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Cronaca

Milano | Torture nel carcere minorile Beccaria: dalle telecamere interne scene orribili

Da un’annotazione del 15 marzo, redatta dal Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria e inclusa negli atti dell’inchiesta della Procura di Milano riguardante presunte torture e maltrattamenti nel carcere minorile Beccaria, emerge una “scena cruenta” relativa a un pestaggio subito da un detenuto di 15 anni, con i dettagli delle violenze catturate dalle telecamere interne. Questo episodio, avvenuto l’8 marzo, è uno degli eventi contemplati nell’ordinanza cautelare.

Nel corso di quel giorno, il ragazzo di 15 anni, che aveva precedentemente inflitto tagli “sulle braccia”, sarebbe stato prima “estratto dalla sua cella” da quattro agenti e quindi trascinato per le scale, con uno dei carcerieri che lo ha afferrato anche per il braccio sanguinante. Successivamente, due di loro avrebbero spinto il ragazzo “contro il muro”, colpendolo “ripetutamente alla testa e al torace” fino a farlo cadere a terra. A quel punto, uno degli agenti avrebbe continuato a colpirlo “con numerosi calci” mentre era a terra. Questi fatti, basati sui “video del sistema di videosorveglianza”, hanno portato all’identificazione e all’arresto o alla sospensione dei quattro agenti coinvolti.

Le immagini delle telecamere mostrano il ragazzo che, verso le 18:57, viene condotto fuori dalla sua cella dagli agenti, nonostante la sua resistenza, con evidenti segni di ferite sanguinanti al braccio sinistro. Alle 19:10, viene ripreso mentre torna verso la sua cella, dopo essere stato medicato in infermeria con una fasciatura al braccio. Prima di questo, però, si assiste a una serie di scene in cui uno degli agenti lo sbatte contro il muro, gli dà uno schiaffo e lo trascina, mentre il ragazzo cade a terra e viene colpito con un calcio.

Calabria

Paola (CS) | Processo “Marlane Bis”: disposta l’archiviazione per gli imputati 

Il gip di Paola, Carla D’Acunzo, ha deciso di archiviare il procedimento riguardante il caso “Marlane Bis”, che coinvolgeva ex dirigenti e impiegati dell’industria tessile Marlane di Praia a Mare, accusati di omicidio colposo e lesioni colpose. Questa decisione implica che non si svolgerà alcun processo per sette individui, tra cui l’attuale proprietario del Gruppo Marzotto.

Le accuse originano da denunce presentate sette anni fa da ex operai e familiari di lavoratori deceduti, che sostenevano che le patologie tumorali riscontrate fossero conseguenti all’esposizione a sostanze chimiche utilizzate nella produzione tessile. Tuttavia, il giudice ha ritenuto che non ci fossero elementi sufficienti per stabilire un nesso diretto tra le malattie e le sostanze in questione, oltre a concludere che non fosse necessario condurre ulteriori indagini.

Il collegio difensivo degli imputati era composto da un gran numero di avvocati, che hanno sostenuto l’innocenza dei loro assistiti. Le accuse di questo secondo procedimento ricalcavano in gran parte quelle del primo, che si era già concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati per reati simili, evidenziando una continuità nei risultati giudiziari.

La vicenda ha sollevato discussioni sul tema della responsabilità delle aziende in relazione alla salute dei lavoratori e sull’uso di sostanze chimiche nelle industrie. Sebbene il processo non si svolgerà, la questione resta di grande rilevanza sociale e giuridica, evidenziando la necessità di un continuo monitoraggio delle condizioni di lavoro e della salute degli operai nel settore tessile.

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Cronaca

Arezzo | Operazione Antispaccio: Due Giovani Arrestati in Valdichiana SeneseArezzo |

Questura di Arezzo

n un’importante operazione contro il traffico di sostanze stupefacenti, la Polizia di Stato ha arrestato due giovani italiani, di 24 e 25 anni, nella Valdichiana senese. Gli arresti sono il risultato di un’intensa attività investigativa condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi/Chianciano Terme.

Il 19 settembre, gli agenti, supportati da unità cinofile, hanno eseguito una perquisizione in un casale a Cetona, dove hanno scoperto 20 panetti di hashish per un peso complessivo di quasi 2 kg, portando all’arresto del 25enne. Non contenti, le indagini si sono poi spostate ad Arezzo, dove è stato arrestato il secondo giovane, trovato in possesso di oltre 7 kg di hashish, marijuana e ingenti somme di denaro, insieme a una vera e propria serra per la coltivazione di piante di marijuana.

Questa operazione ha permesso di sottrarre al mercato quasi 10 kg di sostanze stupefacenti, un valore stimato di oltre 200 mila euro, contribuendo a contrastare la diffusione della droga tra i più giovani. Il procedimento è attualmente nelle fasi preliminari, e si sottolinea la presunzione di innocenza fino a un eventuale giudizio finale.

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Cronaca

Modena | Furto in gelateria nel Centro Storico

GdF Modena

Nella notte, la Polizia di Stato di Modena ha denunciato un uomo di 46 anni per furto aggravato dopo un’incursione in una gelateria del centro storico. Intorno alle 2.40, gli agenti sono intervenuti su segnalazione di un furto in corso. I malintenzionati erano riusciti ad entrare nel locale dopo aver forzato una porta, rubando circa 130 euro in contanti e un telefono cellulare.

Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori hanno ricostruito la dinamica del reato: due uomini erano arrivati in bicicletta, uno dei quali si era tenuto a distanza come palo mentre l’altro si introduceva nel negozio. Dopo il furto, entrambi erano fuggiti in bicicletta.

Le pattuglie hanno immediatamente ricevuto la segnalazione e, dopo una rapida ricerca, hanno rintracciato i sospetti nel parco XXII Aprile. Alla vista degli agenti, i due hanno tentato di scappare in direzioni opposte, ma il 46enne è stato bloccato in via Due Canali, dove è stato trovato in possesso del cellulare rubato.

Le indagini proseguono per identificare e catturare il complice.

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