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Sport

Ciclismo, scherma, nuoto: Italia vola a Parigi e sale a quota 46

di Sonia Arpaia
Italia da record nella settima giornata di gare ai Giochi Paralimpici. Le prime emozioni sono arrivate a poco più di 20 km da Parigi, a Clichy-sous-bois dove si sono aperte le gare di ciclismo su strada. Ben tre medaglie dalla spedizione azzurra, a cominciare dall’emozionante rimonta d’argento del portabandiera Luca Mazzone nella cronometro H2, per passare al preziosissimo oro di Fabrizio Cornegliani nella categoria H1, fino al bronzo di Martino Pini tra gli H3, al suo esordio paralimpico. Due veterani e un esordiente che hanno regalato un inizio di giornata memorabile all’Italia. “Riuscire a salire sul podio contro avversari in alcuni casi più giovani di me di 20 anni la considero una grande impresa”, ha detto Mazzone. Si tratta del settimo podio paralimpico del 53enne azzurro. “Tanta roba, tanta roba a questa età. Dopo tre Paralimpiadi nel paraciclismo, con Zanardi e Podestà dove ero contento di aver preso quelle medaglie d’oro, questa per me vale platino. Ringrazio soprattutto la mia testa e mia moglie, che mi sopporta”, ha aggiunto.
Incredulo ed emozionato anche Fabrizio Cornegliani: “E’ una vita che inseguo questo obiettivo. Sono uno sportivo da sempre, da che ho memoria corro contro il tempo. Ho iniziato con l’atletica e finisco con il ciclismo. Oggi mi sono finalmente tolto quella maledizione dell’argento che mi perseguitava da tempo: l’oro era sempre a un passo e non riuscivo a raggiungerlo, ma stavolta ce l’abbiamo fatta”. Tornando a Parigi, e alle pedane del Grand Palais, gli occhi di tutti erano puntati su Bebe Vio, che alla sua terza Paralimpiade porta a casa la terza medaglia individuale, la quinta complessiva. Non è l’oro di Tokyo e Rio, ma un prezioso bronzo costruito con grinta e tenacia, battendo nella finalina la coreana Eun Hye Cho 15-2, dopo essere stata sconfitta in semifinale dalla cinese Rong Xiao 15-9. “E’ una medaglia stupenda, sono veramente felice. Non è l’oro certo, ma la finale l’ha meritata più lei, è stata lì più pronta, con fisico, con la testa e con tutto. Io c’ero, ma non bene come lei”. Ad applaudire Bebe Vio, sugli spalti del Grand Palais, anche un tifoso speciale, Lorenzo Jovanotti.
Sempre al Grand Palais, ma nella serata parigina, è arrivato l’argento di Matteo Betti, sempre nel fioretto. L’azzurro è stato battuto in finale dal cinese Gang Sun 15-3 ma porta a casa la sua seconda medaglia individuale, la prima nel fioretto alla sua quinta Paralimpiade. E nella serata arriva anche il bronzo di Federico Falco nel tennistavolo, mentre al mattino nel tiro a segno Davide Franceschetti aveva conquistato il bronzo nella finale mista di pistola 50m SH1. Un capitolo a parte, però, lo merita ancora il nuoto azzurro, che oggi a La Defense Arena porta ancora quattro medaglie, due ori e due bronzi. Inizia Alberto Amodeo con uno strepitoso oro nei 400 stile, continua Monica Boggioni con l’oro nei 50 rana, nuovo record paralimpico ed europeo e sua terza medaglia a Parigi. “E’ un’emozione strana, è un sogno che si è avverato. E’ il risultato di tanto duro lavoro, non solo mio ma anche del mio team, del mio allenatore, di tutto il mio team di supporto che lavora con me per lo stesso risultato. Quindi sono molto felice”, ha detto l’azzurra. Così come Amodeo, argento a Tokyo e ora sul gradino più alto del podio.
E’ arrivata, poi, la seconda medaglia a Parigi di Giulia Terzi, un altro bronzo, questa volta nei 100 stile. “Sono molto felice perchè ho vinto due bronzi alle Paralimpiadi a sei mesi dal parto, è bellissimo. Oggi è stato molto difficile ma sono rimasta determinata, volevo questa medaglia”. A chiudere il poker di medaglie dal nuoto Xenia Francesca Palazzo, bronzo nei 400 stile, e in lacrime dall’emozione: “Non ho parole, non riesco a parlare. Riesco a dire grazie a chi mi è stato sempre vicino, al mio papà, a mia sorella, al mio staff, a chi mi vuole bene. Senza di loro non sarei mai riuscita, è un altro sogno realizzato. Vorrei abbracciare tutti loro in questo momento”. Commozione e tanta gioia in una giornata intensissima per l’Italia, che con 11 medaglie sale a quota 46 nel medagliere, e quando restano quattro giorni di gare il record di Tokyo è sempre più vicino.
– Foto CIP/Luca Pagliaricci –

Abruzzo

Chieti | Provvedimenti di divieto di accesso per tifosi ultras dopo scontri violenti in Autostrada

In seguito agli scontri avvenuti il 25 agosto scorso lungo l’autostrada A-14 nei pressi dell’uscita Val di Sangro, tra tifosi delle squadre di calcio del Giulianova e del Teramo, il Questore di Chieti ha emesso cinque provvedimenti di Divieto di Accesso ai luoghi delle manifestazioni sportive (Da.Spo.) nei confronti dei responsabili delle violenze.

Nel pomeriggio di quella domenica, numerose segnalazioni erano arrivate alla Questura di Chieti riguardo a violenti alterchi tra gruppi di tifosi, molti dei quali erano travisati e armati di bastoni, cinte e fumogeni. Gli scontri avevano causato il blocco del traffico e avevano provocato danni anche all’ambiente circostante, tra cui un principio di incendio estinto successivamente dai Vigili del Fuoco.

L’intervento della Polizia Stradale di Lanciano non aveva trovato i protagonisti degli scontri al loro arrivo, ma aveva recuperato diversi oggetti usati durante la rissa, come bastoni, cinte e resti di fumogeni. I danni includevano anche cocci di bottiglie di vetro sparsi sulle corsie di marcia.

La DIGOS di Chieti, in collaborazione con la DIGOS di Teramo, ha avviato un’indagine approfondita per ricostruire l’accaduto. Attraverso l’analisi di un video breve, divenuto virale online, e delle immagini di videosorveglianza, sono stati identificati alcuni dei partecipanti agli scontri. L’indagine ha permesso di risalire ai veicoli utilizzati e di identificare cinque tifosi ultras del Teramo coinvolti negli episodi violenti.

I cinque soggetti sono stati denunciati alla magistratura per i reati di rissa, porto di armi e oggetti atti ad offendere, attentato alla sicurezza dei trasporti e incendio. I provvedimenti Da.Spo. imposti hanno una durata variabile: due di 3 anni e tre di 5, 6 e 8 anni, a seconda delle recidive degli individui coinvolti.

L’adozione di tali provvedimenti mira a garantire la sicurezza durante le manifestazioni sportive e a prevenire futuri episodi di violenza tra tifoserie.

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Sport

Rivoluzione Roma: esonerato De Rossi, panchina a Juric. Cosa cambierà?

Rivoluzione in casa Roma: esonerato Daniele De Rossi e panchina affidata a Ivan Juric. La convulsa giornata in casa giallorossa inizia al mattino con l’annuncio un po’ a sorpresa del divorzio dall’ex centrocampista, una decisione “adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio. A Daniele, che sarà sempre di casa nel club giallorosso, un vivo ringraziamento per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione. Seguiranno comunicazioni sulla guida tecnica della squadra”. L’ex capitano, arrivato sulla panchina della Roma il 16 gennaio scorso al posto dell’esoneratro Josè Mourinho, al termine della scorsa stagione aveva firmato un contratto triennale con il club. Il suo esonero arriva dopo appena 4 giornate di campionato con un bilancio di tre pareggi e una sconfitta. In serata ecco poi il nome del sostituto, Ivan Juric.

Il tecnico croato classe 1975 ha firmato con i giallorossi fino al 30 giugno 2025. Juric, dopo una carriera da calciatore fra Croazia, Spagna e Italia, ha iniziato il suo percorso da allenatore nel calcio giovanile e poi da assistente tecnico al fianco di Gian Piero Gasperini. Ha esordito in Serie A nel 2016-17 sulla panchina del Genoa, dopo aver ottenuto – nella stagione precedente – la promozione nel massimo campionato con il Crotone, la prima nella storia della società calabrese. Dal 2019 al 2021 guida l’Hellas Verona, accompagnando i gialloblù a due salvezze consecutive, valorizzando inoltre diversi calciatori. Nel 2021 assume il ruolo di manager del Torino, restando in carica fino al 2024 e diventando il secondo tecnico con più panchine negli ultimi 20 anni di vita del club granata.
Juric farà il suo esordio domenica all’Olimpico contro l’Udinese.
– foto Ipa Agency –

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Sport

Il 22 settembre Sportcity Day in 162 città, edizione da record

E’ in programma domenica 22 settembre il nuovo appuntamento con Sportcity Day, quarta edizione dell’evento promosso da Fondazione Sportcity che coinvolgerà 162 città, pronte a trasformarsi in palestre a cielo aperto per dimostrare che la possibilità di alimentare il benessere psico-fisico dei cittadini può essere offerta anche dagli spazi urbani. Un’edizione record: dai 17 comuni che aderirono alla prima edizione del 2021 agli oltre 160 di quest’anno, dalle 30.000 persone attive al mezzo milione previsto per l’appuntamento del 22 settembre.

L’iniziativa, che coincide con la Giornata Nazionale per la Salute e il Benessere delle Città, è stata presentata in una conferenza stampa nella cornice della Sala Caduti di Nassiriya di Palazzo Madama. “Dobbiamo essere fieri e tutelare questa Repubblica del movimento, cercando di farla crescere”, ha detto il presidente della Fondazione Sportcity, Fabio Pagliara. “Oltre 500.000 italiani hanno voglia di riappropriarsi delle città e hanno deciso che qualsiasi luogo è luogo di sport e benessere perchè in qualsiasi parte della città si può esercitare la cultura del movimento”, ha aggiunto Pagliara. Presente il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente, Claudio Barbaro, secondo il quale l’obiettivo è “trasformare gli italiani in sportivi a prescindere dal raggiungimento del risultato”.

L’evento quindi “risponde alla domanda di sport registrata nel nostro paese per la quale c’è la necessità di mettere in rete le disponibilità dei comuni, che sono lo strumento più vicino ai cittadini e che sono indispensabili per far crescere la cultura sportiva che trova terreno fertile nelle modifiche di legge fatte e nell’inserimento dello sport in costituzione”. E aggiunge: “Per la prima volta esiste una delega in campo ambientale che fa esclusivo riferimento al mondo dello sport – spiega Barbaro -. Questa sensibilità sta crescendo e sta interessando molti addetti ai lavori all’interno delle tematiche ambientali. Questo percorso è stato favorito anche dalle medaglie ottenute dai nostri atleti a Parigi”. Soddisfatta anche la senatrice Daniela Sbrollini: “Sono convinta che questo movimento continuerà a crescere nei prossimi anni. E’ uno degli appuntamenti importanti del 2024, cui seguirà un’altra stagione fondamentale”.
– Foto Spf/Italpress –

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