Cronaca
Enna | Appello per il prete condannato: anche la Curia contesta la sentenza
Giuseppe Rugolo, sacerdote condannato a quattro anni e mezzo di carcere per violenza sessuale aggravata su minori, ha deciso di impugnare la sentenza emessa dal tribunale di Enna. I suoi legali, Antonino Lizio e Dennis Lovison, hanno chiesto l’apertura di un nuovo dibattimento, evidenziando presunte incongruenze nella motivazione del verdetto. Secondo la difesa, il tribunale avrebbe interpretato erroneamente la documentazione, arrivando a una conclusione di colpevolezza non sostenuta da prove adeguate.
Parallelamente, anche la Curia di Piazza Armerina, dichiarata co-responsabile civile nella vicenda, ha presentato appello. L’avvocato della Curia, Gabriele Cantaro, ha argomentato che la Curia non può essere considerata responsabile in quanto priva di personalità giuridica.
Cronaca
Catania | Operazione contro frodi su IVA e accise energetiche, 14 arresti
In un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Catania, con il supporto dell’Agenzia delle Dogane, sono state eseguite misure cautelari nei confronti di 14 persone accusate di frode fiscale e traffico illecito di carburanti. Le indagini hanno rivelato un complesso schema criminale volto all’evasione su larga scala dell’IVA e delle accise, in particolare attraverso la vendita di grandi quantità di gasolio agevolato destinato all’uso agricolo. L’operazione ha coinvolto diverse province siciliane, tra cui Catania, Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Ragusa, e ha portato al sequestro di beni e conti correnti per un totale di 15 indagati. Tra le accuse mosse agli arrestati figurano associazione a delinquere, frode commerciale, emissione di fatture false e autoriciclaggio.
Campania
Napoli | Sequestro di beni per 19 Milioni di Euro a Prestanome di Clan Camorristici
La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un’importante operazione antimafia con il sequestro di beni del valore di circa 19 milioni di euro, appartenenti a un pluripregiudicato affiliato a clan camorristici. L’azione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è stata autorizzata dal Tribunale di Napoli nell’ambito delle misure di prevenzione antimafia.
Il soggetto in questione, attualmente detenuto dal 2004 con fine pena previsto nel 2077, è stato coinvolto in numerosi reati legati alla criminalità organizzata, tra cui omicidio, traffico di droga e associazione mafiosa. Nel corso degli anni, ha operato inizialmente nel clan Di Lauro, per poi assumere un ruolo di vertice nel gruppo degli Scissionisti, legato al clan Amato-Pagano.
Le indagini patrimoniali hanno rivelato che l’uomo, pur trovandosi in stato di detenzione, ha continuato a gestire affari illeciti attraverso prestanome e familiari, intestando loro beni immobili e aziende. Tra le proprietà sequestrate figurano 18 unità immobiliari situate in diverse località campane e calabresi, oltre a due imprese nel settore della distribuzione di carburanti e compravendita immobiliare.
I beni sequestrati sono stati affidati a un amministratore giudiziario, mentre l’indagine continua a rappresentare un significativo colpo ai patrimoni illeciti legati alla criminalità organizzata.
Cronaca
Ugovizza (UD) | Arresto per un passeur albanese: tentava di far entrare illegalmente in Italia quattro connazionali
La Guardia di Finanza di Udine ha arrestato un cittadino albanese di 25 anni, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, durante un controllo alla barriera autostradale A23 di Ugovizza, in Friuli Venezia Giulia. L’uomo stava cercando di introdurre illegalmente in Italia quattro connazionali, a bordo di un veicolo con targa albanese.
Il controllo è stato eseguito da una pattuglia della Compagnia di Tolmezzo, che ha fermato l’auto con cinque passeggeri albanesi. Solo due di loro risultavano in possesso di un passaporto biometrico valido, mentre gli altri erano sprovvisti di documenti. Grazie alla collaborazione con la Polizia di Frontiera di Tarvisio, è emerso che i passeggeri senza documenti avevano tentato di disfarsene, lanciandoli fuori dal finestrino prima del controllo.
I documenti sono stati recuperati e, incrociando i dati delle banche disponibili, si è scoperto che i passeggeri erano destinatari di provvedimenti di inammissibilità emessi da diversi paesi europei, tra cui Francia, Italia e Ungheria. Alcuni di loro erano stati già respinti alle frontiere di Serbia e Ungheria.
Le informazioni raccolte hanno permesso di ricostruire l’itinerario seguito dal gruppo e i dettagli dell’accordo economico tra il conducente e i passeggeri. L’autista avrebbe ricevuto il pagamento all’arrivo in Italia. L’uomo è stato arrestato e il veicolo sequestrato. Le indagini proseguono, mentre l’arrestato rimane a disposizione delle autorità competenti presso la Casa Circondariale di Udine.
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