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Cronaca

Roma | Stupratore seriale condannato al carcere: la Cassazione respinge il ricorso di Borgese

La Corte di Cassazione ha confermato la decisione di incarcerare Simone Borgese, accusato di aver commesso una violenza sessuale su una studentessa a Roma lo scorso 8 maggio. L’uomo, già condannato per altri due episodi di abuso, si trovava in regime di arresti domiciliari da giugno.

Il ricorso presentato dai difensori di Borgese è stato dichiarato inammissibile, lasciando inalterata la decisione del tribunale del Riesame che, su richiesta della Procura, aveva disposto il passaggio in carcere per il 43enne. Le autorità giudiziarie hanno così ritenuto necessario adottare misure più severe, sottolineando la gravità delle accuse e la necessità di tutelare la sicurezza pubblica.

La vicenda ha suscitato grande attenzione mediatica e un ampio dibattito sulla necessità di garantire giustizia alle vittime di abusi. Borgese ora dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni, mentre il caso continua a sollevare interrogativi sulle misure di prevenzione e protezione per le persone vulnerabili.

Calabria

Catanzaro | Sequestrata lussuosa villa di quasi 4 milioni di euro a imprenditore calabrese in Veneto

La Guardia di Finanza di Catanzaro ha eseguito un importante sequestro patrimoniale nei confronti di un imprenditore originario di Petilia Policastro, residente in Veneto. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha portato al blocco di una villa di lusso del valore di circa 3,8 milioni di euro situata a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso.

L’imprenditore coinvolto è sospettato di essere collegato a reati finanziari, tra cui bancarotta fraudolenta e truffa, commessi nel corso di più di due decenni, dal 1996 al 2021. Gli investigatori hanno rilevato una significativa sproporzione tra il valore della proprietà e i redditi ufficialmente dichiarati dall’uomo e dai suoi familiari, suggerendo che l’acquisto dell’immobile potrebbe essere stato effettuato con proventi illeciti.

Il sequestro è stato disposto dal Tribunale di Catanzaro nell’ambito delle misure di prevenzione patrimoniale, in attesa della convalida definitiva del provvedimento nelle prossime settimane. L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il crimine economico e il riciclaggio di denaro attraverso investimenti immobiliari.

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Cronaca

Palermo | Sequestrati oltre 220 kg di fuochi d’artificio illegali

GdF Palermo

Importante operazione della Guardia di Finanza a Palermo, che ha portato al sequestro di oltre 220 kg di fuochi d’artificio detenuti illegalmente. Durante i controlli su alcune spedizioni provenienti da Napoli, i militari hanno scoperto circa 5.000 artifici pirotecnici distribuiti in due colli.

Le indagini, condotte attraverso analisi approfondite di documentazione e informazioni ricavate anche da profili social, hanno permesso di individuare irregolarità nei pacchi, descritti come contenenti “materiale generico”. I finanzieri hanno sequestrato le batterie di fuochi pirotecnici, che rappresentavano un serio rischio per la sicurezza pubblica.

L’operazione si inserisce nell’ambito di una più ampia strategia di contrasto al traffico illegale di materiale esplosivo, una problematica crescente anche a causa dell’utilizzo indiscriminato di fuochi d’artificio, non più limitato alle sole festività. Un soggetto coinvolto nelle spedizioni è stato denunciato per detenzione e commercio illegale di materiale esplodente, mettendo in pericolo la sicurezza dei trasporti pubblici.

Le autorità continuano a monitorare il fenomeno per garantire la sicurezza della collettività e contrastare le attività illegali legate alla criminalità economica.

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Cronaca

Trieste | Scoperta Maxi Evasione Fiscale da 200 Milioni di Euro: coinvolte Società Slovene nel settore della Web Economy

GdF Trieste

La Guardia di Finanza di Trieste ha smascherato un’operazione di evasione fiscale di vasta portata, con oltre 200 milioni di euro di ricavi non dichiarati. L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha riguardato sei società slovene attive nella vendita online di cosmetici, lenti a contatto e prodotti per l’igiene personale. Queste aziende operavano quasi esclusivamente attraverso il web, senza una presenza fisica in Italia, e sono state scoperte grazie all’analisi di dati digitali.

Le imprese, pur non avendo una sede fisica nel Paese, mantenevano costanti contatti con clienti e distributori italiani, configurando una “stabile organizzazione priva di presenza fisica”. Questo tipo di struttura, nonostante sia virtuale, è considerato rilevante a fini fiscali, obbligando le società a dichiarare i redditi prodotti in Italia e a pagare le relative imposte.

Le verifiche hanno portato alla rideterminazione di una base imponibile di circa 60 milioni di euro e a un’evasione di IRES stimata in oltre 14 milioni di euro. L’intervento della Guardia di Finanza rappresenta un esempio concreto dell’impegno a contrastare l’evasione fiscale internazionale, soprattutto in un contesto economico che sempre più si sposta nel mondo virtuale.

Questa operazione non solo salvaguarda la concorrenza leale e il mercato, ma sottolinea anche l’importanza della cooperazione tra le istituzioni italiane e internazionali per contrastare frodi complesse, contribuendo a garantire equità e trasparenza nel sistema fiscale.

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