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Cronaca

Como | Arrestato un 37enne per spaccio di cocaina: scoperto laboratorio artigianale

Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha effettuato un’importante operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, portando all’arresto di un cittadino domenicano di 37 anni, regolarmente residente a Como. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile, che aveva da tempo monitorato i movimenti sospetti dell’uomo, ritenuto coinvolto in un’attività di traffico di cocaina.

Le indagini hanno rivelato un modus operandi particolare: il 37enne utilizzava lucchetti a combinazione, noti come Key Lock Box, per occultare la droga e gestire i pagamenti. Questo metodo ha attirato l’attenzione degli investigatori, che hanno intensificato i controlli sul suo operato.

Durante un intervento di routine, gli agenti hanno fermato l’uomo mentre usciva da casa. In seguito a una perquisizione, sono state trovate nelle sue tasche ben 20 dosi di cocaina. L’indagine si è poi estesa all’abitazione, dove gli agenti hanno scoperto un laboratorio artigianale per il confezionamento della droga, completo di attrezzature e ulteriori quantità di sostanza stupefacente, tra cui 45 grammi di cocaina e 2,5 grammi di marijuana.

Dopo essere stato identificato e arrestato, il cittadino domenicano è stato condotto presso la Casa Circondariale di Como, su disposizione dell’autorità giudiziaria. L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto al traffico di droga, un fenomeno che continua a destare preoccupazione nella comunità locale.

Cronaca

Inchiesta sui Conti Correnti spiati a Bari: Meloni Risponde con Sarcasmo

Un’inchiesta aperta a Bari ha rivelato accessi illeciti a conti correnti, coinvolgendo diversi nomi noti della politica italiana, tra cui il premier Giorgia Meloni e membri del suo entourage. Gli accessi abusivi sarebbero stati effettuati da un ex dipendente di Intesa Sanpaolo, licenziato dopo un’indagine interna.

Secondo le informazioni diffuse, il funzionario avrebbe effettuato oltre 6.000 accessi non autorizzati, riguardanti non solo il conto della premier, ma anche quelli di sua sorella Arianna Meloni, dell’ex compagno Andrea Giambruno e di altri politici come i ministri Santanchè e Crosetto, oltre al presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Giorgia Meloni ha commentato la situazione con toni sarcastici sui social, chiedendo ironicamente un dossieraggio quotidiano e condividendo un articolo di stampa sull’inchiesta. La procura di Bari ha avviato indagini per chiarire le motivazioni di tali accessi, evidenziando la gravità della violazione della privacy di figure pubbliche.

L’indagine è emersa casualmente grazie ai controlli della sicurezza della banca, la quale ha notato comportamenti sospetti. Oltre ai politici, sarebbero stati spiati anche militari e altre personalità di rilievo. La situazione solleva interrogativi sul rispetto della privacy e sulla sicurezza dei dati sensibili in un contesto sempre più vulnerabile. Ora toccherà alla magistratura e al Garante per la privacy fare luce su questa delicata vicenda.

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Cronaca

Lecce | Arrestato pregiudicato per estorsione aggravata da metodo mafioso

Questura di Lecce

Questa mattina, la Polizia di Stato ha eseguito un arresto significativo a Lecce, colpendo un pregiudicato con precedenti per associazione mafiosa. L’uomo, identificato come L.U., è accusato di estorsione aggravata, in un contesto di gravi minacce e atti intimidatori rivolti a un imprenditore locale attivo nel settore del noleggio con conducente.

Le indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno rivelato che l’indagato avrebbe messo in atto una serie di comportamenti estorsivi, culminati in minacce dirette all’imprenditore, accompagnate da danni alle sue autovetture. Nonostante la pressione esercitata dall’arrestato, la vittima ha deciso di non cedere alle intimidazioni, ma ha continuato a subire attacchi, compresi incendi alle sue auto.

L’operato degli agenti della Squadra Mobile ha consentito di raccogliere prove cruciali, incluse registrazioni video e rapporti di osservazione, dimostrando le modalità operative tipiche delle associazioni mafiose. Questi elementi hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare, e L.U. è stato arrestato presso la sua abitazione e trasferito in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le indagini sono ancora in corso e si trovano nella fase preliminare, in attesa del processo, durante il quale le accuse verranno verificate nel contraddittorio con la difesa.

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Cronaca

Modena | Rapina in un negozio: arrestato un uomo per aggressione e furto

Nella serata di venerdì scorso, la Polizia di Stato di Modena ha arrestato un uomo di 37 anni, di origine marocchina, accusato di aver partecipato a una rapina aggravata in un esercizio commerciale. L’episodio è avvenuto intorno alle 22:30 in un negozio della zona Musicisti, dove era stata segnalata una lite.

Gli agenti della Squadra Volante, intervenuti prontamente, sono riusciti a fermare il sospetto nonostante il suo tentativo di fuga. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine e in situazione irregolare sul territorio, si trovava in evidente stato di alterazione a causa dell’assunzione di alcolici.

Secondo la ricostruzione fornita dagli agenti, poco prima, due individui erano entrati nel negozio: mentre uno di loro si impossessava del registratore di cassa, l’altro minacciava il proprietario con un coccio di bottiglia, colpendolo nel tentativo di impedirgli di intervenire.

Il 7 ottobre, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 37enne, accogliendo la richiesta della Procura. Le indagini proseguono per identificare il complice coinvolto nella rapina.

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