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Sport

Sinner sempre leader, chiuderà 2024 in vetta ranking Atp

Con l’accesso alla finale del “Rolex Shanghai Masters”, penultimo “1000” della stagione, Jannik Sinner aveva già conquistato la certezza di chiudere in testa al ranking Atp il 2024. Con la vittoria di ieri contro Novak Djokovic, il tennista azzurro ha consolidato ulteriormente la prima posizione. Ora Sinner, che a Shangai ha conquistato il suo settimo titolo
stagionale nonchè il terzo Masters 1000 del 2024, ha 11920 punti,
con la top five alle sue spalle rimasta invariata. Secondo posto
per lo spagnolo Carlos Alcaraz, poi il tedesco Alexander Zverev,
terzo. Novak Djokovic rimane stabile al quarto posto, seguito dal
russo Daniil Medvedev, mentre in sesta posizione avanza Taylor
Fritz, ai danni di Andrey Rublev che scende al settimo posto. Per
quanto riguarda gli altri azzurri, oltre a Sinner, sono sei i
tennisti presenti nella top 50. Si tratta di Lorenzo Musetti,
Flavio Cobolli, Matteo Arnaldi, Matteo Berrettini, Luciano Darderi e Lorenzo Sonego.

Questa la top ten della nuova classifica Atp:

1. Jannik Sinner (Ita) 11920 (–)
2. Carlos Alcaraz (Esp) 7120 (–)
3. Alexander Zverev (Ger) 6795 (–)
4. Novak Djokovic (Srb) 6210 (–)
5. Daniil Medvedev (Rus) 5530 (–)
6. Taylor Fritz (Usa) 4415 (+1)
7. Andrey Rublev (Rus) 4110 (-1)
8. Casper Ruud (Nor) 3885 (+1)
9. Alex de Minaur (Aus) 3610 (+2)
10. Grigor Dimitrov (Bul) 3580 (–)

Così gli altri italiani:

18. Lorenzo Musetti 2425 (–)
30. Flavio Cobolli 1527 (–)
36. Matteo Arnaldi 1355 (–)
42. Matteo Berrettini 1245 (+2)
44. Luciano Darderi 1228 (-2)
50. Lorenzo Sonego 1046 (-1)
76. Fabio Fognini 721 (+5)
97. Luca Nardi 594 (-8)
– Foto Ipa Agency –

Sport

Pogba “Marzo è domani, il primo obiettivo è rimettermi in forma”

Paul Pogba in versione attore. Il 31enne centrocampista della Francia e della Juventus è stato protagonista questo pomeriggio, sugli spalti del Parco dei Principi per la presentazione del film ‘Quatre Zeros’, in uscita nelle sale transalpine il prossimo 23 ottobre. Il campione del mondo 2018 ha approfittato della promozione del lungometraggio per rispondere a ‘L’Équipe’ circa la riduzione della sua sospensione per doping da parte del Tribunale Arbitrale dello Sport, che gli consentirà di tornare alle competizioni il prossimo marzo.

Il Tas ha giustificato la sua decisione sottolineando come l’assunzione di DHEA, un ormone steroideo causa della positività rilevata al termine dell’incontro di campionato fra Udinese e Juventus del 20 agosto 2023, non era intenzionale. L’inizio di una rinascita per il giocatore attualmente sotto contratto con il club bianconero. Quando il 4 ottobre il Tas ha ridotto la sua pena da 4 anni a 18 mesi, “sono stato davvero felice. Non avevo fatto nulla quindi perché avrebbero dovuto darmi quattro anni? Potrò tornare a ciò che amo di più”. Il prossimo marzo, dunque, sarà l’inizio di una nuova carriera, di una nuova vita: “È come se mi fosse stata data un’altra possibilità, mi è stato restituito qualcosa che mi era stato tolto – aggiunge l’ex Manchester United – È una nuova prospettiva di vita.

Marzo è domani, arriverà velocemente. E’ qualcosa che non vedo l’ora di fare”. Il suo amico Patrice Evra ha già dichiarato a RMC che chiamerà Mehdi Benatia, il direttore sportivo del Marsiglia, peraltro allenato dall’italiano De Zerbi. Una prospettiva che non prende troppo sul serio: “La prendo a ridere perché è lo zio Pat, lo ha detto scherzando. Sono ancora sotto contratto quindi non è credibile. La possibilità di venire a giocare in Ligue 1? Sono in un club, sto solo pensando a tornare e ad uscire da questa situazione. Certo, non si sa cosa ci riserverà il domani, quindi mai dire mai”.

I Mondiali del 2026 è ancora lontano dalla sua testa: “Il mio obiettivo è soprattutto rimettermi in forma perché è da tanto che non gioco. È proprio così, ritrovare il campo. Ci sono altri giocatori nella squadra francese, non è perché tornerà Paul Pogba, che ha vinto un Mondiale, che gli altri si siederanno. Ci sono calciatori che stanno facendo bene con i loro club, che stanno giocando bene, starà a me tornare a giocare”. La sua performance in ‘Quatre Zeros’ è stata già vista dai Blues e Pogba ha ricevuto, sul tema, qualche messaggio: “Mi ha scritto Marcus (Thuram, ndr), ha riso. Con il ct (Didier Deschamps, ndr) abbiamo anche scambiato un messaggio perché nel film avevamo una conoscenza in comune. Mi ha anche detto che sembrava che avessi una bella risata”. Deschamps è stato uno di quelli che lo hanno supportato in questi mesi: “Naturalmente siamo rimasti in contatto. E’ una persona che c’è sempre stata, che mi ha sempre sostenuto, anche prima di questa situazione. Gli sono molto grato”, conclude Pogba.
– Foto Ipa Agency –

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Poker azzurro in Nations League, Israele travolto 4-1

L’Italia vince e convince anche nella quarta giornata di Nations League e consolida il primo posto nel girone: a Udine, Israele travolto 4-1 e passaggio ai quarti di finale sempre più vicino. Rispetto alla partita contro il Belgio, Spalletti lancia dal primo minuto Vicario, alla prima da titolare con la Nazionale in una partita ufficiale, al posto del diffidato Donnarumma, così come Fagioli e Raspadori prendono il posto di Ricci e dello squalificato Pellegrini. Avvio arrembante degli Azzurri, ma la prima occasione della partita è di Israele, con Madmon che sfiora il palo dopo una palla persa a centrocampo proprio da Fagioli, tra i meno positivi della serata. Dopo questo brivido, l’Italia ricomincia a imporre il proprio gioco, fatto di cambi di gioco e scambi veloci, spesso a un tocco.

Al quarto d’ora, ecco il primo tentativo degli Azzurri: Di Lorenzo lancia in profondità Retegui, ma è ottima la chiusura di Glazer. Il portiere israeliano è reattivo ed efficace nel giro di pochi minuti ancora su Retegui e poi su Tonali. Alla mezz’ora, Frattesi arriva leggermente in ritardo sul cross rasoterra di Dimarco, mentre Retegui manda sull’esterno della rete. Al 39′, contatto nell’area ospite tra Dor Peretz e Tonali su una palla vagante: è rigore, con Retegui che trasforma mandando la sfera all’incrocio. L’Italia si presenta in campo dopo l’intervallo ancora con un ottimo piglio, in costante proiezione offensiva.

Dagli sviluppi di un calcio d’angolo nasce una punizione dalla sinistra su cui Raspadori fa partire il cross che premia il perfetto inserimento di Di Lorenzo, che schiaccia di testa per il raddoppio al 54′. Lampo di Israele al 66′ con il gol direttamente da calcio d’angolo di Abu Fani: evidente l’ostruzione di Baltaxa su Vicario, ma l’arbitro de Burgos convalida il gol anche dopo il silent check del Var. L’Italia non si disunisce e al 72′ torna sul doppio vantaggio sull’asse Dimarco-Frattesi, con gol del centrocampista complice anche la prima incertezza della partita di Glazer. Dopo questa rete c’è spazio anche per il debutto di Daniel Maldini, che entra in maniera decisiva sul quarto gol azzurro con il tunnel a liberare Udogie, che mette in mezzo per la doppietta di Di Lorenzo. Nel finale c’è il debutto anche di Lucca nel proprio stadio, mentre Frattesi esce per una botta al piede.
– Foto Image –

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Guardiola smentisce le voci di addio al City e celebra il passato con Baggio e Mazzone: “Italia? Vedremo”

In un’intervista esclusiva a “Che tempo che fa”, Pep Guardiola ha chiarito alcune voci riguardanti il suo futuro, smentendo categoricamente le speculazioni su un possibile addio al Manchester City e sul suo ruolo come nuovo allenatore della nazionale inglese. Il tecnico spagnolo ha rivelato di aver bisogno di tempo per riflettere, ma ha assicurato di non aver preso alcuna decisione definitiva.

Durante la trasmissione, Guardiola ha anche condiviso aneddoti toccanti riguardo al suo passato nel calcio, esprimendo profondo rispetto per Johan Cruijff, la figura che ha maggiormente influenzato la sua carriera. Ha sottolineato l’importanza dell’intuizione e della resilienza nel gioco, qualità che ha appreso dal leggendario allenatore olandese.

L’allenatore ha inoltre ricordato con affetto Carlo Mazzone, il suo ex tecnico al Brescia, descrivendo un episodio divertente in cui Mazzone si arrabbiò per la presenza di un cane agli allenamenti, portato da Roberto Baggio. La leggenda del calcio italiano ha fatto una sorpresa collegandosi in video, rievocando momenti divertenti e nostalgici legati a quell’epoca.

Concludendo, Guardiola ha parlato della nuova formula della Champions League, ammettendo la sua confusione riguardo alle modifiche e promettendo di rivedere i risultati a fine stagione. Con il suo solito carisma e un pizzico di umorismo, ha confermato la sua passione per il calcio e la sua gratitudine per i legami che ha costruito lungo il suo percorso.

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