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Cronaca

Milano | Si cerca un uomo per rapina e violenza sessuale.

La polizia sta attivamente cercando un uomo che venerdì sera ha compiuto una rapina e un’aggressione sessuale in un centro massaggi a Corsico, in provincia di Milano. All’arrivo dei Carabinieri, l’uomo era già fuggito.

Secondo quanto riferito dai Carabinieri del Comando provinciale, l’uomo avrebbe minacciato i presenti con un coltello, entrando nel negozio per compiere una rapina. Successivamente, avrebbe aggredito una donna di 26 anni, costringendola a un rapporto sessuale. Dopodiché, avrebbe preso 1.500 euro e sarebbe fuggito. La donna ha denunciato l’accaduto ed è stata portata alla clinica specializzata Mangiagalli per accertamenti medici.

Le indagini sono in corso e si stanno concentrando sulle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e su un nordafricano che potrebbe essere un soggetto noto agli inquirenti.

Campania

Napoli | Chiusura di 229 Partite IVA: scoperta rete di frodi fiscali

GdF Napoli

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Napoli hanno richiesto la cessazione di 229 partite IVA fittizie, utilizzate esclusivamente per compiere frodi fiscali, danneggiando il bilancio dello Stato. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha evidenziato l’esistenza di imprese inesistenti dal punto di vista economico, senza alcuna reale attività imprenditoriale.

Questi soggetti erano già stati coinvolti in un’operazione che ha portato al sequestro di oltre 117 milioni di euro in crediti derivanti dall’abuso di incentivi per la crescita economica, conosciuti come “SuperAce”. Le aziende coinvolte, che non avevano rispettato gli obblighi fiscali, sono state segnalate all’Agenzia delle Entrate per la cessazione automatica delle partite IVA.

Le norme attuali, introdotte a partire dal 2023, permettono all’Agenzia di invitare i contribuenti a dimostrare la reale attività d’impresa. In assenza di prove, viene disposta la chiusura della partita IVA e una sanzione di 3.000 euro. Questo provvedimento rappresenta un’importante azione preventiva, volta a eliminare dal mercato le aziende che alterano la concorrenza con pratiche illegali, garantendo una maggiore equità fiscale.

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Cronaca

Treviso | Denunciata per truffa sul Reddito di Cittadinanza: 42.000 euro non dichiarati

GdF Treviso

Una donna, residente nella provincia di Treviso, è stata denunciata per aver percepito indebitamente il Reddito di Cittadinanza. Le indagini della Guardia di Finanza hanno rivelato che la donna, pur avendo ricevuto 6.400 euro di sussidio per l’anno 2021, non aveva dichiarato la disponibilità di oltre 42.000 euro in contanti, trovati in possesso del marito in occasione di controlli effettuati presso l’aeroporto di Malpensa.

L’inchiesta, condotta dal Gruppo Treviso della Guardia di Finanza, ha preso il via dall’incrocio dei dati dei beneficiari del sussidio con quelli di persone fermate con ingenti somme di denaro non dichiarato nei principali punti di controllo valutario, come aeroporti e valichi di confine. È emerso che il coniuge della donna era stato sorpreso due volte a Malpensa con somme significative: prima con 34.000 euro durante un volo verso la Nigeria e successivamente con 8.490 euro diretto a Casablanca.

Nonostante la donna abbia sostenuto di non essere a conoscenza del denaro in questione, la normativa in vigore stabilisce che, per avere diritto al Reddito di Cittadinanza, il patrimonio finanziario del nucleo familiare non debba superare i 10.000 euro, una soglia ampiamente oltrepassata. A seguito delle verifiche, l’INPS ha sospeso l’erogazione del beneficio e ha richiesto la restituzione delle somme già versate.

L’operazione si inserisce nel contesto di una più ampia attività di controllo contro le frodi legate a prestazioni sociali, condotta in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria e l’INPS, con l’obiettivo di garantire che le risorse pubbliche siano destinate a chi realmente ne ha diritto.

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Calabria

Cosenza | Blitz della Guardia di Finanza nel Cosentino: dodici lavoratori irregolari

GdF Cosenza

La Guardia di Finanza di Cosenza ha intensificato i controlli nel settore della ristorazione durante l’estate, concentrandosi sul contrasto al lavoro non dichiarato. Le ispezioni, condotte nei comuni di Castrovillari e Civita, hanno portato alla scoperta di 12 lavoratori privi di contratto regolare, impegnati presso diverse attività commerciali.

L’operazione, frutto di indagini mirate, ha rivelato gravi violazioni fiscali e l’assenza di adempimenti obbligatori. Gli esercenti coinvolti sono stati multati con sanzioni che vanno da 23.400 a 140.400 euro e sono stati obbligati a regolarizzare le posizioni lavorative.

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