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Liguria

Arenzano (GE) | Era residente a Borghetto Santo Spirito l’operaio morto sull’A10

Si chiamava Kamal Mziuoira, il trentenne morto questa mattina in un incidente sulla autostrada A10 tra Varazze e Arenzano in direzione Genova. L’uomo, residente a Borghetto Santo Spirito, secondo quanto è emerso, era un operaio tunisino che si trovava a bordo di un camioncino insieme a un connazionale, rimasto gravemente ferito. Il mezzo su cui viaggiavano è uscito fuori strada schiantandosi contro un muro in una zona dell’autostrada in cui non sono presenti i cantieri.

Le indagini sono affidate alla polizia stradale coordinata dalla pm di turno Daniela Pischetola. Dai primi accertamenti sembrerebbe non ci siano altri veicoli coinvolti. I due non avrebbero indossato la cintura di sicurezza. Il traffico è rimasto bloccato per diverse ore. Sull’incidente costato la vita all’operaio sono intervenuti i sindacati, denunciando quella che da inizio 2024 è la quindicesima morte sul lavoro in Liguria.

Liguria

Camporosso (IM) | Operaio cade da un ponteggio, è grave

Un operaio di 55 anni è caduto da un ponteggio a Camporosso e la prontezza dei soccorritori è stata fondamentale per garantire che ricevesse le cure necessarie il prima possibile.

Dopo la caduta, l’uomo ha subito un trauma cranico serio, evidenziando i rischi associati ai lavori in altezza. La mobilitazione dell’elicottero del 118, Grifo, è stata una decisione cruciale, considerando la gravità della situazione. L’elicottero ha potuto intervenire rapidamente, trasportando il ferito all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure in codice rosso, il che indica una condizione di massima urgenza.

La presenza di un’automedica e di un’ambulanza della Croce Azzurra di Vallecrosia ha ulteriormente garantito un supporto immediato, mentre il personale degli infortuni sul lavoro di Asl1 si è occupato delle indagini necessarie per chiarire le dinamiche dell’incidente.

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Liguria

Genova | Fungaiolo si perde nei boschi, salvo grazie al fiuto di Happy

È davvero una storia commovente e dimostra il valore della collaborazione e della professionalità dei soccorritori. La vicenda del cercatore di funghi disperso ad Arenzano è un chiaro esempio di come, grazie all’impegno e alla preparazione dei vigili del fuoco, si possa affrontare anche una situazione così difficile.

L’uomo, scivolato in una scarpata e incapace di risalire, ha potuto contare sulla prontezza dei soccorritori. L’intervento del nucleo cinofilo dei vigili del fuoco della Liguria è stato cruciale. Happy, il pastore australiano di cinque anni, ha dimostrato quanto siano preziosi i cani da ricerca in operazioni di salvataggio. Il suo fiuto eccezionale ha guidato i soccorritori verso il cercatore di funghi, che, sebbene fosse cosciente, si trovava in uno stato di ipotermia dopo aver passato la notte nel bosco.

Le manovre alpinistiche utilizzate per il recupero evidenziano la preparazione e la competenza del personale coinvolto. Una volta messo in sicurezza, l’uomo è stato immediatamente assistito dai soccorritori del 118, che si sono occupati del trasporto in ospedale per le cure necessarie.

Questa vicenda non solo sottolinea il coraggio e la dedizione di chi lavora nel soccorso, ma mette in luce anche l’importanza di avere un adeguato equipaggiamento e conoscenze in situazioni di emergenza, specialmente quando si è immersi nella natura. Speriamo che il cercatore di funghi si riprenda presto e che questa esperienza serva da monito a tutti per prestare attenzione durante le escursioni nei boschi.

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Liguria

Genova | Inchiesta corruzione, la GdF sequestra oltre 175 mila euro dai conti del Comitato Giovanni Toti

La guardia di finanza ha sequestrato oltre 175 mila euro nel conto del Comitato Giovanni Toti – Liguria. Il provvedimento era stato chiesto dai pm Federico Manotti e Luca Monteverde in vista del patteggiamento per l’ex governatore, fissato il 30 ottobre davanti al giudice Matteo Buffoni. E’ stato lo stesso giudice ad autorizzare il blocco della cifra. La somma comprende i soldi della corruzione di Aldo Spinelli, di Francesco Moncada (all’epoca membro del cda di Esselunga) e dell’imprenditore nautico Luigi Alberto Amico.

-“Fa parte dell’accordo che abbiamo fatto, era già uscito su tutti i giornali. Fa parte esattamente di quello che abbiamo concordato e firmato con il procuratore della Repubblica”. Così il presidente della Regione Giovanni Toti, a margine della presentazione del suo libro ‘Confesso: ho governato’, ha commentato il provvedimento di sequestro di 175 mila euro sul conto del suo comitato.

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