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Calabria

Cosenza | Scontri dopo il Derby: continuano le indagini


Le indagini proseguono mentre la polizia esamina attentamente il materiale filmato proveniente dagli impianti di videosorveglianza situati nello stadio “Marulla” e nelle zone colpite dagli incidenti più gravi successivi al derby vinto dal Catanzaro contro il Cosenza per 2-0. Attualmente, otto persone sono agli arresti domiciliari con accuse che vanno dalla violenza e resistenza a pubblico ufficiale, alla devastazione e al saccheggio, lesioni aggravate, danneggiamenti, violenza privata, lancio di materiale pirotecnico, fino al possesso di armi o oggetti pericolosi in luogo pubblico. Nelle prossime ore, si prevede che almeno altre dieci persone coinvolte negli eventi che hanno suscitato scalpore nel mondo dello sport e oltre potrebbero essere aggiunte a questo elenco.

Il questore di Cosenza, Giuseppe Cannizzaro, ha incaricato gli investigatori della Digos di condurre le verifiche in stretta collaborazione con i colleghi del reparto omonimo della città capoluogo di regione. Attraverso l’analisi delle immagini provenienti dalle telecamere, sia pubbliche che private, nelle aree coinvolte nelle indagini, si sta cercando di identificare i singoli sostenitori coinvolti negli episodi sotto inchiesta. L’inchiesta è coordinata dalla Procura della Repubblica bruzia, guidata da Mario Spagnuolo. Le indagini della polizia stanno anche valutando la possibile presenza di tifosi del Catanzaro tra i responsabili. Secondo una ricostruzione preliminare, sembra che alcuni veicoli con a bordo tifosi del Catanzaro siano stati presi di mira con oggetti contundenti, scatenando la reazione furiosa dei tifosi del Cosenza.

Calabria

San Ferdinando (RC) | Tentativo di assalto a un furgone portavalori

CC Reggio Calabria

Questa mattina, sulla strada statale 16 nei pressi di San Ferdinando e Canne della Battaglia, si è verificato un tentativo di rapina ai danni di un furgone portavalori. Durante l’incidente, sono stati esplosi diversi colpi di kalashnikov, ma fortunatamente non si segnalano feriti. Le forze dell’ordine sono già al lavoro per avviare le indagini e chiarire la dinamica dell’accaduto. L’area è stata isolata per facilitare le operazioni di raccolta di prove e testimonianze da parte degli investigatori.

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Calabria

Condofuri (RC) | 79enne sotto divieto di dimora per atti persecutori verso un vicino

CC Reggio Calabria

Un episodio di atti persecutori ha portato a misure severe nei confronti di un 79enne residente a Condofuri, in provincia di Reggio Calabria. I Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno eseguito un’ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria che impone all’anziano il divieto di dimora nel comune e il divieto di avvicinamento alla vittima, un 36enne con cui condivideva il quartiere.

La vicenda, iniziata nel 2021, ha visto la vittima e la sua famiglia subire continui disagi a causa delle persecuzioni dell’anziano, già destinatario di precedenti misure cautelari. Il 79enne aveva infatti interrotto ripetutamente la fornitura d’acqua per questioni legate a un tubo idrico, agendo in modo vessatorio e provocando disagio ai vicini.

Nonostante le restrizioni, l’uomo ha continuato a violare le disposizioni legali, comportamenti che sono stati documentati grazie a una fototrappola installata dalla vittima. Le immagini acquisite hanno fornito prove decisive, consentendo ai Carabinieri di raccogliere ulteriori elementi utili per procedere con la denuncia e richiedere misure più severe.

Il Giudice ha stabilito che l’uomo dovrà mantenere una distanza di almeno 200 metri dalla vittima, astenendosi da qualsiasi forma di comunicazione. Il caso è attualmente in fase di indagini preliminari, e l’indagato è considerato non colpevole fino a eventuale condanna definitiva.

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Polistena (RC) | Piscina abusiva: denunciata coppia per furto d’acqua

CC Reggio Calabria

Una normale giornata di sole si è trasformata in un episodio di irregolarità edilizia e furto d’acqua per una coppia di Polistena, trovata dai Carabinieri mentre si godeva il relax accanto a una piscina non autorizzata. I militari, durante un controllo, hanno scoperto che l’uomo era un sorvegliato speciale e che la struttura in cui si trovavano, una dépendance di oltre 100 metri quadri, era stata costruita abusivamente.

La situazione è ulteriormente peggiorata quando è emerso che la piscina era alimentata con acqua rubata dalla rete pubblica, un reato che ha portato alla denuncia della coppia alla Procura di Palmi. Le indagini hanno rivelato che l’edificio era stato realizzato di recente, come testimoniato dallo stato di conservazione delle pareti.

Questo episodio si inserisce in un più ampio intervento dei Carabinieri contro l’abusivismo edilizio nella Piana di Gioia Tauro, che ha già portato a numerose segnalazioni e ulteriori denunce per violazioni simili. Tra i denunciati, un allevatore che ha costruito stalle senza alcun permesso, rimasto incapace di giustificare le sue azioni.

Tutti gli immobili contestati sono stati sequestrati, e le indagini sono in corso, con la possibilità di ulteriori sviluppi nelle prossime settimane. La situazione dei denunciati rimane pendente, e la loro responsabilità sarà esaminata durante il processo.

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