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Cronaca

Ferrara | Sequestro di 2,4 Milioni per Frode Doganale sull’importazione di Acciaio dalla Cina

GdF Ferrara

La Guardia di Finanza di Ferrara, su richiesta dell’European Public Prosecutor’s Office (EPPO) di Bologna, ha eseguito un sequestro preventivo di circa 2,4 milioni di euro a carico di due aziende italiane coinvolte nel commercio di acciaio inossidabile. Le società, con sedi a Ferrara e Varese, sono state accusate di aver eluso i tributi doganali attraverso una frode che coinvolgeva l’importazione di acciaio proveniente dalla Cina, dichiarandolo falsamente come prodotto della Corea del Sud.

L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ferrara, ha rivelato che gli amministratori delle imprese avrebbero beneficiato indebitamente dell’esenzione dai dazi doganali riservata ai prodotti coreani, evitando così il pagamento delle imposte dovute sull’acciaio di origine cinese, soggetto al cosiddetto dazio anti dumping.

Le indagini hanno portato al sequestro di documentazione compromettente durante perquisizioni in diverse città italiane, tra cui Milano e La Spezia. Grazie all’analisi dei documenti e alle intercettazioni, le autorità hanno scoperto oltre 110 operazioni fraudolente di importazione. Durante l’esecuzione del provvedimento, le forze dell’ordine hanno sequestrato non solo fondi aziendali ma anche bobine di acciaio, già bloccate nei mesi precedenti.

Questa operazione rappresenta un duro colpo a una pratica che non solo danneggia le finanze pubbliche attraverso l’evasione fiscale, ma distorce anche il mercato dell’acciaio, generando una concorrenza sleale. La normativa europea prevede strumenti di difesa come il dazio anti dumping, mirati a proteggere le imprese rispettose delle regole contro queste pratiche sleali.

Il procedimento penale è attualmente in fase di indagine preliminare e, in base al principio di presunzione d’innocenza, le responsabilità saranno accertate solo con una condanna definitiva.

Cronaca

Meloni, “Italia in prima linea per la stabilità del Libano e la sicurezza del contingente UNIFIL”

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso profonda preoccupazione per l’evolversi della crisi in Libano, mantenendo un dialogo costante con i vertici dei Ministeri della Difesa e degli Esteri. La priorità del governo italiano rimane la salvaguardia della popolazione civile e la sicurezza del personale italiano impiegato nella missione UNIFIL, situata nel sud del Paese. Meloni ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale per garantire la stabilizzazione del confine tra Israele e Libano e favorire il ritorno degli sfollati alle loro abitazioni. L’Italia, con il suo ruolo di Presidente del G7, ribadisce il proprio impegno per una de-escalation regionale, sottolineando la necessità di misure immediate per evitare un’escalation del conflitto.

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Cronaca

Forlì-Cesena | Vincite milionarie nascoste: due persone percepivano il Reddito di Cittadinanza

GdF Forlì-Cesena

La Guardia di Finanza di Forlì-Cesena ha scoperto due individui che, nonostante avessero vinto quasi un milione di euro tramite il gioco online, continuavano a percepire il Reddito di Cittadinanza. Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle di Cesena, hanno rivelato che i due soggetti, residenti rispettivamente a Cesena e Bagno di Romagna, avevano ottenuto il beneficio per oltre 41.000 euro complessivi, omettendo di dichiarare le vincite nelle loro Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU).

Le vincite, rispettivamente superiori a 475.000 e 500.000 euro, sono state identificate grazie all’analisi delle movimentazioni dei conti di gioco dei due soggetti. Tuttavia, queste somme non sono mai state riportate alle autorità competenti, con l’intento di continuare a ricevere il sostegno pubblico.

Questo episodio si inserisce in un più ampio quadro di controlli che, nei primi nove mesi dell’anno, ha portato all’individuazione di 25 persone nella provincia di Forlì-Cesena, accusate di aver indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza per un totale di oltre 260.000 euro.

Le persone coinvolte sono state denunciate per indebita percezione del sussidio e segnalate all’INPS per il recupero delle somme non dovute. L’operazione sottolinea l’impegno delle autorità nel contrasto agli abusi delle misure di sostegno economico, a tutela delle risorse destinate ai cittadini realmente bisognosi.

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Cronaca

Squinzano (LE) | Scoperta sala slot illegale: maxi sequestro per 90.000 Euro

GdF Lecce

Nel corso di un’operazione volta a contrastare il gioco illegale nella provincia di Lecce, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e Monopoli hanno scoperto una sala slot non autorizzata a Squinzano. All’interno di un locale commerciale, le autorità hanno rinvenuto sei apparecchi da gioco privi delle necessarie licenze e non collegati alla rete di controllo statale.

Oltre al sequestro degli apparecchi, che contenevano 1.600 euro in contanti, sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 60.000 euro. Inoltre, tre computer collegati a internet e utilizzati per il gioco online hanno portato a un’ulteriore multa di 30.000 euro.

L’operazione ha permesso di accertare un’evasione fiscale di oltre 1,3 milioni di euro, con sanzioni tributarie superiori ai 2,8 milioni di euro. Le forze dell’ordine sottolineano come il settore del gioco illegale continui ad attirare l’interesse della criminalità economica, e ribadiscono l’importanza del loro impegno per la tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione, come i minori.

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