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Cronaca

Trieste | Scoperta Maxi Evasione Fiscale da 200 Milioni di Euro: coinvolte Società Slovene nel settore della Web Economy

GdF Trieste

La Guardia di Finanza di Trieste ha smascherato un’operazione di evasione fiscale di vasta portata, con oltre 200 milioni di euro di ricavi non dichiarati. L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha riguardato sei società slovene attive nella vendita online di cosmetici, lenti a contatto e prodotti per l’igiene personale. Queste aziende operavano quasi esclusivamente attraverso il web, senza una presenza fisica in Italia, e sono state scoperte grazie all’analisi di dati digitali.

Le imprese, pur non avendo una sede fisica nel Paese, mantenevano costanti contatti con clienti e distributori italiani, configurando una “stabile organizzazione priva di presenza fisica”. Questo tipo di struttura, nonostante sia virtuale, è considerato rilevante a fini fiscali, obbligando le società a dichiarare i redditi prodotti in Italia e a pagare le relative imposte.

Le verifiche hanno portato alla rideterminazione di una base imponibile di circa 60 milioni di euro e a un’evasione di IRES stimata in oltre 14 milioni di euro. L’intervento della Guardia di Finanza rappresenta un esempio concreto dell’impegno a contrastare l’evasione fiscale internazionale, soprattutto in un contesto economico che sempre più si sposta nel mondo virtuale.

Questa operazione non solo salvaguarda la concorrenza leale e il mercato, ma sottolinea anche l’importanza della cooperazione tra le istituzioni italiane e internazionali per contrastare frodi complesse, contribuendo a garantire equità e trasparenza nel sistema fiscale.

Cronaca

Padova | Spacciatori arrestat in zona stadio

Questura di Padova

Lunedì 7 ottobre, nel pomeriggio, la polizia ha arrestato due giovani tunisini, uno dei quali minorenne, sorpresi a spacciare cocaina in una zona vicino allo stadio. Le operazioni di controllo del territorio, condotte dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno portato alla scoperta di un sedicenne non accompagnato in possesso di 20 dosi di sostanza stupefacente e 2.500 euro in contanti. L’altro giovane, un 21enne irregolare, è stato trovato con 1.000 euro.

L’intervento della polizia è avvenuto dopo che gli agenti hanno notato i due ragazzi in atteggiamenti sospetti. Durante il controllo, il sedicenne ha tentato di disfarsi della sostanza, ma è stato prontamente bloccato. I successivi accertamenti hanno rivelato che entrambi avevano precedenti penali legati a reati di droga.

Dopo le formalità di rito, il minorenne è stato collocato in un istituto penale per minori, mentre il maggiorenne è stato posto a disposizione della Procura per il rito direttissimo. Il 9 ottobre, dopo l’udienza, il giudice ha convalidato l’arresto, imponendo una pena di 8 mesi di reclusione con sospensione, e disponendo l’espulsione del 21enne dal territorio nazionale.

Questo episodio mette in luce la preoccupante tendenza crescente tra i giovani coinvolti nel traffico di sostanze stupefacenti. Dall’inizio dell’anno, 58 minori sono stati indagati per reati legati alla droga, evidenziando un aumento significativo rispetto all’anno precedente.

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Cronaca

Emergenza Fentanyl: indagini sulla presenza dell’Oppioide nei circuiti di spaccio a Perugia

Questura di Perugia

Negli ultimi mesi, la presenza del fentanyl, un potente oppioide, ha sollevato preoccupazioni in Italia, dopo che è stato rilevato in un campione di eroina a Perugia. Questo episodio, che ha attirato l’attenzione dei media e delle autorità sanitarie, è emerso a seguito dell’analisi di una dose di sostanza stupefacente consegnata da una tossicodipendente a una cooperativa attiva nel supporto ai consumatori di droga. La sostanza, analizzata da esperti dell’Università degli Studi di Perugia e confermata dall’Istituto Superiore della Sanità, ha rivelato contenuti preoccupanti: il 5% di fentanyl, insieme a eroina, codeina e diazepam.

La segnalazione ha generato allerta non solo tra le forze dell’ordine ma anche a livello nazionale, spingendo il Dipartimento delle Politiche Antidroga a lanciare un allerta. In risposta, la Procura di Perugia ha avviato un’operazione investigativa complessa, coinvolgendo diverse unità della Polizia di Stato. Le indagini hanno incluso monitoraggi sul web e sul dark web, ma non hanno portato alla scoperta di canali di vendita online per il fentanyl.

Parallelamente, sono stati eseguiti controlli su campioni di sostanze sequestrate, risultati negativi per la presenza del fentanyl. Attraverso operazioni sotto copertura, gli agenti hanno identificato un sospetto spacciatore, un cittadino nigeriano, che è stato arrestato. Le indagini hanno portato a ulteriori arresti di presunti spacciatori, quasi tutti stranieri e senza fissa dimora, e al sequestro di varie sostanze stupefacenti.

La situazione evidenzia un crescente problema legato alla sicurezza pubblica e alla salute, richiamando l’attenzione sulla necessità di interventi coordinati per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze pericolose come il fentanyl.

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Cronaca

Roma | Rapina in via Tor de Schiavi: arrestata donna grazie ai contribuenti

Nella mattinata di giovedì, una donna di 35 anni di origine bosniaca è stata arrestata dalla Polizia di Stato dopo aver rapinato un’anziana in via Tor de Schiavi. L’episodio si è verificato quando la vittima, mentre passeggiava, è stata violentemente spintonata e fatta cadere a terra, riportando una frattura al femore.

Alcuni passanti hanno assistito alla scena e hanno subito soccorso la donna, allertando i servizi di emergenza. Durante il caos, la rapinatrice ha cercato di allontanarsi, ma ha lanciato il borsello rubato per evitare di essere raggiunta. Fortunatamente, uno dei passanti è riuscito a recuperare il borsello e a restituirlo alla vittima, che è stata poi trasportata in ospedale per ricevere le cure necessarie.

Grazie alla descrizione fornita da alcuni testimoni e alla visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza, la polizia è riuscita a tracciare il percorso di fuga della sospettata. Questa si era diretta verso via Delpino e successivamente verso un campo rom nelle vicinanze. Gli agenti, insospettiti dall’atteggiamento della donna, hanno iniziato una perlustrazione del campo e l’hanno individuata mentre cercava di nascondersi.

Al momento dell’arresto, la donna indossava ancora gli stessi abiti utilizzati durante la rapina, un fatto che ha contribuito a confermare i sospetti degli agenti. Già con precedenti penali, è stata posta in stato di fermo con l’accusa di rapina aggravata e trasferita presso il carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La donna è considerata presunta innocente fino a un eventuale accertamento di colpevolezza in sede di giudizio.

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