Le operazioni di ricerca di un uomo disperso nella zona di Ronta si sono protratte per diverse ore, coinvolgendo diverse squadre di soccorso. Iniziate intorno alle 22:00 di ieri, le ricerche hanno visto l’impiego di droni dotati di termocamere, oltre a unità cinofile e squadre di soccorso a terra. Durante la giornata, anche gruppi di volontari, attivati attraverso un piano di emergenza della prefettura, sono intervenuti per contribuire alle operazioni.

Purtroppo, le ricerche hanno avuto un esito tragico. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato intorno alle 19:30 di oggi da un cane da soccorso dei Vigili del Fuoco. Il personale medico, intervenuto sul luogo, ha confermato il decesso. Il recupero della salma è stato reso difficile dalle condizioni impervie della zona in cui è stato rinvenuto, richiedendo un’operazione congiunta tra i vigili del fuoco e il soccorso alpino. Un evento che ha lasciato la comunità colpita e in lutto.

Nella giornata di ieri, i vigili del fuoco di Lucca sono stati chiamati a intervenire nei boschi di Crasciana, frazione del comune di Bagni di Lucca, per rintracciare un uomo di 58 anni, disperso durante una passeggiata alla ricerca di funghi. L’allarme è stato dato dal fratello, preoccupato per il mancato ritorno del familiare alla sua auto.

Grazie al tempestivo intervento, l’uomo è stato localizzato attraverso l’uso di tecnologie di georeferenziazione dalla Sala operativa di Lucca. Successivamente, è stato recuperato in sicurezza dall’elicottero del reparto volo di Cecina. L’operazione si è conclusa con l’uomo, in buone condizioni di salute, affidato alla squadra di terra presso il campo sportivo di Bagni di Lucca.

Da oltre sei giorni proseguono incessantemente le operazioni di ricerca delle persone disperse in seguito alla devastante esondazione del fiume Sterza, avvenuta il 23 settembre scorso. Le squadre di soccorso, composte da oltre 40 operatori specializzati provenienti da diverse località della Toscana, stanno lavorando senza sosta per setacciare ogni angolo dell’area colpita. L’intervento è reso possibile grazie all’impiego di 15 veicoli operativi e alla collaborazione tra diverse squadre di tecnici e volontari.

Le ricerche, estese su un ampio tratto del fiume, si stanno svolgendo sia via terra che dall’alto, con l’ausilio di droni e tecnologie avanzate per la topografia. Gli esperti stanno operando con mezzi di movimento terra e squadre specializzate nelle tecniche di ricerca in ambienti fluviali e montani. Fondamentale il supporto del nucleo sommozzatori, che ha già ispezionato il fiume fino alla confluenza con il Cecina.

Accanto ai Vigili del Fuoco, sul campo sono presenti numerosi volontari delle associazioni locali, insieme a personale della Provincia di Pisa e dell’Unione Montana dei Comuni dell’Alta Val di Cecina. Nonostante gli sforzi, finora le ricerche non hanno dato esito positivo, ma la speranza resta alta.