di detenzione, che avrebbe tentato di riorganizzare il clan, perpetuando attività estorsive contro imprenditori e privati cittadini.

Le investigazioni hanno inoltre svelato tentativi di infiltrazione nel settore commerciale, con l’obiettivo di reinvestire proventi illeciti e ottenere tangenti significative. Durante l’operazione, sono stati recuperati mezzi agricoli e attrezzature rubate, per un valore complessivo di circa 40 mila euro. Le misure adottate rappresentano solo un passo iniziale in un’ampia campagna contro la criminalità organizzata, sottolineando l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza e il rispetto della legge nel territorio campano.

I soggetti coinvolti, essendo ancora in fase di indagini, sono considerati presunti innocenti fino a una sentenza definitiva.

Nel corso di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli, è stata individuata una vasta piantagione di canapa indiana nel beneventano, composta da circa 600 piante. L’intervento, scaturito dall’analisi di un pacco sospetto destinato in Francia, ha portato al ritrovamento di oltre 50 kg di marijuana essiccata e già pronta per la distribuzione.

L’indagine ha avuto origine dal sequestro di circa 7 kg di infiorescenze rinvenute in un centro di spedizioni, che ha permesso di risalire al responsabile. La successiva perquisizione presso la sua abitazione ha portato alla scoperta dell’intera coltivazione e di ulteriori 44 kg di sostanza stupefacente. Il valore complessivo della droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 550.000 euro. Il soggetto coinvolto è stato denunciato per produzione e traffico illecito di stupefacenti.