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Sport

L’Argentina annaspa in Venezuela, si rilancia il Brasile

Il ritorno di Leo Messi non basta e l’Argentina frena 1-1 all’Estadio Monumental de Maturin contro il Venezuela. Nella nona giornata del girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali 2026, la Seleccion campione del mondo la sblocca al 13° con Otamendi, lesto a ribattere la palla in rete sugli sviluppi di una punizione calciata da Messi, al rientro in nazionale dopo l’infortunio dello scorso luglio nella finale di Coppa America contro la Colombia. Ma sotto un’incessante pioggia – il calcio d’inizio è slittato di mezz’ora – la Vinotinto riesce ad acciuffare il pari al 65° con un’incornata di Rondon. Nel finale Scaloni butta dentro Paredes e Lautaro ma non basta.

“E’ stata una brutta partita, non riuscivamo a fare due passaggi di fila perchè la palla restava impantanata – si è lamentato Messi – E’ difficile giocare in queste condizioni, il campo non ha aiutato”. L’Argentina resta comunque in testa con 19 punti davanti alla Colombia (16), che incassa la prima sconfitta di queste qualificazioni a El Alto: nonostante il rosso a Cuellar dopo 20 minuti, la Bolivia riesce infatti a spuntarla 1-0 trovando il gol vittoria con Miguelito al 58°. Agganciato l’Ecuador a quota 12 e bloccato sullo 0-0 dal Paraguay, mentre si rilancia il Brasile. A Santiago il Cile va subito avanti dopo due giri di lancette con Vargas ma i verdeoro, seppur in una versione tutt’altro che brillante, riescono a ribaltarla con le reti di due giocatori del Botafogo: Igor Jesus trova il pari nel recupero del primo tempo, Luiz Henrique completa la rimonta all’89°. In campo per tutta la partita lo juventino Danilo, che con Motta non trova spazio ma nella Selecao resta un titolare imprescindibile. Il Brasile sale così al quarto posto con 13 punti, due in meno dell’Uruguay, in campo nella notta a Lima contro il Perù.
– foto Ipa Agency –

Sport

Buonfiglio rieletto presidente Fick “Fiero di questa federazione”

Proseguire nel solco della continuità per portare avanti gli obiettivi sportivi e sociali. E’ questo il perno del programma di Luciano Buonfiglio, rieletto presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak per il sesto mandato consecutivo nell’assemblea che si è tenuta presso la Sala della Scherma alla Casa delle Armi al Foro Italico. Un concetto ribadito anche nelle prime parole post rielezione, quando all’assemblea, che lo ha premiato con il 71,97% dei voti, ha detto: “Complimenti a tutti voi per aver scelto l’usato sicuro”. Buonfiglio ha battuto la concorrenza di Ottaviano Gueli (1.152 voti, 25,87%), Daniele Scarpa (49 voti, 1,10%) e Andrea Argiolas (14 voti, 0,31%), mentre sono state 33 le schede bianche.

Quello della canoa e del kayak è un movimento in crescita, come dimostra il passaggio dagli 8.000 iscritti del 2008 agli oltre 19.000 del 2023, con 294 società affiliate. “Siamo una Federazione solida economicamente”, ha aggiunto Buonfiglio, ricordando che i costi di funzionamento della Fick tra il 2020 e il 2023 sono scesi del 6,5%, mentre il budget è salito di 700.000 euro. “Mai come questa volta sono orgoglioso della mia Federazione, perchè una partecipazione così ampia è sintomo di passione, entusiasmo e voglia di migliorare – ha proseguito Buonfiglio dopo essere stato rieletto -.

La società è sempre al centro delle nostre iniziative, non solo per vincere medaglie olimpiche, ma anche per vincere medaglie sociali come l’inclusione, l’ambiente, le categorie fragili, e continueremo su questa strada. Per la prima volta siamo entrati nelle scuole, e miglioreremo”. All’assemblea erano presenti anche Gabriele Casadei e Carlo Tacchini, argento nel C2 500 alle Olimpiadi di Parigi 2024: “E’ stata una grande emozione, ora ci aspetta un altro quadriennio. Continuando a lavorare così, ci toglieremo grandi soddisfazioni”, le loro parole. “Ringrazio la Federazione, quest’anno ho raggiunto un risultato importante grazie anche a chi lavora con me in campo. Sono sicuro che ci saranno grandi emozioni anche in futuro”, è invece il videomessaggio di Giovanni De Gennaro, oro nel K1 Slalom a Parigi e attualmente in Cina per la Super Cup.
– foto ufficio stampa Fick –

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“Dominate the Water” a Palermo, Paltrinieri “Sicilia seconda casa”

“La Sicilia è un pò la mia seconda casa adesso. Ross (Rossella Fiamingo, ndr), la mia ragazza è di Catania, sono venuto cento volte in Sicilia, quindi la conosco bene”. E’ per questo motivo che forse Grogorio Patrinieri ha scelto per il secondo anno consecutivo il Golfo di Mondello come campo gara per concludere il circuito di “Dominate The Water”, competizione in acque libere da lui stesso ideata che unisce sport, tutela dell’ambiente e scoperta del territorio. “Sono davvero entusiasta di tornare a Mondello con Dominate The Water. Questo è un posto del cuore perchè è stupendo, nuotare qui è veramente bello. Sono contento che quest’anno ci siano 400 iscritti. Abbiamo ideato questa competizione qualche anno fa e volevamo portare il nuoto in acque libere in tutta Italia.

La Sicilia è stata una delle prime ad aderire a questo nostro progetto e lo facciamo anche nel rispetto e nella tutela dell’ambiente, che è un qualcosa di molto importante”. I partecipanti oggi si sono sfidati nella “3 chilometri”, mentre domani lo faranno nel “miglio marino”, partendo in entrambi i casi dall’antico stabilimento balneare ex Charleston alle 10.30 del mattino. Sempre domani mattina, al termine della premiazione finale, in collaborazione con la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, si svolgerà la AIRC Sprint Race, una gara da 500 metri (iscrizione gratuita), aperta a tutti i presenti sul posto, anche ai non iscritti alla tappa, che ha la finalità di sensibilizzare sui danni del fumo.

Paltrinieri, a margine dell’evento, è poi tornato sulle Olimpiadi parigine che lo hanno visto salire due volte sul podio in vasca, argento nei 1500 e bronzo negli 800. “Parigi è stata bellissima, ho fatto grandi gare soprattutto in piscina e adesso sono ancora in una fase di vacanza, di riposo – racconta all’Agenzia Italpress – Dopo un quadriennio olimpico ho bisogno di staccare un attimo la spina perchè, insomma, ci potrebbe essere un altro quadriennio che sarà sicuramente super tosto. Devo un attimo pensare a cosa fare, probabilmente anche alla suddivisione dei miei impegni e gare, ho tempo per farlo”.
– foto Xd6/Italpress –

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Pogacar domina Il Lombardia, quarto successo di fila

Tadej Pogacar l’ha fatto ancora. Il Giro di Lombardia si tinge dell’iride del neo-campione del mondo e leader della UAE Team Emirates, che conquista il quarto successo consecutivo sul traguardo di Como ed eguaglia Fausto Coppi, che vinse ininterrottamente questa corsa dal 1946 al 1949 (cinque successi totali). Lo sloveno si è mosso ai -48,5 km, nel tratto più duro della Colma di Sormano, facendo il vuoto. Si è chiusa così la sua stagione straordinaria: Giro, Tour, Mondiali e Lombardia. Secondo e molto distante dal vincitore Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step), bi-campione olimpico che chiude a 3’16”. Completa il podio Giulio Ciccone (Lidl-Trek), terzo a 4’31”. “L’inizio è stato molto difficile, poi ho preso il ritmo e tutto è sembrato facile – le parole al traguardo di Pogacar – La squadra è stata eccezionale, sono molto contento del lavoro che abbiamo fatto. Sono molto orgoglioso di questo successo. Arrivare da vincitore qui a Como è sempre bello, volevo sollevare la mia bici perchè abbiamo vinto insieme. Il prossimo obiettivo? L’agenzia che mi gestisce sta preparando un torneo di padel il 10 novembre, dovrò allenarmi nell’off-season per vincerlo”, se la ride lo sloveno.
– foto Ipa Agency –

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