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Curiosità

SAI CHE… Le persone schizofreniche sentono le voci e perchè?

Recenti ricerche hanno messo in luce un aspetto inedito delle allucinazioni uditive nei pazienti affetti da schizofrenia, suggerendo che la loro origine possa risiedere non solo nel sistema uditivo, ma anche nelle connessioni tra il sistema motorio e quello uditivo del cervello. Questi risultati potrebbero rivoluzionare l’approccio terapeutico attuale.

Tradizionalmente, si pensava che le allucinazioni uditive fossero principalmente legate a disfunzioni del sistema uditivo. Tuttavia, gli scienziati hanno scoperto che molti pazienti schizofrenici faticano a distinguere tra i loro pensieri e le voci esterne, il che suggerisce che la loro percezione delle voci possa essere influenzata da meccanismi più complessi.

Un aspetto chiave di questa ricerca è il concetto di “efference copy” (EC), un segnale generato dal sistema motorio che rappresenta l’intenzione comunicativa di una persona. In situazioni normali, questo segnale permette al cervello di sincronizzare i pensieri con i suoni emessi. Tuttavia, nei pazienti che sentono voci, questo segnale può diventare impreciso, creando disallineamenti che portano a percezioni errate.

Un team di ricercatori ha analizzato l’attività cerebrale di 40 pazienti, suddividendoli tra coloro che sentivano voci e quelli che non ne sperimentavano. I risultati hanno mostrato che, mentre il “corollary discharge” (CD) era compromesso in entrambi i gruppi, solo i pazienti con allucinazioni uditive presentavano un EC “rumoroso”. Questo indica che il segnale non si dirigeva correttamente verso le aree del cervello responsabili della percezione dei suoni, attivando aree non correlate.

Queste scoperte aprono nuove strade per il trattamento della schizofrenia, suggerendo che le terapie dovrebbero considerare anche la componente motoria oltre a quella uditiva. Con un cambio di paradigma nella comprensione della malattia mentale, ci si aspetta che approcci più mirati possano migliorare significativamente la qualità della vita di chi soffre di schizofrenia.

Curiosità

SAI CHE… Origini possiede il Gioco più Amato dagli Italiani ossia il Fantacalcio?

Negli ultimi giorni, il termine “Fantacalcio” è tornato a risuonare tra gli appassionati di sport, mentre gli amanti del calcio si preparano per le aste e le sfide tra amici. Ma quali sono le origini di questo fenomeno che ha rivoluzionato il modo di vivere il weekend sportivo?

Il Fantacalcio, una forma di gioco fantasy che coinvolge i calciatori di Serie A, è nato nel 1990, quando Riccardo Albini ha deciso di trarre ispirazione da un gioco simile popolare negli Stati Uniti, il Fantasy Football. La sua introduzione in Italia ha segnato l’inizio di un’epoca in cui i tifosi non si limitavano più a seguire le partite, ma diventavano protagonisti attivi nella creazione delle proprie squadre.

La sua diffusione, tuttavia, non è stata immediata. Negli anni successivi, la Gazzetta dello Sport ha giocato un ruolo cruciale nel far conoscere il gioco, iniziando a pubblicare le valutazioni dei calciatori nel 1994. Questo passaggio ha dato la possibilità ai fantallenatori di calcolare i punteggi delle proprie squadre in base alle prestazioni reali dei giocatori in campo.

Il cuore del Fantacalcio risiede nell’asta, un momento di grande entusiasmo e competizione. Un gruppo di amici si riunisce per selezionare i propri calciatori, ciascuno con un budget di partenza. Da quel momento in poi, la sfida continua durante le partite di campionato, con ogni gol e ogni assist che può portare punti preziosi.

Oggi, il Fantacalcio è diventato un rito collettivo che coinvolge milioni di italiani, unendo la passione per il calcio con la strategia del gioco. Con le sue regole semplici ma coinvolgenti, il Fantacalcio continua a regalare emozioni e sfide, rendendo ogni weekend un’opportunità per divertirsi e competere con amici e familiari.

Preparati, quindi, a dare il via alla tua avventura nel Fantacalcio: l’asta ti aspetta!

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Curiosità

SAI CHE…Un Asteroide Gigante Sorvola la Terra?

Il 16 settembre 2024, un asteroide dalle dimensioni straordinarie ha attratto l’attenzione della comunità scientifica mentre sorvolava la Terra. Denominato 2024 ON, questo corpo celeste ha mostrato una forma singolare, simile a un enorme “cacahuete” che rotola nello spazio. La sua traiettoria lo ha portato a una distanza di circa 621.000 miglia dal nostro pianeta, ovvero 2,6 volte la distanza lunare, senza costituire un pericolo immediato.

Rilevato per la prima volta a luglio dal sistema ATLAS situato alle Hawaii, l’asteroide misura circa 350 metri di lunghezza, una dimensione paragonabile a quella dell’Empire State Building. Le indagini radar condotte dal Goldstone Solar System Radar della NASA hanno rivelato che 2024 ON è un “contact binary”, il che significa che è composto da due corpi minori interconnessi. Uno di questi corpi è circa il 50% più grande dell’altro, uniti da un “collo” che ne delinea la forma peculiare.

Curiosamente, questa tipologia di asteroidi non è così rara: si stima che circa il 14% degli asteroidi di dimensioni simili presenti strutture analoghe. Le immagini radar hanno anche mostrato particolari interessanti della superficie dell’asteroide, con massi che appaiono come punti luminosi, aggiungendo un ulteriore fascino a questo evento astronomico.

Questo non è il primo avvistamento di un asteroide dalla forma strana: un altro oggetto simile, 2024 JV33, aveva già effettuato una visita ravvicinata ad agosto. Fortunatamente, la NASA conferma che, sebbene questi asteroidi siano classificati come “potenzialmente pericolosi”, nessuno di essi rappresenta una minaccia imminente per la Terra nel prossimo futuro. Le osservazioni continue e l’analisi di questi fenomeni offrono spunti preziosi per comprendere meglio l’universo che ci circonda.

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Curiosità

SAI CHE… Un sottomarino nucleare cinese è affondato immediatamente dopo il primo viaggio?

In un episodio sorprendente che ha scosso l’opinione pubblica, la Cina si trova a fronteggiare un imbarazzo significativo dopo il naufragio del suo sottomarino nucleare all’avanguardia, il primo della nuova classe Zhou, poco dopo il varo. L’incidente, avvenuto nelle acque adiacenti a Wuhan tra maggio e giugno, è stato mantenuto sotto silenzio dalle autorità cinesi, generando preoccupazioni sia a livello nazionale che internazionale.

Costruito presso il cantiere navale di Wuchang, questo sottomarino rappresentava un passo avanti nella tecnologia militare cinese, grazie anche al suo innovativo design del timone. Tuttavia, la sua tragica fine ha messo in discussione la qualità delle attrezzature e i protocolli di formazione della marina del Paese. Esperti militari hanno evidenziato che il sottomarino potrebbe essere stato già carico di carburante nucleare al momento dell’affondamento, amplificando le inquietudini riguardanti la sicurezza.

Nonostante l’assenza di dichiarazioni ufficiali, il primo segnale dell’incidente è emerso da alcune osservazioni sui social media, che hanno rivelato la presenza di gru galleggianti nei pressi del cantiere navale. Questo ha portato a speculazioni sullo stato del nuovo sottomarino, confermando infine il timore che si stava diffondendo tra gli esperti. La mancanza di trasparenza da parte del governo cinese solleva interrogativi sull’effettiva sicurezza e affidabilità delle forze armate del Paese.

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