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Cronaca

Lecce | Operazione Campo Panareo: Raid contro l’illegalità

Nelle prime ore di questa mattina, la Polizia di Stato ha condotto un’importante operazione nel campo rom di Campo Panareo, a Lecce, coinvolgendo diverse unità operative, tra cui la Questura di Lecce, la Polizia Stradale e le unità cinofile. Questa iniziativa è stata motivata da segnalazioni di attività illecite all’interno della comunità.

L’operazione ha rivelato una serie di situazioni di illegalità, che spaziano dalla coltivazione di sostanze stupefacenti all’abusivismo edilizio. Durante l’operazione, sono stati sequestrati circa 1,5 kg di droga, comprendente cocaina, hascisc e marijuana. Gli agenti hanno anche scoperto due piantagioni di marijuana situate nei pressi delle abitazioni, con un notevole numero di piantine già in crescita.

Oltre alla lotta contro il traffico di droga, gli agenti hanno verificato diverse irregolarità edilizie. Sono stati identificati nove abusi edilizi, di cui sette riguardanti ampliamenti di strutture già esistenti e due nuove costruzioni non autorizzate.

La Polizia Locale ha svolto un ruolo fondamentale nell’assicurare la sicurezza del campo, evidenziando anche la presenza di rifiuti ingombranti al di fuori del perimetro e prendendo provvedimenti per sanare un allaccio abusivo a un impianto idraulico.

In totale, sono stati controllati 65 individui e 10 veicoli durante l’operazione, che sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro l’illegalità e nel ripristino della legalità nel territorio.

Cronaca

Confiscato un Caseificio a Guspini: Operazione della Guardia di Finanza contro la Frode Economica

Le forze di polizia economico-finanziaria di Cagliari hanno recentemente portato a termine un’importante operazione che ha portato alla confisca di un caseificio situato a Guspini, insieme ai relativi macchinari, per un valore complessivo di 1,5 milioni di euro. Questo provvedimento è stato eseguito su ordine del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Cagliari ed è il risultato di un’accurata indagine condotta nel 2012, che ha svelato una frode finanziaria di grandi dimensioni.

La vicenda ha avuto origine dal fallimento di una società con sede a Gonnosfanadiga, dichiarata insolvente nel 2010. Gli investigatori della Guardia di Finanza hanno scoperto che l’amministratore della società, con l’aiuto di familiari e complici, aveva messo in atto una serie di manovre fraudolente, tra cui la falsificazione di bilanci e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Queste azioni hanno consentito all’azienda di apparire più solida di quanto fosse in realtà, gonfiando artificialmente la sua capacità economica per un totale di circa 2,4 milioni di euro. Le somme illecitamente ottenute sono state poi distolte per fini personali e utilizzate per la costruzione del caseificio.

Il tribunale ha applicato misure cautelari nei confronti di quattro persone accusate di bancarotta fraudolenta e truffa aggravata ai danni di istituti di credito e altre agenzie, per un ammontare totale di oltre 4,1 milioni di euro. Inoltre, il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo dello stabilimento produttivo, ritenuto un prodotto dell’attività illecita.

Con la condanna definitiva dell’imputato principale, avvenuta a luglio 2024, le autorità hanno potuto procedere con la confisca dello stabilimento, che sarà ora utilizzato per scopi sociali, a beneficio della collettività. Questa operazione riflette l’impegno delle istituzioni nel combattere le frodi economiche e nel garantire che i beni illeciti siano restituiti alla comunità.

Inoltre, il recente protocollo d’intesa tra il Procuratore Generale di Cagliari e il Comandante Regionale della Guardia di Finanza evidenzia la volontà di rafforzare la collaborazione tra le due istituzioni, al fine di migliorare le sinergie e rendere più efficaci le operazioni di recupero dei patrimoni illeciti. La Guardia di Finanza continuerà a svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro la criminalità economica e nella salvaguardia della legalità.

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Cronaca

Como | Denunciato titolare di agenzia per servizi di sicurezza senza licenza

Questura di Como

Un uomo di 54 anni, residente a Milano e proprietario di un’agenzia che si occupa di accoglienza per eventi pubblici e privati, è stato denunciato dalla Polizia di Stato per aver offerto servizi di sicurezza senza la necessaria licenza prefettizia. L’indagine è partita dalla Questura di Como, che ha intensificato i controlli sugli eventi locali per verificare la conformità alle normative di sicurezza e lavoro.

L’episodio ha avuto origine durante un matrimonio in una villa storica sul Lago di Como, dove due addetti alla sicurezza, impiegati dall’agenzia milanese, sono stati trovati senza le dovute autorizzazioni e non iscritti all’albo della Prefettura. L’accertamento ha rivelato che la società non era in possesso della licenza richiesta per fornire tali servizi, portando alla denuncia del titolare.

In aggiunta, i due lavoratori irregolari sono stati multati per un totale di 3.300 euro, mentre la società ha ricevuto ulteriori sanzioni per 1.600 euro a causa di ritardi nella formalizzazione dei contratti di lavoro. L’operazione, guidata dalla Divisione Amministrativa e di Sicurezza della Polizia, ha evidenziato l’importanza di garantire che solo personale qualificato e autorizzato svolga funzioni di sicurezza, al fine di evitare rischi per la sicurezza pubblica e distorsioni nel mercato legale.

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Calabria

Cosenza | Scoperta una Vasta Piantagione di Marijuana a Roggiano Gravina

Nella giornata di ieri, le forze di polizia di Cosenza hanno portato a termine una serie di controlli mirati nella provincia, in particolare nella Valle dell’Esaro. Durante queste operazioni, gli agenti hanno rinvenuto una grande piantagione di marijuana situata in una zona rurale di Roggiano Gravina.

L’intervento, coordinato dalla Procura della Repubblica e voluto dal Questore di Cosenza, ha portato all’arresto del titolare del contratto di affitto del terreno e alla denuncia di un secondo individuo. Durante le ispezioni, gli agenti hanno scoperto una serra di circa 1.500 metri quadri, in cui erano coltivate piante di marijuana, molte delle quali in fase di fioritura. L’area era dotata anche di un impianto irriguo, segno di un’attività ben organizzata.

L’operazione ha visto gli agenti accorgersi di due uomini a bordo di un’auto, i quali hanno tentato di allontanarsi al passaggio delle forze dell’ordine. Sottoposti a controllo, sono stati trovati in possesso di attrezzi agricoli e sacchi, con uno dei due che si è rivelato essere il proprietario del contratto di affitto.

In totale, sono state sequestrate 430 piante di marijuana, per un peso complessivo di 81 kg. L’indagine continua per accertare ulteriori dettagli sull’operazione illecita. Gli indagati, come sempre, sono da considerarsi presunti innocenti fino a prova contraria, nel rispetto della legge.

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