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Cronaca

Roma | Stupratore seriale condannato al carcere: la Cassazione respinge il ricorso di Borgese

La Corte di Cassazione ha confermato la decisione di incarcerare Simone Borgese, accusato di aver commesso una violenza sessuale su una studentessa a Roma lo scorso 8 maggio. L’uomo, già condannato per altri due episodi di abuso, si trovava in regime di arresti domiciliari da giugno.

Il ricorso presentato dai difensori di Borgese è stato dichiarato inammissibile, lasciando inalterata la decisione del tribunale del Riesame che, su richiesta della Procura, aveva disposto il passaggio in carcere per il 43enne. Le autorità giudiziarie hanno così ritenuto necessario adottare misure più severe, sottolineando la gravità delle accuse e la necessità di tutelare la sicurezza pubblica.

La vicenda ha suscitato grande attenzione mediatica e un ampio dibattito sulla necessità di garantire giustizia alle vittime di abusi. Borgese ora dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni, mentre il caso continua a sollevare interrogativi sulle misure di prevenzione e protezione per le persone vulnerabili.

Cronaca

Pantelleria (TP) | Spaccio di droga: sequestrati oltre 400 grammi di sostanze

I Carabinieri di Pantelleria hanno arrestato un giovane di 28 anni, già noto alle forze dell’ordine, nell’ambito di un’operazione mirata contro il traffico di stupefacenti. L’operazione è scattata in seguito all’osservazione di un sospetto via vai di persone presso l’abitazione del giovane, che ha spinto i militari a effettuare una perquisizione. All’interno dell’appartamento sono stati trovati piccoli quantitativi di marijuana e hashish. Successivamente, estendendo la perquisizione al garage, i Carabinieri hanno scoperto ingenti quantità di droga: circa 375 grammi di marijuana e 115 grammi di hashish, oltre a bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Dopo l’arresto, il 28enne è stato trasferito presso il carcere di Trapani.

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Cronaca

Prato | Sequestrati tessuti per 4,9 milioni di euro e ingente somma di denaro

GdF Prato

La Guardia di Finanza di Prato, in collaborazione con la Procura Europea – Ufficio di Bologna, ha concluso un’importante operazione volta a contrastare reati fiscali e doganali. L’indagine ha portato alla scoperta di un sofisticato sistema illecito nel distretto tessile pratese, che coinvolgeva tre aziende. I responsabili, accusati di evasione fiscale, contrabbando e falsità ideologica, utilizzavano prestanome per evitare il pagamento delle imposte dovute. Le imprese erano strutturate in modo tale da operare sotto forma di ditte individuali con una vita breve, mentre la gestione effettiva era mantenuta da imprenditori occulti.

Le investigazioni hanno rivelato che i tessuti venivano venduti a prezzi notevolmente inferiori rispetto al mercato, con la creazione di aziende-schermo per permettere al vero gestore di proseguire le sue attività fraudolente. Questo sistema aveva lo scopo di sottrarre le merci alle autorità fiscali e continuare l’attività illegale senza essere scoperti.

Al termine dell’inchiesta, il Giudice delle Indagini Preliminari ha convalidato le ipotesi di reato, ordinando il sequestro di 3,6 milioni di metri di tessuto, per un valore di 4,9 milioni di euro, insieme a 261.600 euro tra contanti e fondi bancari. L’operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità economica nel settore tessile pratese.

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Cronaca

Avola (SR) | Controlli nella movida: scoperti lavoratori irregolari e violazioni agli arresti domiciliari

GdF Siracusa

Nel corso di una serie di controlli congiunti tra la Guardia di Finanza di Siracusa e la Polizia di Stato, è emerso un quadro critico durante un evento musicale in un noto locale di Avola. Otto lavoratori impiegati senza contratto sono stati identificati, e sono state riscontrate irregolarità nei biglietti d’ingresso, privi del marchio SIAE.

Tra le anomalie rilevate, uno degli impiegati, agli arresti domiciliari con permesso per lavorare in cucina, è stato sorpreso a gestire altre attività. La violazione potrebbe comportare un aggravamento della sua misura cautelare. Inoltre, un altro soggetto, obbligato a risiedere a Noto, è stato trovato nel locale, violando i limiti imposti dalle autorità.

Le irregolarità riscontrate hanno portato a sanzioni per oltre 190.000 euro e all’avvio delle procedure per la sospensione dell’attività commerciale. L’intervento si inserisce in un piano di controllo per garantire il rispetto delle normative sul lavoro e la sicurezza pubblica.

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