Mondo
Nobel per l’Economia 2024: Premiati Acemoglu, Johnson e Robinson per i loro studi sulle istituzioni e la prosperità
Il Premio Nobel per l’Economia 2024 è stato conferito a Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson, in riconoscimento delle loro ricerche sull’impatto delle istituzioni economiche sul benessere delle nazioni. L’Accademia reale svedese per le scienze economiche ha evidenziato come il lavoro dei tre studiosi abbia messo in luce il ruolo cruciale delle istituzioni nella creazione di condizioni favorevoli alla crescita economica.
Le loro scoperte sottolineano che un’efficace governance e un forte stato di diritto sono fondamentali per promuovere la prosperità. Al contrario, paesi caratterizzati da istituzioni deboli e da pratiche di sfruttamento tendono a stagnare, senza possibilità di miglioramento. Il loro lavoro offre così spunti preziosi per comprendere le disparità economiche tra le varie nazioni e rappresenta un contributo significativo alla teoria economica moderna.
Mondo
Venezuela: Ritiro dei Passaporti a Giornalisti e Attivisti, Cresce la Repressione Post-Elettorale
Il governo venezuelano ha avviato una serie di misure repressive contro i dissidenti, ritirando i passaporti di almeno 40 giornalisti e attivisti per i diritti umani. Questa azione si è verificata dopo le elezioni presidenziali contestate del 28 luglio, in cui Nicolás Maduro è stato proclamato rieletto senza prove tangibili a supporto della sua vittoria.
Rafael Uzcátegui, condirettore dell’ONG Peace Laboratory, ha dichiarato al Financial Times che questa iniziativa rappresenta un’escalation delle politiche di repressione contro coloro che si oppongono al regime di Maduro. Tali provvedimenti hanno sollevato preoccupazioni tra gli osservatori internazionali, che vedono in queste azioni un attacco diretto alla libertà di stampa e ai diritti fondamentali in un contesto già caratterizzato da violazioni sistematiche.
La decisione del governo di privare i passaporti a figure chiave della società civile e dei media indica un tentativo di silenziare le voci critiche e di rafforzare il controllo su un panorama informativo sempre più oppresso. Le reazioni a queste misure stanno crescendo, con richieste da parte di organizzazioni internazionali affinché si faccia pressione su Caracas per il ripristino dei diritti fondamentali e della libertà di espressione.
Cronaca
Libano | Croce Rossa: 4 soccorritori feriti in attacco nel sud, Israele assicura protezione per le forze Unifil, ma il bilancio delle vittime aumenta
L’intensificarsi della guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas segna il giorno 373 di un conflitto che si estende anche ai Paesi limitrofi. Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha garantito al Segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, che il suo Paese prenderà misure per proteggere le forze di pace delle Nazioni Unite (Unifil) attive nel sud del Libano. Tuttavia, il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha lanciato un monito, esortando l’Onu a ritirare l’Unifil dalle aree dominate da Hezbollah.
In un clima di crescente tensione, la Croce Rossa ha riportato che quattro dei suoi soccorritori sono stati feriti in un attacco israeliano a Srebbine, nel sud del Libano, sottolineando il deterioramento delle condizioni di sicurezza per gli operatori umanitari nella regione.
Nel contesto di questo conflitto prolungato, emergono nuove rivelazioni sulle strategie di Hamas. Fonti americane hanno rivelato che il gruppo palestinese aveva pianificato attacchi di vasta portata contro Israele anni prima dell’assalto avvenuto il 7 ottobre 2023, ispirandosi a metodi utilizzati negli attentati dell’11 settembre negli Stati Uniti.
Mondo
Scontri tra comunità in Kenya: il bilancio sale a 18 morti
Negli ultimi giorni, la situazione in Kenya sud-orientale è degenerata a causa di violenti scontri tra diverse comunità locali, portando a un tragico bilancio di almeno 18 vittime. La polizia ha intensificato le operazioni di sicurezza nelle aree colpite, in particolare nella contea del fiume Tana, dove i combattimenti si sono concentrati nella città di Bura.
Il ministro dell’Interno, Kithure Kindiki, ha identificato 12 zone critiche che presentano un alto rischio di violenza, sottolineando l’urgenza di intervenire per ripristinare l’ordine. In un appello alla popolazione, il capo della polizia keniana, Douglas Kanja, ha esortato i cittadini a consegnare le armi da fuoco per prevenire un ulteriore aumento dei conflitti.
Le tensioni sono esplose in seguito alla decisione del governo locale di destinarne un’area per accogliere le persone sfollate dalle recenti inondazioni lungo il fiume Tana. Gli allevatori della zona hanno contestato questa scelta, temendo che l’occupazione dei loro pascoli da parte degli sfollati comprometterà la loro attività e i mezzi di sussistenza. La crescente instabilità pone interrogativi sulla gestione delle crisi umanitarie e sulla necessità di un dialogo tra le comunità interessate.
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