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Cronaca

Mondo | Previsto per domani il rimpatrio dei turisti bloccati in Yemen

Il gruppo di italiani rimasto bloccato sull’isola di Socotra, nello Yemen, è in procinto di fare ritorno agli Emirati. Il volo di rientro è previsto per domani, secondo quanto comunicato alle autorità. Non si segnalano attualmente ulteriori problemi sulla situazione.

La compagnia aerea coinvolta nell’operazione sta organizzando il volo di ritorno in collaborazione con gli operatori turistici che avevano organizzato il viaggio. È importante notare che Socotra è una destinazione esplicitamente sconsigliata sul sito dell’Unità di Crisi ‘Viaggiare Sicuri’ a causa della situazione geopolitica instabile e della mancanza di presenza diplomatica italiana nello Yemen dal 2015.

Nonostante gli avvertimenti, alcuni turisti italiani hanno acquistato pacchetti di viaggio per la regione, rischiando di rimanere intrappolati come il gruppo attualmente bloccato sull’isola. È fondamentale che chiunque decida di viaggiare in luoghi sconsigliati assuma la piena responsabilità delle proprie scelte e si assicuri di avere a disposizione misure di protezione e sicurezza adeguate.

Il Ministero degli Esteri incoraggia tutti i cittadini italiani che viaggiano all’estero a utilizzare l’applicazione gratuita ‘Viaggiare Sicuri’ per informarsi e registrarsi sulla piattaforma dell’Unità di Crisi, al fine di ricevere aggiornamenti e assistenza in tempo reale.

Rispetto alla situazione attuale degli italiani bloccati, la Farnesina sta già intervenendo e il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha confermato che sono in corso le procedure per organizzare il loro rientro. Si spera che il volo di ritorno possa essere attivato nei prossimi giorni, mentre si resta in contatto con le autorità per monitorare lo sviluppo della situazione e garantire il benessere dei connazionali coinvolti.

Cronaca

Tragico Caso di Vignale: Arrestata la madre di due neonati

Chiara Petrolini, una giovane di 22 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso i suoi due neonati, i cui corpi sono stati trovati sepolti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. L’episodio ha suscitato indignazione e shock nella comunità locale.

Le indagini hanno rivelato che la Petrolini, durante la sua seconda gravidanza, avrebbe nascosto la sua condizione per paura del giudizio altrui. Dopo il parto, ha dichiarato di aver sepolto i neonati, sostenendo che entrambi erano nati morti. Tuttavia, le autopsie hanno contraddetto questa versione, indicando che il secondo bambino era nato vivo.

Il procuratore di Parma ha sottolineato che le evidenze raccolte potrebbero suggerire una premeditazione, considerando anche le ricerche fatte online dalla giovane su come nascondere la gravidanza e accelerare il parto. Inoltre, sono emerse informazioni sul suo stile di vita durante la gravidanza, che includeva l’uso di sostanze incompatibili con lo stato di gestazione.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità, con commenti di incredulità e dolore da parte di familiari e amici. La madre del fidanzato di Chiara ha espresso un sentimento di sollievo per l’arresto, evidenziando la gravità della situazione.

La storia di Chiara Petrolini solleva interrogativi inquietanti sulla salute mentale e il supporto sociale per le giovani madri, rendendo necessario un dibattito più ampio su questi temi delicati.

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Cronaca

Vicenza | Chiusura temporanea di un bar a Trissino

Questura di Vicenza

Nella mattinata di ieri, il Questore della Provincia di Vicenza ha emesso un provvedimento che prevede la chiusura per sette giorni di un bar/ristorante situato a Trissino. La decisione è stata presa in seguito a un intervento dei Carabinieri avvenuto l’8 agosto, quando una rissa nel parcheggio del locale ha portato a due persone ferite, una delle quali con una prognosi di sette giorni.

Le indagini hanno portato all’identificazione di 13 individui coinvolti nell’incidente, evidenziando una situazione di disordini che ha spinto le autorità a prendere misure preventive. Questa chiusura temporanea, disposta in conformità con la normativa sulla sicurezza pubblica, mira a garantire un ambiente più sicuro per la comunità e a prevenire ulteriori episodi di violenza.

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Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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