I Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R.M. di Aprilia hanno arrestato due giovani e denunciato un minorenne dopo un furto avvenuto in Via Poma. Gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione e hanno identificato i responsabili, che avevano rubato un marsupio da un’auto parcheggiata. Durante la perquisizione, i militari hanno rinvenuto non solo gli oggetti rubati, ma anche attrezzature come passamontagna, guanti e cannochiali, suggerendo la pianificazione di futuri reati. I due arrestati sono stati presentati al Tribunale di Latina per il rito direttissimo, mentre il minorenne è stato segnalato all’autorità competente.

Un episodio di violazione delle misure cautelari ha portato all’arresto di un sessantaquattrenne di Aquino. I Carabinieri, intervenuti su segnalazione della vittima, hanno trovato l’uomo che si opponeva al provvedimento di allontanamento dalla residenza comune, nonostante fosse già sottoposto a una misura restrittiva a causa di precedenti maltrattamenti nei confronti della moglie.

L’individuo, già monitorato tramite un braccialetto elettronico, ha manifestato la sua intenzione di rimanere nella casa condivisa con la denunciante, contravvenendo così alle disposizioni legali in atto. La situazione ha richiesto l’intervento immediato delle forze dell’ordine, che hanno proceduto all’arresto dell’uomo per violazione dei divieti.

Successivamente, l’arresto è stato convalidato durante un’udienza presso il tribunale di Cassino, dove è stata ribadita l’ordinanza di allontanamento dall’abitazione familiare. Questo episodio sottolinea l’importanza delle misure di protezione per le vittime di violenza domestica e il continuo impegno delle autorità nel garantire la sicurezza delle persone coinvolte.

Nella mattinata di oggi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone hanno eseguito un decreto di confisca nei confronti di un imprenditore di Cassino, il quale era stato condannato per gravi reati come usura, estorsione e attività finanziaria abusiva. Il valore totale dei beni confiscati supera i 4,7 milioni di euro e include un ampio patrimonio immobiliare e mobiliare.

Il provvedimento è frutto di un’indagine patrimoniale approfondita condotta dalle Fiamme Gialle di Cassino, su delega della Procura della Repubblica. Gli accertamenti hanno rivelato una notevole discrepanza tra i redditi ufficialmente dichiarati dall’imprenditore e il suo patrimonio, che comprende undici locali commerciali, nove appartamenti, sei garage e terreni, oltre a due autovetture e disponibilità finanziarie per circa 375.000 euro.

La confisca si inserisce in un contesto di vigilanza speciale, che prevede anche l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza per un periodo di tre anni. Questo provvedimento arriva dopo una condanna, risalente a giugno, che ha inflitto una pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione all’imprenditore, riconosciuto colpevole di aver operato per oltre dodici anni in modo sistematico nei confronti di numerosi commercianti in difficoltà, amplificando il loro stato di vulnerabilità durante periodi critici come la pandemia e la crisi energetica.