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Curiosità

Mattinieri o dormiglioni? Ecco il Segreto per una vita più sana, magra e di successo

Una ricerca condotta dalla Roehampton University nel Regno Unito ha rivelato un aspetto interessante della nostra routine quotidiana: alzarsi presto potrebbe essere la chiave per avere successo, sentirsi più felici e mantenersi in salute. Lo studio, che ha coinvolto 1.068 adulti, ha esaminato i loro bioritmi, l’umore e la salute, scoprendo che i mattinieri – coloro che si alzano prima delle 7 del mattino – sembrano avere un vantaggio significativo rispetto ai nottambuli, che preferiscono rimanere a letto fino alle 9.

Mattinieri vs Nottambuli: Chi Sta Meglio?

Secondo i dati raccolti, solo il 13% dei partecipanti si alza regolarmente prima delle 7 del mattino, mentre il 6% tende a dormire fino a dopo le 9. Durante il weekend, entrambi i gruppi ammettono di concedersi un po’ più di riposo, con un’ora extra passata a letto. Tuttavia, emerge una netta differenza tra i due gruppi in termini di benessere generale.

I mattinieri non solo si considerano più sani e felici, ma tendono anche a mantenere un peso corporeo più equilibrato rispetto ai nottambuli. Questo potrebbe essere attribuito al fatto che chi si alza presto ha più tempo per affrontare le attività quotidiane con calma, evitando il senso di urgenza e stress che spesso caratterizza la giornata di chi dorme di più.

La Scienza Dietro il Successo dei Mattinieri

Joerg Huber, il ricercatore principale dello studio, spiega che l’abitudine di svegliarsi presto consente di gestire meglio il tempo a disposizione, portando a una maggiore soddisfazione personale. I mattinieri, avendo più ore davanti a sé, possono affrontare con tranquillità le loro mansioni quotidiane, godendosi di più la giornata e riducendo lo stress.

Al contrario, chi si sveglia tardi potrebbe trovarsi costantemente in una corsa contro il tempo, svolgendo le attività in modo frenetico e senza riuscire a dedicare il giusto spazio al relax e al benessere personale. Questa differenza di approccio alla giornata potrebbe spiegare perché i mattinieri tendono a sentirsi più soddisfatti e meno stressati rispetto ai loro coetanei nottambuli.

Conclusione: Il Mattino Ha l’Oro in Bocca

La ricerca della Roehampton University sottolinea un concetto semplice ma potente: alzarsi presto potrebbe essere una strategia vincente per migliorare la propria vita. Non si tratta solo di avere più tempo a disposizione, ma di come quel tempo viene utilizzato. Svegliarsi prima permette di organizzare meglio la giornata, ridurre lo stress e dedicarsi a se stessi, migliorando così la salute fisica e mentale.

Quindi, se state cercando un modo per sentirvi meglio e raggiungere i vostri obiettivi, potrebbe valere la pena riconsiderare l’orario della vostra sveglia. Come dimostra lo studio, il mattino ha davvero l’oro in bocca.

Curiosità

SAI PERCHE’… si sente il mare nelle conchiglie?

Fin dall’infanzia ci è stato insegnato che se mettiamo una conchiglia vicino all’orecchio possiamo sentire il suono rilassante delle onde del mare che si infrangono sulla riva. Questa immagine romantica della natura ha catturato l’immaginazione di molti, ma è davvero accurata?

Quando avviciniamo una conchiglia all’orecchio, non stiamo realmente ascoltando il mare. In realtà, ciò che percepiamo è una combinazione di suoni ambientali circostanti che vengono amplificati e modificati dalla struttura della conchiglia stessa.

Il fenomeno è spiegato dalla risonanza di Helmholtz: le onde sonore dell’ambiente investono la cavità della conchiglia, creando onde di risonanza che rimbalzano tra le pareti interne. Alcune onde vengono silenziate, altre amplificate, a seconda della forma e delle dimensioni della conchiglia. Questo processo produce un suono ovattato che può ricordare il costante movimento delle onde marine.

Non è solo la conchiglia a potenziare questi suoni: oggetti cavi come bottiglie o bicchieri possono creare effetti simili. La conchiglia agisce come una sorta di cassa di risonanza che modifica e amplifica i suoni ambientali, creando l’illusione del mare.

Quindi, se ascoltiamo il suono delle onde mentre siamo al mare e usiamo una conchiglia, in realtà stiamo udendo la risonanza del suono delle onde stesse. Tuttavia, lo stesso effetto non si verifica altrove, come in città o a casa.

In definitiva, il “suono dell’oceano” che percepiamo con una conchiglia non è tanto legato alla conchiglia in sé, ma piuttosto alla sua capacità di amplificare e modificare i suoni circostanti. È un fenomeno affascinante che ci ricorda la complessità e la bellezza delle onde sonore e della percezione sensoriale.

Quindi, se volete veramente godervi il suono delle onde, niente batte l’esperienza di essere sulla costa e lasciarsi avvolgere dalla magia del mare.

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Curiosità

SAI QUANTA…Uva serve per fare una bottiglia di vino?

Una bottiglia di vino da 0,75 litri, la dimensione più comune, richiede in media 1,2 kg di uva. Ma perché proprio questa misura di bottiglia? Esistono varie teorie al riguardo. La prima spiega che tutto dipendeva dalla forza polmonare degli antichi soffiatori di vetro, che riuscivano a creare bottiglie di questa capacità con un singolo fiato.

La seconda teoria ha radici nel commercio. Gli inglesi, che utilizzavano i galloni come unità di misura del volume, consideravano che una cassa di vino potesse contenere al massimo 2 galloni. Poiché una cassa poteva ospitare 12 bottiglie, ciascuna da 0,75 litri, questa misura divenne standard per motivi di tasse portuali e costi di trasporto.

Un’altra teoria suggerisce che la misura di 0,75 litri fosse ideale perché una bottiglia contiene esattamente 6 bicchieri da 125 ml, comunemente utilizzati nelle osterie. Questo permetteva agli osti di calcolare facilmente quanti bicchieri sarebbero stati serviti ai clienti in base al numero di bottiglie. L’uso del vetro per la conservazione del vino risale al XVIII secolo, quando si comprese l’importanza di questo materiale per preservare il gusto del vino.

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Attualità

SAI CHE…Gli animali che uccidono più persone ogni anno sono le zanzare?

È una di quelle statistiche che fanno sempre colpo: gli animali che uccidono più persone ogni anno non sono squali, orsi o lupi, ma le zanzare. Non perché le loro punture siano pericolose di per sé (al massimo un po’ fastidiose), ma a causa delle gravi malattie che possono trasmettere.

Con il riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici, le zanzare trovano sempre più spazio per espandersi. Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Climate Change and Health ha cercato di prevedere l’espansione degli habitat di nove diverse specie di zanzare portatrici di malattie. Il risultato? Nei prossimi anni, molti Paesi finora “tranquilli” potrebbero trovarsi invasi da questi insetti e dalle patologie che trasmettono.

Il modello sviluppato dal team del Los Alamos National Laboratory, in New Mexico, prefigura una situazione potenzialmente esplosiva nei prossimi decenni: l’aumento delle temperature porterà le nove specie studiate a espandere il loro areale o, nella migliore delle ipotesi, a spostarlo altrove.

Le zanzare prosperano al caldo e stanno già migrando verso aree che fino a ora erano troppo fredde per loro. Questa espansione le sta portando verso i Poli, mentre le zone equatoriali potrebbero diventare troppo calde per loro (sembra una buona notizia, ma una zona troppo calda per una zanzara lo è anche per gli umani che ci vivono).

Lo studio sulle nove specie, appartenenti ai generi più diffusi e pericolosi per la salute umana, Culex e Aedes, indica che sei di queste specie allargheranno il loro habitat, colonizzando nuove aree senza abbandonare quelle attuali. Due specie dovrebbero invece traslocare, spostandosi verso nord o sud, mentre in un solo caso l’habitat rimarrà sostanzialmente invariato.

Le malattie gravi trasmesse dalle zanzare, come la dengue, la chikungunya, la febbre West Nile e la Zika, rendono cruciale sapere dove vivranno questi insetti nei prossimi decenni per poter attuare efficaci misure di prevenzione.

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