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Calabria

Crotone | Sequestro villaggio, casette adibite a dimora temporanea vendute come abitazioni di lusso

In un recente sviluppo legale di grande risonanza, la Corte di Cassazione ha confermato il sequestro di 74 strutture situate nel “Villaggio Campisi” a Crotone, una vicenda che ha attirato l’attenzione sia a livello locale che nazionale. L’episodio ha origine dalla trasformazione illegale di abitazioni temporanee in residenze permanenti, alcune delle quali di lusso, senza le necessarie autorizzazioni urbanistiche.

La vicenda risale a ottobre dello scorso anno, quando i carabinieri effettuarono un sequestro preventivo delle strutture nel complesso turistico di località Gabella. L’inchiesta ha evidenziato che le costruzioni, inizialmente destinate a uso temporaneo, sono state vendute come residenze permanenti, in aperta violazione delle normative urbanistiche vigenti.

Gli edifici sono stati realizzati dalla “Global Service Construction”, società rappresentata da Antonio Campisi, 82 anni, e Luigi Campisi, 48 anni. I due, attualmente sotto processo per lottizzazione abusiva, sono accusati di aver costruito le strutture senza rispettare il Piano regolatore generale e le norme regionali. Inoltre, Antonio Campisi, nella sua veste di amministratore della “Campisi Antonio”, è anche imputato per aver infranto ulteriori disposizioni urbanistiche.

Il 10 luglio scorso, la Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dai 57 proprietari degli immobili, che avevano impugnato la decisione del Tribunale del riesame di Crotone di mantenere i sigilli sul villaggio. La Suprema Corte ha ritenuto fondate le accuse di violazione delle normative urbanistiche e ha deciso di mantenere il sequestro delle strutture.

Antonio e Luigi Campisi dovranno ora affrontare un processo penale, dopo che il pubblico ministero Pasquale Festa ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio. Le accuse di lottizzazione abusiva potrebbero comportare conseguenze significative per i due imputati, compresa la possibile confisca degli immobili e sanzioni penali.

L’episodio ha suscitato forti reazioni nella comunità locale e tra i proprietari degli immobili coinvolti, molti dei quali si trovano ora ad affrontare un futuro incerto per quanto riguarda la proprietà delle loro case. Il caso evidenzia, ancora una volta, la necessità di una rigorosa applicazione delle normative urbanistiche e di una maggiore trasparenza nei processi di sviluppo immobiliare.

Con la conferma del sequestro da parte della Cassazione, la questione legale è tutt’altro che conclusa e si attendono ulteriori sviluppi nei prossimi mesi, sia in sede giudiziaria che nei dibattiti pubblici sulla gestione del territorio e la legalità urbanistica in Italia.

Calabria

Reggio Calabria | Inasprimento delle misure di prevenzione: focus su violenza e devianza minorile

Negli ultimi mesi, il legislatore italiano ha intensificato l’attenzione verso la protezione delle fasce deboli della società, specialmente in relazione alla violenza di genere e alla devianza minorile. A Reggio Calabria, questo approccio ha portato a un significativo incremento delle misure di prevenzione emesse dal Questore locale.

Dal mese di giugno di quest’anno, sono stati emessi ben 18 avvisi orali, di cui sei nei confronti di minorenni. Questi provvedimenti sono stati adottati a seguito di comportamenti illeciti come reati contro il patrimonio e episodi di bullismo tra i giovani. I minorenni coinvolti sono stati responsabili di gravi episodi di violenza, tra cui aggressioni fisiche e tentativi di estorsione nei confronti di coetanei. Tali comportamenti indicano una preoccupante indifferenza verso il vivere civile e una crescente inclinazione verso la delinquenza tra i più giovani.

Parallelamente, il contrasto alla violenza di genere ha visto l’emissione di 22 ammonimenti per violenza domestica. Questi provvedimenti riguardano soggetti che hanno perpetrato violenze e minacce, alcune delle quali hanno avuto gravi conseguenze come lesioni personali alle vittime. Inoltre, sono stati adottati quattro ammonimenti per atti persecutori, emessi su richiesta delle vittime stesse.

Nel medesimo periodo, sono stati adottati anche due Divieti di Avvicinamento agli Stalking e nove Fogli di via obbligatori. Di particolare rilievo sono i sei Fogli di via emessi a seguito di truffe e rapine ai danni di anziani, un segno evidente dell’impegno della Polizia nel tutelare i cittadini più vulnerabili.

Queste misure riflettono un quadro di intervento sempre più mirato e rigoroso, volto a garantire la sicurezza e a prevenire episodi di violenza e devianza, con un’attenzione specifica verso le vittime di violenze domestiche e gli individui coinvolti in reati contro il patrimonio.

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Calabria

Isola Capo Rizzuto (KR) | Scoperta piantagione di marijuana e munizioni dalla Polizia di Stato

Questura di Crotone

La Polizia di Stato ha recentemente portato a termine un’importante operazione di contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia di Crotone. La Squadra Mobile della Questura ha scoperto e sequestrato una vasta piantagione di marijuana in una zona rurale del comune di Isola di Capo Rizzuto.

Durante i servizi investigativi, gli agenti hanno individuato una piantagione di canapa indiana, composta da 168 piante alte fino a 2 metri, pronte per essere raccolte e lavorate. La scoperta è avvenuta grazie a prolungate ricerche e ad un’attenta analisi del territorio.

Le piante erano coltivate con grande cura, alimentate da un impianto di irrigazione artigianale che garantiva il necessario apporto di acqua per la crescita rigogliosa della coltivazione. Inoltre, nelle vicinanze della piantagione, gli agenti hanno rinvenuto alcuni locali abbandonati utilizzati per l’essiccazione delle piante. Durante il controllo di questi locali, sono state trovate anche 50 cartucce calibro 9 mm.

Il materiale rinvenuto, comprensivo delle piante di marijuana e delle munizioni, è stato sequestrato. Le indagini sono attualmente in corso e sono coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone. Le forze dell’ordine stanno lavorando per identificare e arrestare i responsabili della coltivazione e della gestione della piantagione.

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Calabria

Palmi (RC) | Sequestro da 320 mila euro per omesso versamento IVA

foto guardia di finanza

I Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Palmi, guidata dal Dott. Emanuele Crescenti, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni e somme di denaro per un valore complessivo di oltre 320 mila euro nei confronti del legale rappresentante di una società operante nel settore dei trasporti su strada, con sede a Palmi (RC). L’accusa ipotizzata è l’omesso versamento dell’IVA per un totale di 328.412 euro, riferito all’anno d’imposta 2020.

L’indagine, avviata grazie a un’ispezione dell’Agenzia delle Entrate, ha consentito di ricostruire l’importo dell’imposta evasa, portando alla misura cautelare patrimoniale disposta dal G.I.P. del Tribunale di Palmi. Tale misura, applicata a denaro e beni mobili e immobili, è stata emessa come conseguenza delle risultanze investigative che hanno messo in luce le irregolarità fiscali commesse dalla società.

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