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Attualità

Su radio e tv si parla del “Boccia-gate” ogni 12 minuti

Da quando, il 26 agosto, Maria Rosaria Boccia ha ringraziato pubblicamente l’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per averle conferito l’incarico di consigliera per i grandi eventi del Ministero, il caso Boccia è al centro delle polemiche e della ribalta mediatica.
L’imprenditrice di Pompei, nell’ultimo mese, ha infatti ottenuto sulle radio e tv italiane 1.698 citazioni che, sommate alle 2.014 di Sangiuliano, danno una media di una menzione ogni 12 minuti. Il picco è stato raggiunto venerdì 6 settembre, giorno in cui Sangiuliano ha rassegnato le dimissioni: l’ex ministro ha ottenuto 336 citazioni, a fronte delle 330 di Boccia.
Il dato emerge dal monitoraggio sulle principali emittenti televisive e radiofoniche italiane svolto da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha raccolto le citazioni relative a Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano nel periodo che va da lunedì 26 agosto a martedì 24 settembre.
Nel derby Rai-Mediaset sono le reti televisive pubbliche ad aver seguito maggiormente il caso: 654 citazioni nei 4 canali Rai (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News24) contro le 564 dei 4 canali Mediaset (Canale 5, Rete 4, Italia 1, TgCom24). In entrambi i casi, è il nome di Boccia quello più ricorrente, con 347 menzioni sulle reti Rai e 293 su quelle Mediaset.
Analizzando i singoli canali televisivi scopriamo in testa Sky Tg24, con 430 menzioni; la sorpresa arriva da La7 che, con 366 citazioni, relega al terzo posto un canale di sola informazione come Rai News (340). Fuori dal podio TgCom24 (312), seguita nell’ordine da Rai 3 (142), Rete 4 (129), Rai 1 (106), Canale 5 (85), Rai 2 (66); fanalino di coda Italia 1 con 38 citazioni.
-foto Agenzia Fotogramma-

Attualità

Papa Francesco “Tutti possiamo sbagliare, ma nessuno è sbagliato”

“Sono felice di essere qui in mezzo a voi”. Ha esordito così Papa Francesco, incontrando il clero nella Basilica del Sacro Cuore di Koekelberg, a Bruxelles.
“In questo crocevia che è il Belgio, voi siete una Chiesa ‘in movimentò – ha sottolineato il Pontefice -. Infatti, da tempo state cercando di trasformare la presenza delle parrocchie sul territorio, di dare un forte impulso alla formazione dei laici; soprattutto vi adoperate per essere Comunità vicina alla gente, che accompagna le persone e testimonia con gesti di misericordia. Prendendo spunto dalle vostre domande, vorrei proporvi alcune tracce di riflessione attorno a tre parole: evangelizzazione, gioia, misericordia”.

“Il Vangelo, accolto e condiviso, ricevuto e donato – ha aggiunto il Papa -, ci conduce alla gioia perchè ci fa scoprire che Dio è il Padre della misericordia, che si commuove per noi, che ci rialza dalle nostre cadute, che non ritira mai il suo amore per noi. Fissiamo questo nel cuore: mai Dio ritira il suo amore per noi. ‘Ma Padre, anche quando ho commesso qualcosa di grave?’. Mai Dio ritira il suo amore per te. Questo, davanti all’esperienza del male, a volte può sembrarci ‘ingiustò, perchè noi applichiamo semplicemente la giustizia terrena che dice: ‘Chi sbaglia deve pagarè. Tuttavia la giustizia di Dio è superiore: chi ha sbagliato è chiamato a riparare i suoi errori, ma per guarire nel cuore ha bisogno dell’amore misericordioso di Dio. Non dimenticatevi: Dio perdona tutto, Dio perdona sempre; è con la sua misericordia che Dio ci giustifica, cioè ci rende giusti, perchè ci dona un cuore nuovo, una vita nuova”.

Poi è tornato a parlare di abusi, sottolineando che “generano atroci sofferenze e ferite, minando anche il cammino della fede. E c’è bisogno di tanta misericordia, per non rimanere col cuore di pietra dinanzi alla sofferenza delle vittime, per far sentire loro la nostra vicinanza e offrire tutto l’aiuto possibile, per imparare da loro – come hai detto tu – a essere una Chiesa che si fa serva di tutti senza soggiogare nessuno. Sì, perchè una radice della violenza consiste nell’abuso di potere, quando usiamo i ruoli che abbiamo per schiacciare gli altri o per manipolarli”.

Ed ha rivolto anche un pensiero ai carcerati: “Quando io entro in un carcere mi domando: perchè loro e non io? Gesù ci mostra che Dio non si tiene a distanza dalle nostre ferite e impurità. Egli sa che tutti possiamo sbagliare, ma nessuno è sbagliato. Nessuno è perduto per sempre. E’ giusto, allora, seguire tutti i percorsi della giustizia terrena e i percorsi umani, psicologici e penali; ma la pena dev’essere una medicina, deve portare alla guarigione. Bisogna aiutare le persone a rialzarsi, a ritrovare la loro strada nella vita e nella società. Soltanto una volta nella vita di tutti ci è permesso guardare una persona dall’alto in basso: per aiutarla a rialzarsi. Solo così. Ricordiamoci: tutti possiamo sbagliare, ma nessuno è sbagliato, nessuno è perduto per sempre. Misericordia, sempre, sempre misericordia”.

Infine, ha concluso: “Sorelle e fratelli, vi ringrazio. E nel salutarvi vorrei ricordare un’opera di Magritte, vostro illustre pittore, che si intitola ‘L’atto di fedè. Rappresenta una porta chiusa dall’interno, che però è sfondata al centro, è aperta sul cielo. E’ uno squarcio, che ci invita ad andare oltre, a volgere lo sguardo in avanti e in alto, a non chiuderci mai in noi stessi, mai in noi stessi. Questa è un’immagine che vi lascio, come simbolo di una Chiesa che non chiude mai le porte – per favore, non chiude mai le porte! -, che a tutti offre un’apertura sull’infinito, che sa guardare oltre. Questa è la Chiesa che evangelizza, vive la gioia del Vangelo, pratica la misericordia”.
– foto Agenzia Fotogramma –

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Attualità

Presenza della Polizia di Stato Italiana all’Oktoberfest di Monaco di Baviera

Da alcuni giorni, la Polizia di Stato è attivamente presente all’Oktoberfest di Monaco di Baviera con un contingente di 6 agenti provenienti dalla Questura di Bolzano, accompagnati da un funzionario incaricato di coordinare le operazioni e fungere da interfaccia con le autorità bavaresi.

Obiettivi e Funzioni degli Agenti

  • Interventi in Situazioni Critiche: Gli agenti italiani sono impegnati direttamente nella “WIESN”, l’area dedicata alla manifestazione, con l’obiettivo di intervenire in caso di problematiche che coinvolgano i cittadini italiani.
  • Cooperazione con le Autorità Bavaresi: Gli agenti collaborano con la Polizia bavaresi, contribuendo a garantire un ambiente sicuro per tutti i visitatori.

Integrazione del Dispositivo di Sicurezza

Oltre ai poliziotti della Questura di Bolzano, sono presenti anche agenti della Polizia Stradale di Bolzano che offrono supporto ai colleghi della Polizia Autostradale di Holzkirchen, creando un efficace dispositivo di sicurezza.

Un Incontro di Tradizione e Cooperazione

La partecipazione degli agenti italiani all’Oktoberfest è frutto di un accordo bilaterale discusso a maggio tra il Questore Paolo Sartori e il Landespolizei Präsident bavarese, Michael Schwald. Questa collaborazione tra le forze di polizia di Bolzano e quelle bavaresi è consolidata da oltre 20 anni, riflettendo una tradizione di cooperazione che ha portato a risultati positivi nella gestione della sicurezza pubblica.

Ruolo degli Agenti Italiani

  • Mediatori Culturali e Linguistici: Durante il loro servizio, gli agenti italiani svolgono anche un ruolo di mediazione culturale e linguistica, facilitando la comunicazione tra i visitatori e le autorità bavaresi.
  • Attività di Prevenzione: Lavorando in sinergia con la polizia locale, esercitano attività di prevenzione e sono dotati degli stessi poteri, contribuendo così a garantire la sicurezza durante l’evento.

Accoglienza della Popolazione

La presenza degli agenti italiani, in uniforme e armati, genera un forte interesse mediatico ed è generalmente ben vista dalla popolazione locale e dai milioni di visitatori, tra cui molti italiani, che partecipano all’Oktoberfest.

Dichiarazione del Questore

Il Questore Sartori ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale nelle operazioni di polizia, affermando:
“Quella transfrontaliera tra la Questura di Bolzano e le polizie bavaresi e del Tirolo è basata su tradizioni consolidate che hanno consentito di ottenere risultati significativi grazie a interazioni operative caratterizzate da efficienza e sintonia procedurale.”

Questa iniziativa sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine italiane per garantire la sicurezza e il benessere di tutti durante uno degli eventi più popolari al mondo.

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Attualità

Meloni “Nel 2024 il Sud locomotiva economica d’Italia”

“Nel 2023 il Pil del Sud è cresciuto più della media nazionale. L’occupazione è aumentata in misura maggiore rispetto al resto d’Italia, gli investimenti (che sono la cosa più importante) sono saliti del 50% e il Mezzogiorno ha dato una spinta decisiva alle esportazioni, permettendo così all’Italia di piazzarsi al quarto posto della classifica mondiale dell’export, scavalcando prima la Corea del Sud e poi il Giappone. Quest’anno il Sud è stato di fatto la locomotiva economica dell’Italia, invece di essere quello che abbiamo visto negli anni passati, quando si ritrovava quasi sempre ad essere il fanalino di coda. Abbiamo voluto tracciare una direzione nuova, chiara e intendiamo seguirla. Cioè, dare alle imprese e ai cittadini del Mezzogiorno la possibilità concreta di dimostrare il proprio valore”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio nel corso dell’inaugurazione dell’87esima Campionaria Generale Internazionale della Fiera del Levante di Bari.
“Abbiamo riformato – ha aggiunto – le politiche di coesione, per spendere meglio e più velocemente risorse che sono molto preziose e fare in modo che quelle risorse siano effettivamente impiegate per ridurre le disparità tra i territori e per interventi strategici. Abbiamo introdotto gli Accordi di Coesione. Ne abbiamo sottoscritti ormai 19 con le Regioni e le Province autonome, mettendo finora a disposizione oltre 35 miliardi di euro e adesso ci apprestiamo a concludere questo percorso, proprio con la Regione Puglia. Abbiamo voluto la nascita del Fondo perequativo infrastrutturale, con l’obbligo di destinare alle regioni del Sud almeno il 40% dei fondi pluriennali per gli investimenti. E poi la ZES unica del Mezzogiorno, che questo Governo ha voluto con forza, dialogando con una negoziazione complessa della Commissione europea, è un altro mattone di questa strategia”.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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