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Cronaca

Trapani | Continua l’attività di prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura 

La Divisione Anticrimine della Questura di Trapani ha intensificato le sue attività di prevenzione nel mese di agosto, con l’obiettivo di contrastare comportamenti illeciti e garantire la sicurezza nella provincia. Grazie a un’accurata attività informativa e investigativa, il Questore ha emesso dodici “Avvisi orali” nei confronti di individui coinvolti in reati predatori e di stupefacenti. Questi provvedimenti hanno lo scopo di esortare i destinatari a cambiare comportamento, adottando un approccio conforme alla legge.

Nel corso delle operazioni, è stato notificato anche un “Ammonimento” a un uomo responsabile di episodi di violenza nei confronti della sua ex compagna, con comportamenti di controllo e possessività. Questa misura, di competenza esclusiva del Questore, offre una tutela immediata alla vittima, intimando l’autore a cessare ogni atto di molestia e a partecipare a percorsi di sensibilizzazione sui rischi delle sue azioni.

In un caso particolare, due uomini di origine campana sono stati sottoposti a un “Foglio di via obbligatorio” con divieto di ritorno nei comuni di Trapani ed Erice. I due erano stati sorpresi nel tentativo di introdurre nel carcere locale smartphone e altri dispositivi tramite un drone, un’azione grave che ha portato a un deferimento all’Autorità Giudiziaria.

Inoltre, la Divisione Anticrimine ha avanzato sei proposte per l’applicazione di Sorveglianza Speciale, mirate a garantire il rispetto di prescrizioni specifiche riguardanti orari e luoghi per soggetti ritenuti pericolosi. Ogni sorvegliato riceve un “libretto” contenente queste regole, da esibire su richiesta delle autorità.

L’attività della Questura di Trapani prosegue costantemente, con l’obiettivo di monitorare e prevenire comportamenti illeciti, contribuendo così a una maggiore sicurezza per la comunità.

Cronaca

Quartucciu (CA) | Estorsione ai danni di un anziano 90enne, tratto in arresto un 23enne

Un’operazione congiunta tra i Carabinieri delle Compagnie di Mogoro e Quartu Sant’Elena ha portato all’arresto di un giovane di 23 anni, accusato di estorsione ai danni di un pensionato novantenne a Usellus, in provincia di Oristano.

La vicenda ha avuto inizio quando l’anziano stava percorrendo la SS442. Dopo aver sorpassato un’auto che procedeva lentamente, è stato a sua volta sorpassato dal conducente della vettura, il quale gli ha intimato di accostare. Una volta fermatosi, l’autista ha accusato falsamente l’anziano di aver danneggiato la sua auto. Nonostante le proteste della vittima, il malvivente ha approfittato della sua vulnerabilità e, sotto minaccia, ha estorto 300 euro come risarcimento per il presunto danno.

La situazione è ulteriormente degenerata quando il giovane ha costretto l’anziano a salire nella sua auto e lo ha portato a casa sua, minacciandolo di ulteriori violenze se avesse contattato le Forze dell’Ordine. Qui, l’estorsore ha richiesto ulteriori 500 euro, sottraendo alla vittima un totale di 800 euro e cercando di appropriarsi anche di gioielli.

Dopo aver subito l’estorsione, l’anziano pensionato è riuscito a contattare i Carabinieri, fornendo informazioni preziose, tra cui la parte della targa dell’auto del malvivente, una Fiat Bravo. Le indagini immediate hanno permesso di identificare il veicolo e rintracciare il responsabile nel primo pomeriggio.

Durante la perquisizione a casa del giovane, sono stati recuperati i soldi estorti e raccolti ulteriori elementi probatori che hanno portato all’arresto in flagranza del 23enne. Successivamente, il giovane è stato trasferito nel carcere di UTA, a disposizione della Procura della Repubblica di Cagliari.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza e della prontezza delle Forze dell’Ordine nel contrastare fenomeni di criminalità che prendono di mira le persone più vulnerabili.

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Cronaca

Ispica (RG) | Due persone arrestate durante operazioni di controllo del territorio

Nel corso di un intenso fine settimana, i Carabinieri della Stazione di Ispica hanno effettuato importanti operazioni di controllo sul territorio, portando all’arresto di due individui ritenuti responsabili di disturbare l’ordine pubblico nella città.

Il primo arrestato è un giovane gambiano di 22 anni, residente ad Ispica e già noto alle autorità. A seguito di un’accurata perquisizione della sua abitazione, i militari hanno scoperto 120 grammi di hashish e 6 grammi di marijuana, suddivisi in diverse dosi, oltre a materiale utilizzato per il confezionamento delle sostanze. Dopo il sequestro della droga, il giovane è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa del processo.

L’attività di polizia ha portato anche all’arresto di un uomo di 40 anni, sempre residente a Ispica, con un passato di precedenti penali. Quest’ultimo era già sottoposto a un provvedimento di divieto di avvicinamento alla madre, al quale si era sottratto ripetutamente, manomettendo il braccialetto elettronico assegnato per monitorare i suoi movimenti. In seguito a queste violazioni, è stata richiesta all’Autorità Giudiziaria una misura cautelare più severa, risultando così in arresto domiciliare.

Le operazioni condotte dai Carabinieri dimostrano la loro costante attenzione e capacità di intervento nella comunità, con l’obiettivo di contrastare comportamenti che minacciano la sicurezza dei cittadini e garantire un ambiente più tranquillo per tutti.

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Abruzzo

Martinsicuro (TE) | Droga: Insoliti spostamenti di una donna hanno portato al suo arresto per detenzione ai fini di spaccio

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ascoli Piceno hanno effettuato un’importante operazione antidroga nel fine settimana, arrestando una donna di 49 anni di Martinsicuro, già conosciuta dalle Forze dell’Ordine per precedenti reati.

Le indagini erano scattate dopo segnalazioni riguardanti movimenti sospetti nella zona di Porto d’Ascoli, dove si erano notati incontri tra giovani associabili all’uso di sostanze stupefacenti. Gli agenti hanno quindi iniziato a monitorare la donna, notando il suo comportamento cauto e le frequenti soste durante le quali parlava al telefono, un chiaro segnale di possibili attività di spaccio.

Dopo un’ora di pedinamento, i militari hanno deciso di intervenire, dirigendosi verso la sua abitazione per effettuare una perquisizione. La scelta si è rivelata fruttuosa: sono state rinvenute due buste di cellophane contenenti circa 100 grammi di cocaina, oltre a un bilancino di precisione e altri strumenti per il confezionamento della droga, tutti nascosti in una scatola nella dispensa della cucina.

Il valore dello stupefacente sul mercato sarebbe potuto arrivare fino a 10.000 euro. La donna è stata arrestata e ora si trova ai domiciliari in attesa di ulteriori provvedimenti da parte dell’Autorità Giudiziaria. Questo intervento evidenzia l’impegno costante delle Forze dell’Ordine nel contrasto al traffico di droga e nella protezione della comunità.

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