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Economia

Stellantis chiude 3^ trimestre confermando 2^ posto classifica europea

Nonostante le continue sfide nel mercato europeo, Stellantis conferma la resilienza e l’impegno nei confronti della sua strategia di lungo termine. Anche se le vendite del settore sono calate ovunque nei mesi scorsi, la grande performance dei marchi di Stellantis nei diversi paesi sottolinea la propria capacità di gestire le difficili condizioni di mercato. Stellantis chiude quindi il terzo trimestre dell’anno con il 17.6% di quota nei mercati EU29 e mantiene la sua solida posizione al secondo posto della classifica europea. I brand Dodge e Jeep® hanno raggiunto ottimi risultati, aumentando le loro vendite rispetto allo scorso anno. Il Gruppo è #1 in Francia, Italia e Portogallo, sia a settembre che sul totale anno. Stellantis ha mantenuto il 30% del mercato sul totale anno in Francia e oltre il 31% in Italia, con 5 modelli fra le 10 vetture più vendute in entrambi i paesi. In Francia, i modelli più venduti includono Peugeot 208, 308, 2008, 3008, e Citroèn C3, mentre in Italia figurano Fiat Panda, Lancia Ypsilon, Citroèn C3, Peugeot 208 e Jeep Avenger, che è anche il SUV più venduto. In Germania, le vendite sono cresciute di oltre il 9%, con diversi brand che hanno registrato incrementi a due cifre e hanno permesso di mantenere la quota di mercato intorno al 14%. Anche Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Irlanda, Romania e Slovenia hanno registrato significativi aumenti di vendite.

Stellantis Pro One si è classificata #1 nel mercato dei veicoli commerciali con una quota del 29% e una crescita dell’1% nelle vendite sul totale anno, insieme ai progressi registrati nel segmento BEV. in Germania questa crescita è stata particolarmente significativa, con 3 punti percentuali di aumento nella quota di mercato e un aumento del 25% delle vendite. Le vendite sono cresciute anche nei Paesi Bassi (+21%), Spagna (+20%) e Portogallo, con l’Austria che si conferma ancora leader sul mercato dei VC. “Stiamo attraversando uno dei periodi più difficili che il nostro settore abbia mai fronteggiato, ma Stellantis resta concentrata e impegnata a creare valore per i propri clienti” ha detto Uwe Hochgeschurtz, Chief Operating Officer di Stellantis per l’Europa allargata. “La nostra performance dimostra che siamo in grado di adattarci e sfruttare le opportunità anche in momenti di crisi del mercato. Le nostre prospettive future sono rafforzate dal successo del lancio di Leapmotor, con le prime 1.200 unità di T03 e C10 distribuite ai dealer dei mercati europei, col supporto di una rete di oltre 250 punti vendita pronti ad accogliere i clienti. “

Mentre il mercato dell’elettrico rallenta, Stellantis registra una costante crescita grazie alla sua vasta offerta di veicoli BEV, PHEV e MHEV. I BEV hanno conquistato una quota del 13% sul totale anno nei mercati EU29, e in Francia i volumi sono cresciuti di oltre il 34%, con Peugeot E-208 che si afferma come EV best seller nei primi nove mesi dell’anno. Una crescita a due cifre si è riscontrata anche in UK, favorita dalla grande performance di Vauxhall, mentre sia Jeep che Peugeot hanno aumentato la loro quota totale nel settore dei BEV. Le vendite dell’ente Stellantis Pre-Owned Vehicle in Europa hanno registrato un incremento a due cifre in settembre, con una crescita del 20% rispetto al 2023.

foto: ufficio stampa Stellantis

Economia

BPER, nel nuovo piano utile netto di 4,3 mld nel 2025-2027

Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha approvato il nuovo Piano Industriale “B:Dynamic|Full Value 2027”. L’Utile netto cumulato nel 2025/2027 è previsto attestarsi a circa 4,3 miliardi in arco di Piano. I ricavi sono previsti in aumento dell’1,5% in arco di Piano (CAGR +0,5%) a circa 5,5 miliardi nel 2027, principalmente per effetto dell’incremento delle commissioni (250 milioni) e della crescita selettiva dei volumi degli impieghi (300 milioni) che compenseranno il calo del margine di interesse dovuto alla riduzione dei tassi di interesse e dell’effetto dell’Ecobonus (450 milioni).

Il Margine di interesse è previsto attestarsi a circa 3,1 miliardi a fine 2027 (-5% 2024-2027; CAGR -1,8%). I principali driver del calo del margine di interesse sono legati al calo dei tassi di interesse per 300 milioni e alla riduzione dell’effetto dell’Ecobonus e di altri fattori per €150 milioni, parzialmente compensati da positive dinamiche di raccolta e impieghi per 300 milioni.
Le Commissioni sono previste in aumento di circa €250 milioni a circa 2,3 miliardi nel 2027 (+12% 2024-2027; CAGR +3,8%) con una contribuzione equilibrata di tutte le componenti (prodotti Wealth Management, Bancassurance e servizi bancari). Le Attività Finanziarie Totali (“TFA”) cresceranno di circa il 3% l’anno, con la raccolta gestita (“AuM”) in aumento dai 67 miliardi di fine 2024 a circa 81 miliardi a fine 2027, pari ad un tasso di crescita del 7% l’anno.
Gli Oneri operativi scenderanno dell’1% in arco di Piano a meno di 2,8 miliardi nel 2027, per effetto di circa 270 milioni di risparmio sui costi grazie alle iniziative del Piano, compensando 100 milioni di effetto inflattivo (incluso il nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro (“CCNL”) del settore creditizio e finanziario) e 100 milioni di svalutazioni e ammortamenti principalmente legati a investimenti IT. Il Cost/Income è previsto in miglioramento da circa il 52% a fine 2024 a circa il 50% a fine 2027.

Gli Oneri operativi, esclusi svalutazioni e ammortamenti, diminuiranno del 7% tra il 2024 e il 2027 (CAGR -2,3%) attestandosi a circa 2,4 miliardi alla fine 2027. L’organico del Gruppo scenderà di circa il 10% a circa 18.500 risorse per fine 2027. Le uscite volontarie, già concordate, ammonteranno a circa 1.600. Il turnover organico riguarderà circa 1.500 persone in arco di Piano. Il Gruppo farà 1.100 assunzioni mirate attraendo talenti con competenze specialistiche e ampia esperienza in aree strategiche (es. IT). Le spese amministrative diminuiranno del 16% in arco di Piano.

Il Risultato netto è previsto in aumento da circa 1,3 miliardi a circa 1,5 miliardi (+15% 2024-2027; CAGR +5%), che si traduce in un ROTE6 di oltre il 16%.
La Qualità del credito rimarrà prudenzialmente stabile a fine 2027, con un NPE ratio netto dell’1,4%, un coverage ratio superiore al 52% e un costo del rischio inferiore a 45 punti base.
Le Attività Ponderate per il Rischio (“RWA”) aumenteranno in linea con il portafoglio crediti di circa il 3% l’anno attestandosi a €61 miliardi nel 2027. Il CET1 Ratio si manterrà al di sopra del 14,5%. Il livello MREL sarà di circa il 31% nel 2027; il Liquidity Coverage Ratio (“LCR”) arriverà al 145% e il Net Stable Funding Ratio (“NSFR”) si attesterà al 130% a fine 2027. Grazie ad una forte generazione di capitale, BPER prevede di remunerare gli azionisti con un Pay-out ratio sostenibile di circa il 75%, corrispondente a dividendi cumulati cash per circa 3,2 miliardi tra il 2025 e il 2027, pari a un dividend yield superiore al 15%. “Ai fini di quanto precede – si legge -, la Banca potrà valutare di ricorrere anche al pagamento di acconti sul dividendo, verificata la sussistenza dei relativi presupposti tecnici e giuridici”.

Tre i “pilastri strategici” del Piano: “Liberare il pieno valore dei nostri clienti; catturare le nostre latenti economie di scala; fare leva sulla solidità del nostro stato patrimoniale
un nuovo assetto organizzativo – retail, private & wealth e corporate – già operativo, insieme alla modernizzazione del gruppo già in corso per garantire una esecuzione tempestiva e una
redditività best in class”.
“BPER è una banca dinamica, che ha dato prova della sua capacità di trasformarsi con rapidità, sia organicamente che tramite operazioni straordinarie, in una delle principali realtà bancarie e di wealth management italiane con un’offerta completa di servizi finanziari. Abbiamo fondamentali forti, una posizione solida e distintiva, ma anche un enorme potenziale per la creazione di valore per tutti i nostri stakeholder, che questo nuovo Piano saprà cogliere – afferma l’amministratore delegato di BPER Banca, Gianni Franco Papa -.

“Perseguiremo un’accelerazione in termini di crescita delle commissioni e di economie di scala, con importanti risparmi sui costi, conseguendo un livello significativamente più elevato e sostenibile di remunerazione degli azionisti, mantenendo la robusta solidità del nostro profilo patrimoniale e di liquidità”, aggiunge Papa, secondo cui “questo Piano è realistico e chiaro e siamo pienamente impegnati nella realizzazione di tutti gli obiettivi, continuando a creare valore per tutti i nostri stakeholder”.

– foto ufficio stampa BPER –

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Attualità

Banca Mediolanum inaugura a Roma l’8° ufficio dei consulenti finanziari

Si rafforza la presenza di Banca Mediolanum a Roma con l’inaugurazione dell’ottavo ufficio dei consulenti finanziari. La nuova apertura si inserisce nella volontà da parte di Banca Mediolanum di investire ulteriormente nel territorio della Capitale, dove l’istituto opera da sempre. Una presenza concreta che sia di riferimento per i risparmiatori, con l’obiettivo di offrire loro una consulenza finanziaria mirata a valorizzare il risparmio e il patrimonio delle famiglie; un’attenzione analoga è rivolta anche alle eccellenze imprenditoriali della città e della regione alle quali la Banca offre un approccio integrato di servizio, funzionale al loro sviluppo. “Aprire sul territorio è importante perchè siamo convinti che la tecnologia non sostituirà mai la relazione umana – ha detto il direttore generale di Banca Mediolanum, Igor Garzesi -. Il nostro fondatore Ennio Doris ricordava sempre che la nostra missione è quella di essere utili alle famiglie italiane e l’unico modo per farlo è essere vicini ai nostri clienti. Il nostro compito è accompagnarli, aiutarli a prendere le migliori decisioni finanziarie e lo faremo con grande piacere”.

Banca Mediolanum opera nella provincia di Roma con 21 uffici e 414 consulenti finanziari di cui 248 a Roma città in 8 uffici, mentre nella regione Lazio è presente con 30 uffici e 515 consulenti finanziari. “La nostra azienda è presente sul territorio da sempre. L’ultimo ufficio in ordine cronologico, che abbiamo inaugurato in zona Eur, è molto importante per noi perchè viene a servire tutta la comunità di Roma Sud, in modo da essere sempre più vicini ai nostri clienti e dargli un servizio sempre migliore”, ha sottolineato il Regional Manager di Banca Mediolanum, Costante Turchi, sottolineando come “la vicinanza tra clienti e consulenti per noi è fondamentale. Per chiudere il nostro progetto su Roma, nel 2025, apriremo nel cuore della città, ovvero a piazza Cola di Rienzo, dove opereranno oltre 30 nostri consulenti finanziari. Tutto questo è essenziale per dare ai clienti un servizio di qualità”.

Inoltre, dal 2019 la Banca è al fianco della Fondazione Antiusura Salus Populi Romani con il “Prestito di soccorso”, l’iniziativa di responsabilità sociale con cui la Banca rende tangibile e concreta l’inclusione finanziaria in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile e rispondendo al 1° obiettivo: lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

– foto: spf/Italpress
Da sinistra: Maria Teresa Di Salvo Presidentessa IX Municipio Roma; Stefano Benedetti manager territoriale; Igor Garzesi direttore Generale Banca Mediolanum; Costante Turchi, Regional Manager della Banca; Padre Agostino Parrocchia Santo Spirito della Ferratella –

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Economia

G7 Industria, Urso “Al via l’AI Hub per l’Africa”

Rafforzare la cooperazione tra i Paesi G7 e l’Africa per integrare sempre più l’IA nei processi produttivi, sostenendo iniziative d’impresa nel continente attraverso l’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, progetto della presidenza italiana in linea con i principi cardine del Piano Mattei. Questo l’argomento della prima sessione della ministeriale del G7 sull’Industria e l’Innovazione Tecnologica in corso a Roma, dedicata allo sviluppo digitale e al rafforzamento delle catene del valore con l’Africa. A presiedere i lavori il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che in apertura ha ringraziato i partecipanti per aver contribuito a creare “una discussione concreta, ancorata alla realtà, che si innesta sulle conclusioni raggiunte a Verona il marzo scorso e la Dichiarazione dei Leader, a Borgo Egnazia”.

In questi mesi, la Presidenza italiana del G7 e il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) hanno portato avanti il progetto per il lancio dell’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, un’iniziativa pionieristica che mira a rafforzare gli ecosistemi locali di Intelligenza Artificiale nei Paesi africani in settori chiave come agricoltura, sanità, infrastrutture, istruzione, formazione, acqua ed energia, in linea con il “Piano Mattei” elaborato dal Governo italiano. Tra gli obiettivi dell’Hub, la promozione di partnership strategiche volte a stimolare l’innovazione e rafforzando gli ecosistemi locali di IA per creare nuove opportunità di crescita industriale, progresso tecnologico e sviluppo sociale.

“L’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile è parte del Piano Mattei, priorità della politica estera del Governo italiano. Con questo strumento vogliamo contribuire al conseguimento degli obiettivi di sviluppo, facendo leva sul settore privato e sulle progettualità interessanti per il mercato”, ha dichiarato il Ministro Urso durante i lavori.
L’Hub vedrà la luce nel 2025, con sede in Italia e la partecipazione di oltre 100 soggetti, tra governi, organizzazioni internazionali e aziende tecnologiche che hanno espresso interesse a lavorarci.
Alla sessione hanno preso parte, oltre ai membri G7, le organizzazioni UNDP e ITU, i Paesi outreach Egitto, India, Kenya, Tunisia e Paesi Bassi.

Intervenuti anche i rappresentanti di 4 startup africane individuate dal Mimit e dall’UNDP nell’ambito delle attività dell’AI Hub: Nasrallah Hassan, Co-Founder Birrama (Etiopia), Tonee Ndungu, CEO Kytabu (Kenya), Marouen Hammami, CTO IrWise (Tunisia) e Karim Beguir, CEO InstaDeep (Tunisia).
Hanno partecipato, inoltre, i rappresentanti di alcune grandi aziende, nazionali e multinazionali, che hanno presentato ipotesi progettuali da far confluire all’interno dell’Hub: Julien Groues, Vice Presidente Amazon Web Services, Maximo Ibarra, CEO Engineering, e Farrukh Hussain, Investment Director Sony Group.

Al termine della sessione di lavoro il Ministro Urso ha firmato con l’UNDP, l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni e il Vice Ministro agli Affari Esteri, Edmondo Cirielli, un Memorandum di collaborazione sull’AI Hub.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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