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Musica

I Foo Fighters annunciano un periodo di pausa

I Foo Fighters, storica band rock di Seattle, hanno annunciato che si prenderanno un periodo di pausa indefinito dalle esibizioni dal vivo. Questa decisione è stata presa a seguito di eventi personali che hanno coinvolto il frontman Dave Grohl, il quale ha recentemente rivelato di essere diventato padre di una bambina avuta da una relazione al di fuori del matrimonio.

Secondo quanto riportato da diverse fonti, Grohl desidera dedicare più tempo alla sua famiglia per cercare di riconquistare la fiducia dei suoi cari. Questa necessità di riscoprire la propria vita familiare è condivisa anche dagli altri membri della band, che ritengono che una pausa sia necessaria per il bene collettivo del gruppo.

Negli ultimi anni, i Foo Fighters hanno affrontato momenti difficili. La tragica scomparsa del batterista Taylor Hawkins, avvenuta nel marzo 2022, ha segnato profondamente la band. Pochi mesi dopo, Grohl ha subito un altro duro colpo con la morte della madre. Questi eventi, uniti alla recente controversia che ha colpito il cantante, hanno portato il gruppo a riconsiderare le proprie priorità.

Un esempio tangibile di questo nuovo corso è la cancellazione di una performance programmata al Soundside Music Festival in Connecticut. Grohl avrebbe dovuto esibirsi per la prima volta dopo lo scandalo che lo ha coinvolto, ma i membri della band hanno ritenuto più opportuno non salire sul palco in questo momento critico.

A inizio settembre, Grohl aveva condiviso sui social media la sua situazione, rivelando pubblicamente la nascita della sua figlia e la sua volontà di essere un padre presente. “Voglio essere un padre presente per lei. Amo mia moglie e i miei figli, e sto facendo il possibile per riavere la loro fiducia e guadagnarmi il loro perdono”, aveva scritto nel suo post.

Questa decisione di prendersi una pausa potrebbe rappresentare una nuova fase per i Foo Fighters, che, nonostante le sfide personali, continuano a guadagnarsi il rispetto e l’affetto dei fan di tutto il mondo. Resta da vedere come evolverà la situazione e quando la band deciderà di tornare sul palco.

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Il nuovo brano di Colapesce “La Malvagità” dal film “Iddu”

Da oggi è disponibile su tutte le piattaforme “La Malvagità” (Numero Uno/Sony Music), il secondo estratto da “IDDU – Sicilian Letters” (Numero Uno/Sony Music), la prima colonna sonora, dell’omonimo film, scritta da Colapesce che ha composto le musiche originali del film “IDDU” – presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 dove ha conquistato il premio Soundtrack Star Award 2024, come miglior colonna sonora – scritto e diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con protagonisti Elio Germano e Toni Servillo. “La Malvagità” (https://shor.by/lamalvagita) è l’unica canzone inedita presente nel film e che lo chiude accompagnando il finale e i titoli di coda. Il brano, ispirato e scritto dal Colapesce appositamente per l’opera cinematografica, ci racconta di un’umanità che non riesce a fare a meno del male. Da sempre forza motrice oscura della storia del mondo e degli esseri umani. Il mix e master è di Pino Pinaxa Pischetola.

L’album “IDDU – Sicilian Letters” è disponibile in preorder (https://shor.by/IDDUsicilianletters) ed uscirà il prossimo 11 ottobre. Un lavoro evocativo che affonda le radici nella grande tradizione italiana delle musiche per il grande schermo, dal M° Ennio Morricone a Egisto Macchi e Fiorenzo Carpi, ma riuscendo nello stesso tempo a proiettarla nella contemporaneità. Unendo tradizione e innovazione, luce e oscurità, con richiami anche ai mondi sonori di compositori come Jon Hassel e band come i Popol Vuh. Un racconto in musica che ci mostra una Sicilia inedita, occulta e opprimente dove non c’è quasi mai il sole. Scritto e arrangiato da Colapesce – che ha appositamente sonorizzato le immagini del lungometraggio, in un ricco e complesso lavoro di studio dove ha anche suonato diversi strumenti – con la preziosa collaborazione in fase di scrittura e produzione di Federico Nardelli e gli archi del M° Davide Rossi. A cui si aggiungono anche Alessandro Bottachiari alla tromba e il coro Schola Gregoriana Mediolanensi. Mentre il mix e master è stato curato da Ivan Antonio Rossi.

– Foto ufficio stampa Colapesce –

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Musica | Oasis: Edimburgo vuole chiedere al gruppo di pagare i costi che la città dovrà sostenere per ospitarne gli show

Il comune di Edimburgo ha avviato una nuova politica che prevede che gli organizzatori di eventi di grande portata, come il tour di reunion degli Oasis, coprano i costi sostenuti dalla città per l’ospitalità dei concerti. La decisione arriva in concomitanza con l’annuncio del gruppo britannico riguardo l’ampliamento del loro tour nordamericano e le date dei concerti nella capitale scozzese, fissati per l’8, 9 e 12 agosto 2025.

Cammy Day, membro del consiglio comunale di Edimburgo, ha spiegato che la decisione di far contribuire i gruppi musicali e gli organizzatori di eventi è parte di una nuova politica volta a evitare che i costi ricadano sui contribuenti. Questo approccio si basa sull’idea che, sebbene gli eventi portino significativi benefici economici alla città, sia giusto che chi ne trae profitto contribuisca alle spese necessarie per la loro realizzazione.

L’implementazione di questo nuovo regolamento non è stata pensata esclusivamente per il tour degli Oasis, ma si applicherà a qualsiasi evento di grande portata. La scorsa estate, durante il passaggio di un altro evento di grande richiamo come l’Eras Tour di Taylor Swift, il comune ha dovuto affrontare spese elevate, inclusi costi per la sicurezza e la gestione dei servizi. In quel caso, il comune aveva investito circa 40 mila sterline per garantire la sicurezza e il corretto svolgimento dell’evento.

Day ha sottolineato che la città è felice di ospitare eventi che attraggono visitatori e generano entrate significative, ma è fondamentale garantire che tali eventi non comportino un onere economico per i residenti di Edimburgo. Con questo nuovo regolamento, il comune si propone di gestire in modo più sostenibile l’impatto finanziario degli eventi, assicurando che gli organizzatori siano responsabili delle spese legate alla loro realizzazione.

L’auspicio è che, attraverso questa iniziativa, Edimburgo possa continuare a essere una destinazione attraente per concerti e manifestazioni, beneficiando delle entrate generate senza gravare sulle finanze dei cittadini.

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Musica | I Pink Floyd vendono il catalogo musicale per 400 milioni di dollari, Sony ha avuto la meglio

Dopo anni di trattative e tensioni interne, i leggendari Pink Floyd hanno finalmente venduto il loro catalogo musicale e i diritti di immagine a Sony Music per una cifra di circa 400 milioni di dollari. Questo accordo include la musica registrata della band, ma esclude i diritti sui testi delle canzoni. Inoltre, le famose copertine degli album, firmate dall’artista Storm Thorgerson, rientrano nel pacchetto.

L’intesa è stata raggiunta nonostante i rapporti tesi tra Roger Waters e David Gilmour, due figure chiave della band. Waters, cofondatore della band nel 1965, e Gilmour, che si è unito nel 1967, hanno avuto disaccordi pubblici, accentuati da commenti controversi di Waters su temi geopolitici, tra cui le sue posizioni su Israele e sulla Russia di Putin in seguito all’invasione dell’Ucraina. Questi dissidi hanno reso difficile il processo di vendita, che era stato ritardato anche da questioni fiscali e dall’andamento del mercato.

Il catalogo dei Pink Floyd è tra i più pregiati nella storia della musica, comprendendo classici come “Money”, “Wish You Were Here” e “Another Brick in the Wall”. La vendita si colloca in un contesto in cui anche altre band iconiche, come i Queen, hanno ceduto i propri diritti musicali a Sony. David Gilmour ha recentemente dichiarato a Rolling Stone di aver considerato la vendita non solo per motivi finanziari, ma anche per mettere fine alle liti che circondano le decisioni condivise, esprimendo il desiderio di chiudere un capitolo.

Sony Music, che ha già acquisito i diritti di artisti leggendari come Bruce Springsteen e Bob Dylan, ha visto nell’acquisto dei Pink Floyd un’opportunità strategica per espandere la sua presenza nel settore della musica vintage. L’azienda ha recentemente ricevuto un significativo investimento di 700 milioni di dollari dal gruppo di private equity Apollo, il che le consente di competere sul mercato musicale in evoluzione.

Mentre la band affronta questi cambiamenti, i suoi membri continuano a intraprendere strade artistiche individuali. David Gilmour è attualmente in tour con il suo nuovo album, “Luck and Strange”, mentre Nick Mason si esibisce con i suoi Saucerful of Secrets. Roger Waters, dal canto suo, ha recentemente rielaborato il suo capolavoro “The Dark Side Of The Moon”. Tuttavia, le controversie politiche tra Waters e Gilmour continuano a farsi sentire, alimentando le discussioni sui social media.

La vendita del catalogo musicale dei Pink Floyd rappresenta una pietra miliare nella storia della musica, ma mette anche in luce le complessità e le tensioni tra i membri della band. Con Sony Music ora in possesso di questo prezioso patrimonio, sarà interessante vedere come evolverà il legame tra la storica band britannica e il suo pubblico, mentre i membri continuano a navigare le loro carriere individuali e le loro divergenze personali.

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