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Sport

Conte “Il mio Napoli mi piace, Como squadra rivelazione”

“Come si gestisce questo primo posto un pò inatteso? Lavorando seriamente, sappiamo benissimo che siamo all’inizio e come dico sempre è un periodo di assestamento un pò per tutte le squadre. Il fatto che in vetta si siano alternate sei squadre diverse dimostra questo. Per noi è importante aver messo fieno in cascina anche in un periodo di assestamento, ti fa stare più tranquillo anche quando ci sarà qualche momento un pò più duro. Noi continuiamo a credere nel percorso che stiamo facendo, crescendo nelle conoscenze, nella voglia e in tutti i concetti tattici, ampliando anche altri discorsi.

Devo dire che sono molto soddisfatto perchè ho il piacere di lavorare con un gruppo che mi dà ampia disponibilità”, l’ha affermato Antonio Conte durante la conferenza stampa in vista della sfida di venerdì al Maradona contro il Como.
Il tecnico azzurro parla poi dell’amico Fabregas: “Con Cesc abbiamo vinto col Chelsea la Premier, abbiamo condiviso momenti importanti, ho sempre pensato potesse fare l’allenatore, giocava in mezzo al campo, era uno che ti chiedeva sempre il perchè di alcune cose, sono contento per lui, sta facendo un percorso veloce, bello, ma si sta dimostrando molto preparato sotto tutti i punti di vista”.

“Il Como è la squadra rivelazione, nelle ultime tre gare poteva fare 9 punti, col Bologna vinceva 2-0 contro una squadra di Champions, poi hanno battuto l’Atalanta a Bergamo e non è una passeggiata di salute, poi hanno vinto col Verona. Hanno salute, qualità perchè alcuni giocatori avranno un grande futuro, Fadera, Nico Paz, lo stesso Perrone. E hanno anche esperienza con Cutrone che sta facendo un avvio incredibile, Sergi Roberto. Ci daranno grossi problemi, arrivano con autostima, entusiasmo, ma noi ci stiamo preparando”.

Dopo aver elogiato gli avversari, l’ex ct azzurro si concentra sui suoi ragazzi. “Lukaku sta lavorando, inizia a fare gli stessi carichi dei compagni, poi ha bisogno di lavoro specifici perchè la sua macchina è diversa da tanti altri, ma ora inizia a stare in buona condizione, è integrato alla perfezione e per me in campo è uno che al di là di tutto sposta sempre gli equilibri”. Da Lukaku a Kvaratskhelia. “Kvara sul cambio? Non lo so. Ha fatto quello che doveva fare, ha giocato e ha anche segnato. Aveva preso un giallo ed era nervoso per i falli subiti.

A me questo nervosismo mi fa piacere perchè sente la sfida e la partita. Deve stare tranquillo con l’arbitro. Lo vedo molto coinvolto, non solo dal punto di vista tecnico ma anche emotivo. Io voglio vedere tutti così. Che si arrabbiano con l’arbitro durante la partita perchè hanno voglia di fare qualcosa di buono”, ha concluso Conte.
– Foto Ipa Agency –

Lombardia

Morata contro il sindaco di Corbetta “Privacy violata, cambio casa”

In un video postato su Tik Tok, il sindaco di Corbetta, Marco Ballarini, ha annunciato che Alvaro Morata, attaccante spagnolo del Milano, è diventato un nuovo cittadino del comune di 18mila abitanti della Città Metropolitana di Milano. “Siamo felici di dare il benvenuto ad Alvaro Morata, che ha preso una bellissima casa a Corbetta ed è un nostro nuovo concittadino. Lo aspettiamo in giro per il centro e ai nostri eventi a Corbetta” ha detto il primo cittadino, che sul suo profilo Instagram ha anche postato un’immagine di Morata che tiene in mano la maglia del Milan, ritoccata con il nome “Corbetta” al posto di quello del fuoriclasse rossonero.

Immediata la replica di Alvaro Morata, che attraverso i suoi canali social ha voluto lanciare questo messaggio al sindaco “social”: “Egregio signor sindaco, la ringrazio per aver violato la mia privacy. Fortunatamente non possiedo alcun bene di valore, l’unico tesoro sono i miei figli la cui incolumità è stata da lei turbata. Pensavo che il comune di Corbetta potesse garantirmi una certa privacy, invece mi trovo a dover cambiare casa nell’immediato grazie alla sua incapacità di utilizzare i social e proteggere i suoi cittadini”.
– foto Ipa Agency –

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Sport

Alcaraz rinasce a Pechino: una vittoria che riaccende la passione per il Tennis

Carlos Alcaraz ha trionfato nella finale del China Open di Pechino, battendo Jannik Sinner dopo un’intensa partita durata oltre tre ore, culminata in un emozionante tie-break. Questo successo non è solo un trofeo; rappresenta una ripartenza per il giovane talento spagnolo, che ha condiviso i suoi pensieri sulla recente difficoltà che ha affrontato nel suo percorso professionale.

Durante la conferenza stampa post-partita, Alcaraz ha parlato di come la vittoria contro uno dei migliori tennisti al mondo abbia avuto un significato particolare per lui, dopo un periodo di incertezze e demotivazione. “Dopo New York, non avevo più voglia di giocare a tennis. Ma oggi sono felice di aver ritrovato la mia motivazione grazie al duro lavoro e al supporto del mio team”, ha spiegato.

La partita, definita come la più lunga della storia del torneo, ha visto Alcaraz resistere a un inizio difficile nel tie-break, recuperando da uno svantaggio di 3-0. “Ho cercato di concentrarmi su un punto alla volta e di non avere rimpianti. È stato un match emozionante, ricco di occasioni sprecate da entrambi”, ha continuato Alcaraz, sottolineando l’importanza del suo approccio mentale.

Inoltre, il legame con il suo allenatore, Juan Carlos Ferrero, è emerso come un elemento chiave per la sua ripresa. “Gli ultimi due mesi non sono stati facili, ma insieme siamo riusciti a rimettere a posto le cose. Alzare il trofeo davanti a lui e alla mia famiglia è stato davvero speciale”, ha dichiarato Alcaraz, che ha evidenziato come le sfide affrontate abbiano contribuito a rafforzare il suo carattere e la sua determinazione.

Questa vittoria a Pechino segna non solo un successo sportivo, ma anche un’importante tappa nella crescita personale di Alcaraz, dimostrando che la resilienza e la passione per il gioco possono prevalere anche nei momenti più difficili. Con questa nuova energia, il giovane spagnolo si prepara a tornare in campo, determinato a continuare a sorprendere il mondo del tennis.

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Sport

Sinner e Alcaraz: una notte di volo verso l’Atp Shanghai dopo la finale di Pechino

Dopo un’intensa finale al China Open, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si ritrovano a bordo di un jet privato diretti a Shanghai, pronti per il prossimo grande appuntamento del Masters 1000. Il match, che ha visto il trionfo dello spagnolo in tre set dopo oltre tre ore di gioco, è ormai alle spalle, e i due campioni sembrano aver lasciato la tensione competitiva per dare spazio a un clima di amicizia e rispetto reciproco.

A testimoniare questo legame è una foto condivisa sui social dal coach di Sinner, Simone Vagnozzi, che immortala il momento di convivialità tra i membri dei due team, in un’atmosfera di festa e condivisione. Sorrisi e saluti caratterizzano il viaggio notturno, che segna un passaggio significativo da avversari a compagni di avventura.

Una volta atterrati a Shanghai, Sinner e Alcaraz si preparano ad affrontare nuove sfide. Entrambi sorteggiati dallo stesso lato del tabellone, sono destinati a misurarsi con avversari pericolosi. Sinner affronterà il giapponese Taro Daniel, mentre Alcaraz dovrà vedersela con il talentuoso tennista locale Juncheng Shang. Se entrambi riusciranno a superare il primo turno, si troveranno a contendersi un posto in finale per l’undicesimo incontro nella loro giovane ma avvincente rivalità.

Il pubblico di tennis può dunque attendersi un altro capitolo di questa storia, che promette di arricchirsi con ulteriori emozioni nelle settimane a venire, sia a Shanghai che nei tornei futuri.

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