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Sport

Arriva la conferma del Tas, squalifica Pogba ridotta a 18 mesi

Dopo i rumors dei giorni scorsi ecco la conferma ufficiale: il Tribunale arbitrale sportivo di Losanna ha ridotto da 4 anni a 18 mesi la squalifica per doping inflitta al centrocampista della Juventus, Paul Pogba.
Il giocatore era stato sanzionato lo scorso 28 febbraio dal Tribunale nazionale antidoping per la positività al testosterone in un controllo effettuato dopo la partita vinta in trasferta dalla Juventus contro l’Udinese il 20 agosto 2023, in occasione della prima giornata di campionato.

La squalifica di 4 anni – retrodatata all’11 settembre 2023, quando era scattata la sospensione provvisoria, e accompagnata da una multa di 5 mila euro – è stata ora ridotta a 18 mesi (cancellata l’ammenda), per cui Pogba potrebbe tornare in campo dal prossimo 11 marzo, alla soglia del suo 32esimo compleanno. Il Tas, in attesa delle motivazioni complete, ha di fatto preso atto che la positività di Pogba nasce dall’assunzione non intenzionale di un integratore che gli era stato prescritto da un medico in Florida che aveva curato diversi atleti di alto livello.

Dall’altro lato, però, il calciatore non è stato ritenuto del tutto esente da colpe e che, “in quanto professionista, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione”. Resta il fatto che per Pogba l’incubo sta per finire e presto potrà tornare a giocare. Resta da capire con quale maglia visto che nella Juventus attuale non sembra esserci più spazio per lui e le parti potrebbero presto ad arrivare a un accordo per la risoluzione anticipata del contratto.
– foto Ipa Agency –

Attualità

“Sport di Base e Bolkestein”, incontro a Trieste il 14 ottobre

“Sport di Base e Bolkestein”. E’ questo l’evento in programma il prossimo 14 ottobre 2024 presso la Sezione della Lega Navale Italiana di Trieste per il quale la Federazione Italiana Vela richiama l’attenzione. Si tratta di un incontro di fondamentale importanza che vedrà la partecipazione di esponenti istituzionali di primo piano. Organizzato dal Ministero per lo Sport e i Giovani, l’incontro si propone di aprire un dibattito costruttivo attorno alle implicazioni della direttiva Bolkestein, che riguarda le concessioni demaniali e che potrebbe avere un impatto significativo sulle strutture dei Circoli Velici, pilastri del nostro sport e dell’intero movimento sportivo di base.

La Federvela, che da sempre ha lavorato nelle sedi istituzionali, insieme al Coni, vuole ribadire il proprio ruolo di rappresentanza delle istanze dei Circoli affiliati, ed offrire il proprio supporto, affinchè vengano tutelati e possano continuare a svolgere il loro ruolo formativo, sociale e sportivo all’interno delle comunità locali. Siamo certamente nella fase cruciale del percorso legislativo, in attesa della conversione del DL Salva Infrazioni n° 131, ed i relativi emendamenti presentati ed attualmente in discussione. I relatori dell’evento saranno Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani;

Donato Marzano, Presidente della Lega Navale Italiana; Francesco Ettorre, Presidente della Federazione Italiana Vela; Mitja Gialuz, Presidente della Società Velica di Barcola e Grignano;
Massimo Proto, Professore ordinario di Diritto Privato; Emanuele Loperfido e Debora Serracchiani, Rappresentanti della Camera dei Deputati. L’evento sarà introdotto e moderato da Massimiliano Atelli, Capo di Gabinetto del Ministero per lo Sport e i Giovani.
In vista dell’incontro, il Presidente della FIV, Francesco Ettorre, lancia un accorato appello a tutti i circoli affiliati, ribadendo l’importanza di una posizione unita per affrontare questa sfida:”I Circoli Velici sono molto più di semplici strutture sportive. Essi rappresentano il cuore pulsante del nostro sport e svolgono un ruolo insostituibile nella promozione dei valori fondamentali della nostra società, quali la solidarietà, l’inclusione e il rispetto per l’ambiente. Un ruolo sociale e di welfare del territorio che va difeso in tutte le sedi. Sono luoghi dove i giovani non solo apprendono le tecniche, ma soprattutto crescono come cittadini consapevoli, imparando il valore dello sport, del lavoro di squadra e della responsabilità verso il mare e la natura. Oggi, con la possibile applicazione della direttiva Bolkestein alle concessioni demaniali, questi Circoli si trovano di fronte a una sfida che potrebbe compromettere la loro sopravvivenza e, con essa, il futuro stesso della vela come sport accessibile a tutti.

Le concessioni demaniali non sono un lusso o un privilegio, ma una risorsa essenziale che permette ai Circoli di operare, di accogliere migliaia di appassionati e di organizzare attività che non solo arricchiscono il tessuto sportivo, ma anche quello economico e sociale delle comunità locali. E’ fondamentale che le istituzioni comprendano il ruolo strategico che i Circoli Velici svolgono a livello territoriale. Essi non solo promuovono lo sport, ma contribuiscono in modo significativo all’economia locale, attraverso l’organizzazione di eventi che attraggono migliaia di persone, generando ricadute positive su turismo e occupazione. Senza contare il contributo in termini di inclusione sociale, con programmi specifici rivolti alle persone con disabilità, che trovano nei nostri Circoli un’opportunità unica per vivere il mare in modo accessibile e inclusivo. Come Federazione, siamo impegnati a tutti i livelli per difendere i nostri affiliati e garantire loro la stabilità necessaria per continuare a svolgere il loro ruolo.

La nostra forza risiede soprattutto nell’unità e nella coesione della nostra rete. Sono certo che ci sarà, da parte delle istituzioni, la giusta sensibilità nel comprendere l’importanza di salvaguardare queste realtà che, da sempre, rappresentano un modello di sport sano e accessibile, e che contribuiscono alla crescita culturale e sociale del nostro Paese. Non dobbiamo dimenticare che la vela, e lo sport in generale, non è solo competizione: è educazione, è inclusione, è sviluppo. E’ per la loro stessa natura di soggetti senza fine di lucro, che insiste l’impossibilità di considerare il tema delle concessioni alla stregua della categoria dei balneari. Le Società Sportive sono altro e per questo devono essere trattate diversamente e soprattutto non possono essere ricomprese all’interno del campo di applicazione della Direttiva Europea. Difendere lo sport non è un’opzione, ma è un dovere”.
– foto ufficio stampa Federvela –

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Sport

Nadal annuncia il ritiro “Decisione difficile, Davis ultimo torneo”

“Mi ritiro dal tennis professionistico”. A 38 anni Rafael Nadal annuncia la fine della sua carriera in un lungo video postato sui suoi canali social. “Gli ultimi anni, in particolare gli ultimi due, sono stati difficili. Non riuscivo a giocare senza limitazioni”, ha spiegato lo spagnolo. “E’ una decisione difficile, che mi ha preso tempo ma in questa vita tutto ha un inizio e una fine. Penso che questo sia il momento giusto per mettere fine a una carriera lunga e piana di successi, più di quanti potessi immaginare. Il mio ultimo torneo sarà la finale di Coppa Davis nella quale rappresenterò il mio Paese. La chiusura di un cerchio, anche ripensando a quella finale di Siviglia del 2004, uno dei miei primi successi come giocatore professionista”.
– Foto Ipa Agency –

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Sport

Leclerc “Monaco e Monza due sogni, voglio il Mondiale”

“Vincere a Monaco e a Monza erano due dei miei sogni, adesso voglio conquistare il mondiale il prima possibile con la Ferrari”. Queste le parole di Charles Leclerc, pilota della Ferrari intervenuto nel corso del Festival di Trento in merito ad un bilancio complessivo della sua stagione con la Rossa. “Una stagione difficile ma positiva – ha esordito il monegasco – Siamo cresciuti tanto, iniziando con una buona forma e con l’obiettivo di tornare a lottare per vincere. Lo abbiamo fatto in Australia con Sainz, ma anche a Monaco con il mio successo. Una stagione impegnativa, con tre settimane di pausa, nelle quali stiamo cercando di colmare il gap con McLaren e Red Bull, cosa che stiamo facendo ma per la quale dobbiamo ancora fare dei passi avanti.

I miei 27 anni? Mi sento come il primo anno in Formula Uno, specialmente in termini di passione. Poi cresce l’esperienza – ha proseguito Leclerc – ma quando vivi una carriera non ha tanto tempo per pensare al passato, così che tuto trascorre rapidamente”. “Ricordo la mia prima gara in Ferrari, così quanto ho sognato la vittoria a Monaco e quella a Monza. Voglio raggiungere ancora tanti obiettivi, come quello di diventare campione del mondo con la Ferrari. Vincere a Monaco e Monza erano due dei miei sogni, adesso la vittoria del campionato è ciò a cui penso dalla mattina alla sera, una cosa che voglio fare solo con la Ferrari”, ha ammesso Leclerc. Che si sofferma anche sul rapporto con il team principal Ferrari, Fred Vasseur: “Ci conosciamo da tantissimo tempo ed è una persona che anche nell’errore riesce a risollevarmi e parlarmi con chiarezza. Il rapporto con Vasseur è professionale ma va anche oltre. Ci conosciamo da tantissimi anni, questo contribuisce a creare qualcosa di speciale”, ha concluso Leclerc.
– Foto Ipa Agency –

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