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Cronaca

Strage di Altavilla | Kevin Barreca ha dato un morso a Sabrina Fina prima di morire, incastrata

Per un istante, Giovanni Barreca ha momentaneamente interrotto il suo stato confusionale per chiedere della figlia. Tuttavia, quando l’avvocato Giancarlo Barracato gli ha comunicato che anche lei era stata fermata e portata in carcere, ritenuta complice negli omicidi, Barreca ha cambiato argomento, ripetendo la litania del presunto possesso demoniaco nella villetta di Altavilla Milicia, che secondo lui lo avrebbe spinto a compiere la strage. È questa una manifestazione del suo delirio mistico, come suggerisce il suo avvocato, che sta valutando la possibilità di richiedere una perizia psichiatrica? O è un tentativo disperato di proteggere la figlia, ossessionata dalla stessa idea di purificare la casa e liberare la famiglia dal presunto possesso demoniaco? Oppure, dietro questa tragica vicenda, si celano altre verità inconfessabili, finora non venute alla luce?

Questi sono interrogativi che gli investigatori dovranno affrontare, in attesa dell’interrogatorio di Sabrina Fina e Massimo Carandente, considerati gli ispiratori della strage. Le indagini sembrano ora concentrarsi sul ruolo della diciassettenne, che alcuni testimoni hanno descritto come ostile nei confronti della madre e dei fratelli.

La ragazza stessa ha ammesso di aver aiutato il padre a seppellire la madre dopo averla bruciata viva, e ha accusato Massimo e Sabrina di aver torturato suo fratello Kevin, legandolo con una catena arrugginita a dei cavi elettrici. Ha anche affermato che la coppia ha torturato sua madre per una settimana e ha maltrattato anche il fratellino Emanuel.

Sabrina Fina e Massimo Carandente hanno sempre sostenuto la propria innocenza, promettendo di rivelare una versione alternativa degli eventi che li possa scagionare. Tuttavia, gli accertamenti investigativi sembrano orientarsi in una direzione diversa, soprattutto considerando che Fina ha ammesso di essere stata aggredita fisicamente da Kevin, come confermato dal referto medico.

Di fronte a queste rivelazioni, diventa difficile sostenere una versione alternativa rispetto a quanto emerso finora.

Cronaca

Torino | Sequestro preventivo di 74 milioni nell’inchiesta sull’eredità di Gianni Agnelli

La procura di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 74,8 milioni di euro, nell’ambito dell’indagine legata alla gestione dell’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale torinese su richiesta della procura, coinvolge i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre al commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro ha l’obiettivo di garantire la confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino alla somma indicata. A eseguire il provvedimento è stato incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino.

Secondo la procura, i reati contestati comprendono la dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di artifici e la truffa ai danni dello Stato. Tuttavia, l’ufficio giudiziario ha sottolineato che vale la presunzione di innocenza per tutte le persone indagate, che potranno dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati in ogni fase del procedimento.

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Cronaca

Frosinone | Truffa ai danni di un’anziana: la Polizia Stradale recupera refurtiva e denuncia i responsabili

Gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Cassino hanno fermato un veicolo Ford Puma, in transito sulla carreggiata sud del tratto autostradale di competenza. A bordo si trovavano due giovani il cui comportamento nervoso ha subito insospettito i poliziotti.

Grazie all’esperienza e al notevole intuito investigativo degli agenti, si è deciso di approfondire il controllo del veicolo, scoprendo elementi riconducibili a una truffa segnalata poche ore prima in provincia di Siena, a danno di una signora anziana. Durante la perquisizione del mezzo, infatti, è stata trovata una borsa ben nascosta, contenente numerosi monili in oro e una somma di denaro contante.

Immediatamente è stata avviata un’indagine approfondita, che ha permesso di stabilire con chiarezza la responsabilità dei due soggetti fermati. In collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Siena, si è accertato che la vittima, una donna di 65 anni, era stata raggirata con la cosiddetta “truffa del finto incidente stradale”.

La donna era stata contattata telefonicamente da un individuo che si era presentato come Maresciallo dei Carabinieri, il quale le aveva riferito di un presunto incidente stradale causato dal figlio. Per evitare l’arresto del giovane, la donna avrebbe dovuto pagare una somma di denaro. Poco dopo, un falso avvocato si è presentato alla sua porta per riscuotere quanto richiesto. Non avendo una grande disponibilità di contanti, l’anziana ha consegnato numerosi monili in oro e tutto il denaro presente in casa.

Grazie alle tempestive indagini, i poliziotti della Stradale di Cassino hanno potuto attribuire con certezza la responsabilità del reato ai due truffatori, che sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria. La refurtiva, composta dai monili in oro e dal denaro contante, verrà restituita alla vittima.

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Cronaca

Verona | Tragedia familiare a Vago di Lavagno: uomo uccide la moglie e ferisce gravemente il figlio

Un grave episodio di violenza domestica si è consumato ieri a Vago di Lavagno, nel veronese, dove un uomo ha sparato e ucciso la moglie, ferendo gravemente il figlio di 15 anni. Il ragazzo, che ha tentato di proteggere la madre dall’aggressione, è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale in condizioni critiche tramite elicottero.

L’allarme è scattato intorno alle 14, quando alcuni residenti hanno udito i colpi di arma da fuoco provenienti dall’abitazione della famiglia. I carabinieri, giunti prontamente sul posto, hanno isolato l’intera area per consentire agli investigatori di ricostruire la dinamica del tragico evento, ancora oggetto di indagine.

Il ragazzo, nel disperato tentativo di salvare la madre, si è frapposto tra i genitori, venendo colpito gravemente. Ora è ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Borgo Trento di Verona, mentre il padre, autore del gesto, è stato interrogato direttamente sul luogo del delitto prima di essere portato in caserma.

La vittima, una donna di 58 anni, non ha avuto scampo, e per lei i soccorsi non hanno potuto fare nulla. Il movente dell’omicidio rimane ancora da chiarire.

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