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Cronaca

Ancona | Controllo nella notte: arrestato 27enne Somalo con stupefacenti

Durante un’operazione di pattugliamento nella notte scorsa, gli agenti di polizia hanno sorpreso un giovane di origine somala mentre tentava di nascondere della sostanza stupefacente in una siepe, nei pressi di Piazza d’Armi.

Il sospetto, un uomo di circa 27 anni, ha mostrato un comportamento evasivo alla vista degli agenti, tentando di allontanarsi dalla scena. Tuttavia, gli agenti sono riusciti a raggiungerlo e a recuperare il materiale occultato, che si è rivelato contenere tre involucri di cellophane, presumibilmente di sostanza stupefacente.

Le analisi preliminari indicano che il peso totale della sostanza si aggira attorno ai 5.72 grammi. L’individuo, con precedenti penali, è stato quindi accompagnato presso la Questura per ulteriori accertamenti e per completare il processo di identificazione.

La polizia ha avviato le procedure necessarie, denunciando il giovane per detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio, in conformità con le normative vigenti. Questo episodio sottolinea l’importanza dei controlli di sicurezza nel contrasto al traffico di droga nella città.

Cronaca

Taranto | Frodi sul Reddito di Cittadinanza, denuncia di sei persone per indebita percezione di 74.000 Euro

GdF Taranto

Nelle ultime settimane, la Guardia di Finanza di Taranto ha individuato sei persone accusate di aver ricevuto indebitamente oltre 74.000 euro in prestazioni legate al Reddito di Cittadinanza. I controlli sono stati condotti dal Gruppo di Taranto in collaborazione con le unità di Manduria e Castellaneta, e hanno sfruttato analisi mirate e l’utilizzo di banche dati specifiche.

Le indagini, coordinate anche con l’INPS e il Nucleo Speciale Spesa Pubblica della Guardia di Finanza, hanno rivelato che i soggetti coinvolti avevano falsificato le informazioni necessarie per accedere al sussidio. Come conseguenza, è stata richiesta la restituzione delle somme percepite illecitamente, insieme al sequestro delle stesse.

L’operazione dimostra l’impegno costante delle autorità nel contrasto agli abusi dei fondi pubblici, in particolare quando si tratta di misure assistenziali. La Guardia di Finanza, in linea con la Procura della Repubblica di Taranto, continua a vigilare affinché le risorse destinate al sostegno del reddito siano utilizzate in modo equo e corretto.

Tuttavia, è importante sottolineare che la responsabilità delle persone coinvolte potrà essere confermata solo da una sentenza definitiva di condanna, in linea con il principio di presunzione di innocenza.

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Cronaca

Vicenza | Operazione congiunta GDF e Ispettorato del Lavoro: scoperti lavoratori irregolari in un opificio, sequestro di un capannone

Nell’ambito di un’operazione congiunta tra la Guardia di Finanza di Vicenza e l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, è stato scoperto un significativo caso di lavoro irregolare in un laboratorio tessile situato a Sovizzo. Durante il controllo, finalizzato alla verifica delle condizioni di sicurezza e del rispetto delle norme lavorative, le autorità hanno rilevato la presenza di sette lavoratori in nero su otto. Tra questi, è stato identificato anche un clandestino.

Il titolare dell’opificio, gestito da un cittadino di origine cinese, è stato denunciato e l’intera struttura, comprese attrezzature e merci, è stata posta sotto sequestro preventivo. Le irregolarità rilevate non si limitano alla mancanza di contratti di lavoro, ma comprendono anche gravi violazioni delle normative sulla sicurezza, in particolare l’assenza del Documento di Valutazione dei Rischi.

Oltre alle sanzioni amministrative per un totale di 14.000 euro, è stata disposta la sospensione immediata dell’attività fino alla regolarizzazione delle posizioni lavorative. L’operazione rientra in un ampio programma di contrasto al lavoro sommerso, con l’obiettivo di tutelare i diritti dei lavoratori e garantire la concorrenza leale nel settore tessile, particolarmente esposto a fenomeni di sfruttamento.

L’azione si inserisce in un più ampio contesto di interventi coordinati dalle Fiamme Gialle e dall’Ispettorato del Lavoro per combattere l’illegalità nel mondo del lavoro, con un occhio di riguardo al settore della moda. La vicenda rimane sotto indagine e sarà l’autorità giudiziaria a determinare le eventuali responsabilità penali del titolare.

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Calabria

Reggio Calabria | Confisca definitiva di beni per un imprenditore calabrese legato alla ‘ndrangheta

GdF RC

La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha eseguito un provvedimento di confisca definitivo disposto dalla magistratura di Catanzaro, riguardante il patrimonio di un imprenditore attivo anche nel settore del noleggio di apparecchi per il gaming. L’imprenditore è stato condannato per usura aggravata da legami mafiosi, con sentenza ormai passata in giudicato.

Il procedimento giudiziario, avviato nel novembre 2020, ha fatto emergere una sproporzione tra i beni posseduti dall’uomo e i suoi redditi dichiarati, collegando il suo patrimonio a una cosca della ‘ndrangheta attiva nel cosentino. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro e condotte dalla Guardia di Finanza, hanno permesso di accertare il possesso diretto e indiretto di beni di valore sproporzionato rispetto alle sue disponibilità economiche.

Il patrimonio confiscato comprende due aziende, quattro immobili, due automobili e due motocicli, per un valore complessivo significativo. La confisca è divenuta definitiva con la pronuncia irrevocabile della Corte di Appello, segnando così l’acquisizione di questi beni da parte dello Stato.

Questo intervento rappresenta un passo importante nella lotta contro le infiltrazioni mafiose nell’economia legale, evidenziando ancora una volta il ruolo cruciale delle indagini patrimoniali nel contrastare la criminalità organizzata.

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