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Cronaca

Omicidio Sharon Verzeni | Proseguono gli interrogatori di persone ‘informate sui fatti’

Continuano le indagini dei carabinieri di Bergamo sull’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne assassinata a coltellate la notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola. Questa settimana, le autorità stanno proseguendo con gli interrogatori delle persone che potrebbero avere informazioni utili riguardo al caso. Tra coloro che sono stati ascoltati, ci sono diversi abitanti di via Castegnate, luogo in cui è avvenuto l’omicidio.

A quasi un mese dal tragico evento, le circostanze del delitto restano ancora misteriose. Gli investigatori non hanno ancora chiarito il motivo dietro l’attacco né identificato il responsabile. Inizialmente, le attenzioni si erano concentrate sul compagno di Sharon, Sergio Ruocco. Tuttavia, l’uomo ha fornito un alibi convincente, dichiarando di essere stato a casa al momento dell’omicidio. Le sue dichiarazioni sembrano trovare conferma, e al momento non sono previste nuove convocazioni per lui. Sabato scorso, Ruocco si è recato due volte al comando provinciale dei carabinieri per ricevere delle notifiche, ma le indagini per il momento sembrano escluderlo come sospetto principale.

Il lavoro degli inquirenti prosegue nella speranza di raccogliere elementi utili per far luce sul brutale omicidio e assicurare il colpevole alla giustizia. L’intera comunità di Terno d’Isola resta in attesa di risposte, mentre cresce l’angoscia per la mancanza di sviluppi concreti in questo inquietante caso.

Calabria

Vibo Valentia | Sequestro di persona, rapina e detenzione illegale di armi, tre condanne

Il Tribunale di Vibo Valentia ha emesso le condanne per tre individui coinvolti in un grave caso di sequestro di persona, rapina e altre accuse penali. Annalisa Santaguida, 42 anni, e suo figlio Giulio Simonetta, 20 anni, entrambi residenti a Portosalvo, sono stati condannati a 4 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno, grazie a un processo con rito abbreviato che ha comportato una riduzione di pena di un terzo. Attualmente, entrambi gli imputati si trovano agli arresti domiciliari.

Il terzo imputato, Giovanni Carnovale, 25 anni, di Stefanaconi, ha scelto di patteggiare la pena, che è stata fissata a 2 anni, 11 mesi e 10 giorni. In seguito al patteggiamento, Giulio Simonetta è stato assolto dall’accusa di detenzione illegale di arma.

La vicenda risale a un episodio di sequestro avvenuto ai danni di un 36enne di Mileto, attirato in una trappola da Santaguida. La donna aveva conosciuto la vittima tramite Facebook e l’aveva invitato a casa sua con la scusa di trascorrere una serata insieme. Una volta lì, Santaguida e il figlio lo hanno aggredito con un bastone. La vittima è stata legata a una sedia, picchiata e torturata con un’arma da taglio nel tentativo di estorcergli le password del bancomat e le chiavi di casa.

Carnovale, in seguito, ha raggiunto l’abitazione della vittima e ha rubato 2.500 euro in contante. Inoltre, sono stati prelevati 400 euro dal conto bancario della vittima. Dopo essere stato liberato, l’uomo è stato trovato dai carabinieri in stato confusionale e ha denunciato l’accaduto. Le indagini avviate dai carabinieri hanno portato all’arresto e alla condanna dei coinvolti, segnando un epilogo per una vicenda caratterizzata da violenza e crudeltà.

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Cronaca

Ministero della Salute | Contaminazione batterica, maxirichiamo di insalata in busta

Il Ministero della Salute ha emesso un avviso urgente per il richiamo di insalata iceberg in busta, a causa di un rischio di contaminazione batterica. Oggi sono stati pubblicati 22 avvisi che riguardano diversi lotti di insalata iceberg appartenenti a 19 marchi diversi. Questi prodotti sono venduti in numerosi supermercati in tutta Italia.

Il richiamo è stato avviato a causa della possibile presenza di Listeria Monocytogenes, un batterio che può causare gravi problemi di salute. La Listeriosi, la malattia associata a questo batterio, si manifesta solitamente come gastroenterite poco dopo l’ingestione di cibo contaminato. In casi più gravi, può portare a condizioni serie come meningiti, encefaliti e setticemie.

I lotti interessati sono tutti prodotti dalla Ortoromi Società Cooperativa Agricola, nello stabilimento di Bellizzi, in provincia di Salerno. I marchi coinvolti includono Foglia Verde (Eurospin), Alifresh, Centrale del Latte, Ciro Amodio, Colline Verdi, Il Castello, Il Mio Orto di Eurofresh, Latte Francia, Selex, Mi Mordi, Natura è (Penny Market), Ortofresco Pulito, Ortoromi, Polenghi, Sigma, Tornese, Torre in Pietra, Tres Bon e Vivinatura.

I consumatori sono invitati a restituire il prodotto al punto vendita dove è stato acquistato. Per ulteriori dettagli sui numeri dei lotti coinvolti, è possibile consultare la sezione “Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori” sul sito web del Ministero della Salute.

Il Ministero raccomanda di prestare attenzione e di seguire le indicazioni per garantire la propria sicurezza e quella degli altri.

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Cronaca

Roma | Ruba una bicicletta elettrica all’interno della città Giudiziaria, identificato

Gli investigatori del commissariato di Palazzo di Giustizia hanno risolto in pochi giorni il caso del furto di una bicicletta elettrica avvenuto il 24 aprile scorso. Il furto si è verificato all’interno dei cortili del tribunale di Piazzale Clodio, dove la bicicletta era stata parcheggiata e bloccata con una catena.

Il responsabile del furto è un italiano di 36 anni, che al momento dell’incidente si trovava presso il tribunale come imputato per un altro reato, ossia il furto di un’autoradio avvenuto il 12 marzo. Al termine dell’udienza, l’uomo ha caricato la bicicletta sul suo spalle e si è allontanato rapidamente.

Le indagini hanno preso avvio dopo la denuncia del proprietario della bicicletta. Grazie alle telecamere di sorveglianza, gli agenti sono riusciti a identificare chiaramente il ladro. Il 36enne è stato quindi arrestato dopo che il G.I.P. ha emesso una misura cautelare nei suoi confronti.

L’indagato, attualmente detenuto presso il carcere di Regina Coeli, è presunto innocente fino a prova contraria, in attesa del definitivo accertamento della sua colpevolezza attraverso il processo. Questo caso sottolinea l’efficacia delle indagini e la prontezza delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità.

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