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Calabria

Vibo Valentia | Scoperti arsenali nascosti nella vegetazione

CC Vibo Valentia

Nel corso di un’importante operazione di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Mileto hanno rinvenuto tre arsenali di armi e munizioni nascosti tra la vegetazione e in due casolari abbandonati nella zona di San Giovanni. Questa iniziativa è parte di una strategia più ampia, coordinata con la Procura di Vibo, volta a combattere la crescente diffusione di armi clandestine e a prevenire potenziali conflitti violenti, spesso causati da motivi futili.

Durante i rastrellamenti, sono stati sequestrati diversi tipi di armi, tra cui fucili da guerra e pistole di vario calibro, insieme a migliaia di cartucce. Non solo le armi, ma anche circa 800 grammi di marijuana e semi di canapa sono stati trovati durante le operazioni. Gli investigatori stanno ora cercando di identificare i responsabili di questo deposito illecito, con l’obiettivo di determinare se le armi fossero state già utilizzate o se fossero destinate a crimine.

Il procuratore, che supervisiona le indagini, ha sottolineato l’importanza di queste operazioni nel garantire la sicurezza della comunità. L’analisi delle armi e delle munizioni è supportata da accertamenti tecnico-balistici, che potrebbero rivelare dettagli cruciali sulla loro provenienza e sull’eventuale utilizzo precedente.

Questo episodio dimostra l’impegno costante delle Forze dell’Ordine nel contrastare la criminalità e nel garantire un ambiente più sicuro, evidenziando l’importanza della collaborazione tra le autorità giudiziarie e le Forze dell’Ordine nella lotta contro la proliferazione di armi illegali.

Calabria

Polistena (RC) | Piscina abusiva: denunciata coppia per furto d’acqua

CC Reggio Calabria

Una normale giornata di sole si è trasformata in un episodio di irregolarità edilizia e furto d’acqua per una coppia di Polistena, trovata dai Carabinieri mentre si godeva il relax accanto a una piscina non autorizzata. I militari, durante un controllo, hanno scoperto che l’uomo era un sorvegliato speciale e che la struttura in cui si trovavano, una dépendance di oltre 100 metri quadri, era stata costruita abusivamente.

La situazione è ulteriormente peggiorata quando è emerso che la piscina era alimentata con acqua rubata dalla rete pubblica, un reato che ha portato alla denuncia della coppia alla Procura di Palmi. Le indagini hanno rivelato che l’edificio era stato realizzato di recente, come testimoniato dallo stato di conservazione delle pareti.

Questo episodio si inserisce in un più ampio intervento dei Carabinieri contro l’abusivismo edilizio nella Piana di Gioia Tauro, che ha già portato a numerose segnalazioni e ulteriori denunce per violazioni simili. Tra i denunciati, un allevatore che ha costruito stalle senza alcun permesso, rimasto incapace di giustificare le sue azioni.

Tutti gli immobili contestati sono stati sequestrati, e le indagini sono in corso, con la possibilità di ulteriori sviluppi nelle prossime settimane. La situazione dei denunciati rimane pendente, e la loro responsabilità sarà esaminata durante il processo.

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Calabria

Tragedia a Vibo Valentia: La Comunità Piange Ivano Purita, Vittima di un Tragico Incidente

Una domenica che doveva essere di tranquillità e riposo si è trasformata in un giorno di dolore profondo per la comunità di Vibo Valentia. Nel pomeriggio di ieri, poco dopo le 16:30, un gravissimo incidente stradale ha spezzato la vita di Ivano Purita, 50 anni, agente assicurativo molto conosciuto e stimato nella zona. La tragedia si è consumata lungo Viale Affaccio, all’altezza del bivio per Triparni, dove la moto su cui viaggiavano Purita e il suo figlio tredicenne si è scontrata con un furgone per cause ancora da accertare.

L’impatto è stato devastante, non lasciando scampo al centauro. Nonostante l’arrivo tempestivo dei sanitari del 118, per Ivano Purita non c’è stato nulla da fare. Il figlio, che viaggiava con lui, è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, con ferite e traumi in diverse parti del corpo. Le sue condizioni restano critiche, ma la speranza che possa superare questo momento drammatico è forte.

L’intera comunità è sconvolta. La notizia della morte di Purita si è diffusa rapidamente, lasciando amici, colleghi e conoscenti sgomenti. Ivano era una figura nota, non solo per la sua professione, ma anche per il suo impegno e la sua presenza costante nelle dinamiche sociali del territorio. Un uomo descritto come generoso, disponibile e sempre pronto a tendere una mano a chi ne aveva bisogno.

In molti si stanno stringendo attorno alla famiglia, increduli di fronte a una perdita così improvvisa e dolorosa. Parole di cordoglio arrivano anche dalle istituzioni locali, che hanno espresso la loro vicinanza alla famiglia e ai colleghi di Purita. In questo momento di dolore, la comunità di Vibo Valentia si unisce nel lutto, in attesa di conoscere maggiori dettagli su quanto accaduto.

Le forze dell’ordine stanno lavorando per fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente. Al momento, non sono ancora chiare le cause che hanno portato la moto a collidere con il furgone, ma ulteriori indagini e rilievi sono in corso per ricostruire esattamente come si sia svolto il tragico evento.

Un’altra vita spezzata troppo presto sulle strade, un’altra famiglia segnata da una tragedia che nessuno potrà dimenticare. Oggi, Vibo Valentia piange una delle sue anime più care e prega per il piccolo che lotta in ospedale.

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Calabria

Emergenza migranti: Roccella Jonica accoglie 137 nuovi profughi

Recentemente, Roccella Jonica ha registrato un significativo aumento degli sbarchi di migranti, con due arrivi consecutivi che hanno coinvolto un totale di 137 persone. I profughi, provenienti da Iran, Iraq, Siria e Afghanistan, si trovavano a bordo di imbarcazioni partite dalla Turchia e in difficoltà a causa di guasti ai motori.

Le operazioni di soccorso, coordinate dalla Guardia Costiera, hanno permesso il salvataggio dei migranti, che sono stati successivamente sottoposti a controlli sanitari e di sicurezza. In seguito, su indicazione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati sistemati temporaneamente in una struttura di accoglienza allestita nella zona portuale. Qui, grazie all’intervento della Croce Rossa e di Medici Senza Frontiere, i profughi possono ricevere assistenza e supporto nei loro primi giorni di permanenza.

Questo episodio mette in luce le sfide crescenti legate alla gestione dei flussi migratori e l’importanza della cooperazione tra le autorità locali e le organizzazioni umanitarie.

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