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Mondo

Attacco di Hamas: Pianificazione di un’Operazione stile 11 Settembre

L’escalation del conflitto tra Israele e Hamas continua a far emergere dettagli inquietanti sulla preparazione degli attacchi. A un anno dall’assalto del 7 ottobre 2023, fonti statunitensi hanno rivelato che i leader di Hamas avevano concepito un piano di attacco di grande portata contro Israele, che includeva strategie simili a quelle degli attacchi dell’11 settembre. La situazione in Medio Oriente, ormai giunta al giorno 373 di conflitto, si sta ampliando, coinvolgendo i Paesi limitrofi.

Israele, attraverso le parole del ministro della Difesa Yoav Gallant, ha confermato il proprio impegno a proteggere le forze di pace dell’Onu dispiegate nel sud del Libano, nonostante le tensioni crescenti. Tuttavia, il premier Netanyahu ha chiesto l’allontanamento della missione UNIFIL dalle aree fortificate di Hezbollah, sottolineando la complessità della situazione sul campo. Nel frattempo, la Croce Rossa ha riportato feriti tra i propri operatori a seguito di un attacco israeliano a Srebbine, aggiungendo ulteriore preoccupazione alla crisi umanitaria in atto.

Questo nuovo contesto mette in luce le conseguenze di un conflitto che non accenna a placarsi, con implicazioni dirette sulla stabilità dell’intera regione e sulla sicurezza delle forze di intervento internazionale.

Cronaca

Libano | Croce Rossa: 4 soccorritori feriti in attacco nel sud, Israele assicura protezione per le forze Unifil, ma il bilancio delle vittime aumenta

L’intensificarsi della guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas segna il giorno 373 di un conflitto che si estende anche ai Paesi limitrofi. Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha garantito al Segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, che il suo Paese prenderà misure per proteggere le forze di pace delle Nazioni Unite (Unifil) attive nel sud del Libano. Tuttavia, il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha lanciato un monito, esortando l’Onu a ritirare l’Unifil dalle aree dominate da Hezbollah.

In un clima di crescente tensione, la Croce Rossa ha riportato che quattro dei suoi soccorritori sono stati feriti in un attacco israeliano a Srebbine, nel sud del Libano, sottolineando il deterioramento delle condizioni di sicurezza per gli operatori umanitari nella regione.

Nel contesto di questo conflitto prolungato, emergono nuove rivelazioni sulle strategie di Hamas. Fonti americane hanno rivelato che il gruppo palestinese aveva pianificato attacchi di vasta portata contro Israele anni prima dell’assalto avvenuto il 7 ottobre 2023, ispirandosi a metodi utilizzati negli attentati dell’11 settembre negli Stati Uniti.

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Mondo

Scontri tra comunità in Kenya: il bilancio sale a 18 morti

Negli ultimi giorni, la situazione in Kenya sud-orientale è degenerata a causa di violenti scontri tra diverse comunità locali, portando a un tragico bilancio di almeno 18 vittime. La polizia ha intensificato le operazioni di sicurezza nelle aree colpite, in particolare nella contea del fiume Tana, dove i combattimenti si sono concentrati nella città di Bura.

Il ministro dell’Interno, Kithure Kindiki, ha identificato 12 zone critiche che presentano un alto rischio di violenza, sottolineando l’urgenza di intervenire per ripristinare l’ordine. In un appello alla popolazione, il capo della polizia keniana, Douglas Kanja, ha esortato i cittadini a consegnare le armi da fuoco per prevenire un ulteriore aumento dei conflitti.

Le tensioni sono esplose in seguito alla decisione del governo locale di destinarne un’area per accogliere le persone sfollate dalle recenti inondazioni lungo il fiume Tana. Gli allevatori della zona hanno contestato questa scelta, temendo che l’occupazione dei loro pascoli da parte degli sfollati comprometterà la loro attività e i mezzi di sussistenza. La crescente instabilità pone interrogativi sulla gestione delle crisi umanitarie e sulla necessità di un dialogo tra le comunità interessate.

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Mondo

L’Allerta del WFP: Crisi Alimentare Imminente nel Nord di Gaza

L’escalation di violenza nel nord di Gaza ha portato a una grave crisi nella sicurezza alimentare della regione. L’agenzia delle Nazioni Unite per la sicurezza alimentare, il World Food Programme (WFP), ha lanciato un allarme preoccupante, evidenziando che nessun aiuto alimentare è giunto nell’area dal 1° ottobre. Questo ha sollevato serie preoccupazioni sulla sostenibilità delle scorte rimanenti.

Nel suo comunicato, il WFP ha sottolineato l’incertezza riguardo alla durata delle scorte alimentari attualmente disponibili, già distribuite a rifugi e strutture sanitarie. La situazione sta diventando sempre più critica, poiché le comunità colpite stanno lottando per soddisfare i bisogni alimentari essenziali in un contesto di crescente instabilità.

Le autorità locali e le organizzazioni umanitarie stanno intensificando gli appelli per un intervento immediato, sollecitando la comunità internazionale a mobilitarsi per fornire assistenza a una popolazione già vulnerabile. La mancanza di accesso ai generi alimentari potrebbe portare a conseguenze devastanti per la salute e il benessere degli abitanti della regione, aumentando il rischio di malnutrizione e malattie.

La situazione nel nord di Gaza richiede un’azione urgente e coordinata per garantire che gli aiuti umanitari possano raggiungere le persone bisognose e per evitare una crisi alimentare che potrebbe avere effetti devastanti su una popolazione già provata dalla violenza e dalla destabilizzazione.

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