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Friuli Venezia giulia

Tre giovani stranieri dispersi a causa dell’inondazione del fiume Natisone: ricerche in corso

Nel pomeriggio di oggi, 31 maggio, tre giovani molto probabilmente stranieri sono stati segnalati dispersi a causa dell’innalzamento delle acque del fiume Natisone, nella regione Friuli Venezia Giulia, precisamente presso il Ponte Romano di Premariacco, in provincia di Udine. Secondo quanto confermato da fonti investigative a Fanpage.it, si tratta di due ragazzi e una ragazza.

Sembra che siano stati proprio loro a chiedere aiuto quando si sono trovati bloccati su un isolotto, mentre il livello dell’acqua saliva rapidamente a causa delle piogge torrenziali delle ore precedenti. Non lontano dal fiume è stata rinvenuta un’auto con targa rumena, ma non è ancora certo se appartenga ai giovani dispersi.

Appena è stata lanciata l’allerta, i vigili del fuoco sono intervenuti prontamente con l’impiego di elicotteri decollati da Venezia e altri mezzi di soccorso. Sul posto, i giovani si stavano aggrappando stretti per cercare di resistere alla corrente. Inizialmente, i pompieri hanno tentato di raggiungerli utilizzando corde e autoscale, ma la forza delle acque li ha travolti prima che potessero essere raggiunti, rendendo estremamente difficile il salvataggio.

Sono presenti anche i carabinieri sul luogo dell’incidente. Le operazioni di ricerca sono in corso con l’impiego di squadre di soccorso acquatico, unità cinofile e l’elicottero Drago dei Vigili del fuoco. Alcuni mezzi dei pompieri sono in posizione a Orsaria.

Il sindaco del Comune di Premariacco, Michele De Sabata, ha condiviso aggiornamenti sulla situazione su Facebook, evidenziando l’ampio dispiegamento di risorse impiegate nelle operazioni di salvataggio. Ha anche invitato alla preghiera per i dispersi, chiedendo rispetto e solidarietà da parte dei commentatori sui social media.

Le ricerche sono in corso, mentre si spera in un esito positivo per i giovani dispersi nel fiume Natisone.

Cronaca

Trieste | Arresto di un giovane Pakistano per rapina

GdF Trieste

Un giovane pakistano di 18 anni è stato arrestato a Trieste per il presunto reato di rapina in concorso. L’episodio si è verificato la sera del 12 settembre, quando un ragazzo siriano ha informato la Polizia di essere stato minacciato da due individui armati di un taglierino.

Secondo la testimonianza della vittima, gli aggressori lo hanno bloccato contro un muro, costringendolo a consegnare circa 200 euro. Gli agenti, impegnati in un servizio di pattuglia, hanno immediatamente avviato la ricerca dei sospetti, che si erano dati alla fuga in direzioni opposte.

Uno dei presunti rapinatori è stato rintracciato e fermato poco dopo. Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato 180 euro, parte della somma rubata. Il giovane, tuttavia, si è mostrato agitato durante il fermo, danneggiando la camera di sicurezza e provocando ulteriori complicazioni legali.

Il pakistano è stato quindi condotto nel carcere di Trieste, mentre la Questura sta valutando misure di prevenzione in relazione al suo profilo di pericolosità. La situazione rimane in fase di indagine, nel rispetto della presunzione di innocenza.

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Cronaca

Udine | Arrestato un ladro

GdF Udine

Nella giornata di martedì 17 settembre, la Polizia di Stato di Udine ha arrestato un uomo di 47 anni, originario del Marocco, coinvolto in un furto avvenuto il 4 settembre in via Portogruaro, nel quartiere Gervasutta. L’arresto è avvenuto dopo che la polizia, allertata da segnalazioni di residenti, ha sorpreso il sospettato insieme a un complice all’interno di un furgone, intento a rubare materiale. Durante la perquisizione, sono state trovate tessere per carburante e una bicicletta di valore rubata.

Il G.I.P. aveva inizialmente imposto misure cautelari ai due uomini, ma a causa delle ripetute violazioni da parte del cittadino marocchino, il Tribunale ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nella giornata di ieri, grazie a un controllo da parte della Squadra Volante, l’uomo è stato rintracciato e tradotto presso la Casa Circondariale di via Spalato. Le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza nella zona.

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Cronaca

Sacile (PD) | Arrestato un cittadino rumeno per furti e maltrattamenti

Questura di Pordenone

Lunedì 16 settembre, un’importante operazione della Polizia di Stato di Pordenone ha portato all’arresto di un cinquantaquattrenne cittadino rumeno, residente a Sacile. L’uomo, che si trovava sotto l’occhio delle forze dell’ordine per una serie di reati, è stato arrestato dopo che la Procura della Repubblica di Pordenone ha emesso un provvedimento di cumulo pene.

L’individuo è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione, con un’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Le accuse principali comprendono furti compiuti in concorso con la moglie presso diversi centri commerciali della provincia di Pordenone e maltrattamenti protratti nel tempo nei confronti della stessa moglie. Questi ultimi sono avvenuti sia in Romania che in Italia, dal 2003 al 2018.

Il successo dell’operazione è il risultato di un’intensa attività investigativa da parte degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone. Le indagini, svolte con meticolosità, hanno permesso di localizzare l’arrestato presso un’abitazione a Sacile. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito alla Casa Circondariale di Pordenone per l’espiazione della pena.

Questo arresto sottolinea l’efficacia della collaborazione tra le forze dell’ordine e l’importanza di un’azione tempestiva e ben coordinata per garantire giustizia e sicurezza nella comunità.

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