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Calabria

Reggio Calabria | ‘Ndrangheta, processo “Epicentro”: 10 condanne e 5 assoluzioni

Il Tribunale collegiale di Reggio Calabria, guidato dalla presidente Silvia Capone, ha concluso il processo “Epicentro” con dieci condanne e cinque assoluzioni. Tra i condannati figurano Domenico Bruno, che ha ricevuto una condanna a 14 anni di reclusione, e Salvatore Giuseppe Molinetti, con una pena di 19 anni. Altri condannati includono Alfonso Molinetti e Giovanni Rugolino, anch’essi con pene significative.

Il processo ha trattato accuse di associazione mafiosa, estorsioni e danneggiamenti, confermando la gravità delle accuse contro presunti membri e sostenitori delle principali ‘ndrine di Reggio Calabria. Le famiglie coinvolte nel processo includono i De Stefano-Tegano-Molinetti e Condello di Archi, i Barreca di Pellaro e Bocale, i Libri di Cannavò, i Ficara-Latella di Ravagnese, e Zito-Bertuca e Rugolino di Catona.

L’inchiesta “Epicentro” è il risultato della fusione di tre indagini principali: “Malefix”, che ha messo in luce le nuove generazioni della ‘ndrangheta di Archi; “Nuovo Corso”, che ha rivelato l’estorsione a danno di costruttori e imprenditori nel centro storico; e “Metameria”, che ha colpito le cosche di Pellaro e Bocale. Le accuse sono state ulteriormente sostenute dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.

Il procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, e i suoi collaboratori, Walter Ignazitto e Nicola De Caria, hanno giocato un ruolo cruciale nel presentare il caso e nel confermare le accuse contro i presunti affiliati mafiosi.

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Reggio Calabria | Shock a bordo: Hostess muore per un infarto prima del decollo all’aeroporto di Reggio Calabria

Tragedia all’aeroporto “Tito Minniti” di Reggio Calabria, dove una hostess di volo di 56 anni, originaria di Sabaudia (Latina), è morta per un infarto improvviso a bordo dell’aereo che l’avrebbe dovuta riportare a Roma. La donna, dipendente di Ita Airways, si era sentita male già durante l’imbarco, nel primo pomeriggio di sabato, ma aveva scelto di proseguire il volo, come riportato da Latina Oggi.

Purtroppo, poco dopo l’ingresso in cabina, il malore è tornato a manifestarsi, questa volta in maniera molto più grave. Nonostante l’immediato intervento dell’equipaggio e l’allarme lanciato alle autorità sanitarie, che ha portato all’arrivo di medici a bordo, i tentativi di rianimazione non sono stati sufficienti a salvare la vita della donna, che è deceduta pochi minuti dopo.

L’intero equipaggio e i passeggeri presenti sull’aereo sono rimasti sconvolti dall’accaduto. Molti di loro hanno assistito impotenti alle manovre di soccorso, vivendo momenti di grande ansia e tensione. Il volo è stato inevitabilmente cancellato, e l’evento ha lasciato un profondo senso di tristezza tra i colleghi della hostess e tutti coloro che erano a bordo.

L’improvvisa scomparsa della donna ha generato un’ondata di dolore anche nella sua città natale, Sabaudia, dove era molto conosciuta e apprezzata. Un episodio che ha scosso profondamente l’ambiente lavorativo e umano della compagnia, nonché la comunità locale.

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Hostess muore a bordo prima del decollo: tragedia all’aeroporto di Reggio Calabria

Una donna di 56 anni, impiegata come hostess, è morta improvvisamente dopo essere salita su un aereo a Reggio Calabria, destinato a Roma Fiumicino. La donna aveva già accusato un malore prima dell’imbarco, ma nonostante ciò aveva scelto di proseguire il viaggio. Tuttavia, poco dopo essere salita a bordo, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. Nonostante i tentativi di soccorso, la donna è deceduta pochi minuti prima che l’aereo potesse decollare.

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Vibo Valentia | Arrestato 53enne per spaccio di droga a Francavilla Angitola

Nell’ambito di operazioni mirate al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, la Squadra Mobile di Vibo Valentia, con il supporto dell’Unità Cinofila dell’U.P.G. e S.P. della Questura, ha arrestato un uomo di 53 anni residente a Francavilla Angitola, sospettato di essere coinvolto nello spaccio di droga. L’operazione si è svolta il 10 settembre, con una perquisizione domiciliare nella località al confine tra le province di Vibo Valentia e Catanzaro.

Durante il controllo, il sospettato ha tentato di disfarsi della droga, lanciando un involucro contenente oltre 220 grammi di marijuana dal balcone della sua abitazione. Tuttavia, grazie alla prontezza degli agenti, che avevano circondato l’edificio, l’involucro è stato prontamente recuperato.

Nell’abitazione sono stati rinvenuti anche due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento, confermando il sospetto che l’uomo fosse coinvolto nello spaccio. Al termine delle operazioni, il 53enne è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione e spaccio di stupefacenti.

Il 12 settembre, il Gip del Tribunale di Lamezia Terme ha convalidato l’arresto, disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il procedimento penale è attualmente in fase investigativa.

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