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Cronaca

Roma | Ingente refurtiva, provento di colpi in abitazioni, rercuperata dai carabinieri e 6 “latinos” denunciati per ricettazione

Sei uomini di nazionalità colombiana, cubana, cilena e argentina sono stati denunciati per ricettazione dai Carabinieri della Stazione di Cecchina, in collaborazione con le Aliquote Operative delle Compagnie di Castel Gandolfo e di Ostia. Le denunce sono il risultato di un’indagine avviata a seguito di tre furti avvenuti nelle abitazioni di Albano Laziale e in due case nelle vicinanze, nel comune di Ardea.

Le indagini sono state avviate dopo i furti, con un focus particolare sull’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza. Questo ha permesso ai Carabinieri di identificare il veicolo utilizzato dai ladri: una Lancia Y presa a noleggio. Le ricerche condotte su tutto il territorio della Capitale e provincia hanno portato al rintraccio del veicolo a Roma, in via Eugenio Donadoni.

Nel corso delle operazioni di perquisizione, i Carabinieri hanno scoperto un appartamento utilizzato come base operativa per stoccare la refurtiva. All’interno dell’immobile sono stati trovati i sei uomini denunciati, numerosi attrezzi da scasso, una pistola ad aria compressa priva del tappo rosso e una somma di 6.297 euro in contante.

Il materiale recuperato comprendeva:

  • 51 orologi di varie marche
  • 16 borse di marche rinomate
  • Vari capi di abbigliamento di noti brand, alcuni dei quali ancora con etichetta
  • 2 PlayStation 5
  • Collane e gioielli vari

L’auto presa a noleggio, gli attrezzi da scasso e la pistola sono stati sequestrati, così come tutta la refurtiva. Quest’ultima è stata inventariata dettagliatamente per facilitare il ritorno agli aventi diritto.

Le indagini preliminari sono ancora in corso e si precisa che, fino a sentenza definitiva, gli indagati devono considerarsi innocenti. Il lavoro dei Carabinieri ha dimostrato un’efficace risposta alle attività criminose, garantendo il recupero di beni rubati e il rispetto della legge.

Cronaca

Lecce | Arrestato incensurato per detenzione di droga a Lecce: sequestrati 100 grammi di eroina

Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo salernitano, incensurato e classe 1972, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari dopo essere stato fermato dagli agenti della Squadra Mobile durante un controllo antidroga nella periferia di Lecce.

Il sospetto è scattato quando i poliziotti hanno notato un veicolo che procedeva a velocità sostenuta. Decisi a fermarlo, hanno sottoposto il conducente a un controllo, ma l’uomo si è mostrato immediatamente irrequieto e insofferente. Ha dichiarato di essere un fotografo di ritorno da un incontro di lavoro a Taranto e di avere fretta, ripetendo insistentemente di dover proseguire il suo viaggio per impegni professionali.

Il nervosismo crescente dell’uomo ha spinto gli agenti a effettuare una perquisizione del veicolo. Dopo un’attenta ispezione, è stata trovata una quantità di quasi 100 grammi di eroina nascosta nell’imbottitura del sedile dell’auto, una sostanza nota per l’elevato potenziale di dipendenza.

L’uomo è stato condotto alla Questura di Lecce per gli accertamenti di rito e successivamente arrestato e posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. È importante sottolineare che le indagini sono ancora in fase preliminare e gli esiti saranno valutati nel corso del processo, dove l’imputato potrà far valere la propria difesa.

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Cronaca

Torino | Sequestro preventivo di 74 milioni nell’inchiesta sull’eredità di Gianni Agnelli

La procura di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 74,8 milioni di euro, nell’ambito dell’indagine legata alla gestione dell’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale torinese su richiesta della procura, coinvolge i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre al commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro ha l’obiettivo di garantire la confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino alla somma indicata. A eseguire il provvedimento è stato incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino.

Secondo la procura, i reati contestati comprendono la dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di artifici e la truffa ai danni dello Stato. Tuttavia, l’ufficio giudiziario ha sottolineato che vale la presunzione di innocenza per tutte le persone indagate, che potranno dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati in ogni fase del procedimento.

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Cronaca

Frosinone | Truffa ai danni di un’anziana: la Polizia Stradale recupera refurtiva e denuncia i responsabili

Gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Cassino hanno fermato un veicolo Ford Puma, in transito sulla carreggiata sud del tratto autostradale di competenza. A bordo si trovavano due giovani il cui comportamento nervoso ha subito insospettito i poliziotti.

Grazie all’esperienza e al notevole intuito investigativo degli agenti, si è deciso di approfondire il controllo del veicolo, scoprendo elementi riconducibili a una truffa segnalata poche ore prima in provincia di Siena, a danno di una signora anziana. Durante la perquisizione del mezzo, infatti, è stata trovata una borsa ben nascosta, contenente numerosi monili in oro e una somma di denaro contante.

Immediatamente è stata avviata un’indagine approfondita, che ha permesso di stabilire con chiarezza la responsabilità dei due soggetti fermati. In collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Siena, si è accertato che la vittima, una donna di 65 anni, era stata raggirata con la cosiddetta “truffa del finto incidente stradale”.

La donna era stata contattata telefonicamente da un individuo che si era presentato come Maresciallo dei Carabinieri, il quale le aveva riferito di un presunto incidente stradale causato dal figlio. Per evitare l’arresto del giovane, la donna avrebbe dovuto pagare una somma di denaro. Poco dopo, un falso avvocato si è presentato alla sua porta per riscuotere quanto richiesto. Non avendo una grande disponibilità di contanti, l’anziana ha consegnato numerosi monili in oro e tutto il denaro presente in casa.

Grazie alle tempestive indagini, i poliziotti della Stradale di Cassino hanno potuto attribuire con certezza la responsabilità del reato ai due truffatori, che sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria. La refurtiva, composta dai monili in oro e dal denaro contante, verrà restituita alla vittima.

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