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Campania

Napoli | Sequestro di beni per 1,3 Milioni di Euro

GdF Napoli

La Guardia di Finanza di Napoli ha portato a termine un’importante operazione contro l’evasione fiscale, eseguendo un provvedimento di sequestro di beni per un valore superiore a 1,3 milioni di euro. La misura cautelare ha colpito una società attiva nel settore degli eventi e delle cerimonie, sospettata di gravi irregolarità fiscali.

Le indagini, coordinate dalle autorità competenti, hanno rivelato un sistema di evasione che avrebbe permesso alla società di sottrarre al fisco una somma significativa. Il sequestro ha riguardato vari asset aziendali e personali legati ai responsabili, inclusi immobili e altre proprietà di rilevante valore economico.

Questo intervento rientra in una più ampia strategia di contrasto all’evasione fiscale da parte delle forze dell’ordine, volta a tutelare il bilancio pubblico e a garantire una maggiore equità tra i contribuenti. Le indagini proseguono per accertare eventuali altre responsabilità e possibili ulteriori connessioni con il mondo imprenditoriale locale.

Campania

Piano d’Emergenza per i Campi Flegrei: Evacuazione di 500.000 Persone in Caso di Eruzione

l governo italiano ha predisposto un piano d’emergenza in caso di eruzione vulcanica dei Campi Flegrei, un’area altamente sismica situata vicino a Napoli. La strategia prevede l’evacuazione di circa 500.000 persone entro 72 ore, con destinazione Calabria, in particolare verso l’area industriale di Lamezia Terme. Qui, la Fondazione Terina, un ente gestito dalla Regione Calabria, metterà a disposizione terreni per l’allestimento di una vasta tendopoli capace di ospitare decine di migliaia di sfollati.

La protezione civile ha elaborato questo piano in previsione di uno scenario critico, anche se al momento si tratta di misure preventive. Il piano di evacuazione scatterebbe in caso di allerta rossa, il livello più alto di pericolo vulcanico. La popolazione avrebbe tre giorni per evacuare, utilizzando ogni tipo di mezzo di trasporto disponibile per garantire una fuga tempestiva e sicura.

Recentemente, il governo ha organizzato esercitazioni per testare l’efficacia del piano, anche se la partecipazione è stata inferiore alle aspettative: solo 1.600 persone su 1,3 milioni di residenti hanno preso parte alle simulazioni. Questo dato evidenzia la necessità di sensibilizzare maggiormente la popolazione sull’importanza della preparazione in caso di emergenza.

Il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, ha sottolineato che oltre alla salvaguardia delle vite umane, è fondamentale preservare anche il patrimonio culturale. In collaborazione con il Ministero della Cultura, si sta lavorando per proteggere i reperti storici e le opere d’arte presenti nell’area, garantendo interventi rapidi per mettere in sicurezza sia i beni danneggiati che quelli intatti.

Questa pianificazione riflette la volontà del governo di non lasciare nulla al caso, tenendo conto sia dell’incolumità delle persone che della protezione del patrimonio culturale, in vista di un’eventuale eruzione che, pur non imminente, non può essere esclusa.

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Campania

Arrestata la Madre Superiora della Curia Vescovile di Ariano Irpino per Furto di Gioielli

Un episodio incredibile ha scosso la Curia Vescovile di Ariano Irpino, dove la madre superiora è stata arrestata per il furto di gioielli e oggetti d’oro, tra cui ex voto di valore spirituale e simbolico. La notizia è emersa dopo che il vescovo della diocesi ha presentato una denuncia ai Carabinieri, insospettito dalla scomparsa di numerosi oggetti in diverse parrocchie della zona.

Il provvedimento di arresto, eseguito venerdì 11 ottobre, ha portato la religiosa agli arresti domiciliari presso un monastero a San Cesareo, alle porte di Roma, sulla base di un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Tivoli. La suora è accusata di furto pluriaggravato, con particolare riferimento alla sottrazione di beni destinati alla pubblica venerazione, aggravato anche da atti di violenza sulle cose.

Le indagini hanno rivelato prove schiaccianti contro la madre superiora, scoperte durante le perquisizioni dei locali a lei riservati all’interno della Curia. Si è appreso che la religiosa si sarebbe appropriata di diversi gioielli, accedendo alle stanze con le chiavi di cui era in possesso, nelle parrocchie di Santa Maria delle Fratte, Sant’Euplio, Santa Maria Assunta, San Sossio Baronia, Santa Maria della Neve, San Nicola Vescovo, San Giovanni Battista, e Madonna del Carmine, tutte nella diocesi di Ariano Irpino.

Tra gli oggetti rubati, figurava anche una reliquia di San Nicola di Bari, custodita in un medaglione di metallo, il cui valore trascende il semplice aspetto materiale. Dopo il furto, la madre superiora avrebbe ceduto i gioielli a vari esercizi commerciali, ottenendo circa 80.000 euro, somme che sono state trasferite all’estero.

Una parte del metallo prezioso è stata fusa e trasformata in lingotti, sequestrati durante le indagini, mentre altri oggetti e ex voto in argento sono stati ritrovati nascosti nella stanza occupata dalla religiosa ad Ariano Irpino e nella cesta della biancheria sporca nel monastero di San Cesareo.

Questo caso ha sollevato interrogativi profondi sulla fiducia all’interno delle istituzioni religiose e sull’importanza di controlli e vigilanza per proteggere beni che non solo possiedono un valore economico, ma rappresentano anche un patrimonio culturale e spirituale per la comunità.

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Campania

Quattro Daspo Emessi a Napoli: Provvedimenti contro il Tifo Violento

La Questura di Napoli ha adottato quattro provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, noti come DASPO, per far fronte a comportamenti violenti e provocatori da parte di alcuni tifosi.

Tra i provvedimenti spicca quello di cinque anni nei confronti di un tifoso del Napoli, responsabile di aver aggredito un supporter della squadra avversaria durante la partita di Coppa Italia contro il Modena, svoltasi il 10 agosto scorso. Questo episodio ha portato alla denuncia per lesioni personali aggravate, evidenziando un clima di tensione in occasione degli eventi calcistici.

Un altro provvedimento, della durata di quattro anni, è stato emesso nei confronti di un uomo di 50 anni originario di Roma. Questo tifoso è stato coinvolto in una commemorazione di un sostenitore napoletano deceduto nel 2014 e, in un gesto ritenuto provocatorio, ha esposto uno striscione sulla cancellata dello stadio, incitando alla violenza e alle minacce.

In aggiunta, un supporter del Giugliano Calcio, 34 anni, ha ricevuto un DASPO di due anni dopo essere stato denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale durante una partita contro il Taranto il 23 agosto. Infine, un giovane di 20 anni è stato colpito da un provvedimento di due anni per aver utilizzato materiale pericoloso durante una manifestazione sportiva e per aver rifiutato di fornire le proprie generalità.

Questi provvedimenti si inseriscono in un più ampio quadro di azioni da parte delle autorità per garantire la sicurezza durante gli eventi sportivi e combattere la violenza legata al tifo.

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