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Tecnologia

Innovazione, esce la terza edizione di “PIRAterie”

Arriva in tutte le librerie italiane e on line la terza edizione di “PIRAterie”. Per la terza volta l’autore, Francesco Pira, con il sostegno dell’editore indipendente Antonio Liotta, patron di Medinova, ha voluto far compiere al suo “PIRAta” un viaggio tra Metaverso e Intelligenza Artificiale. Il nuovo mondo esplorato dal PIRAta appare già nella copertina (un lavoro del palermitano Nicolò D’Alessandro, autore anche delle copertine delle precedenti edizioni). Il “PIRAta” racconta ai lettori cosa sta succedendo nella nostra società sempre più vicina ad universi poco conosciuti. Il professore Pira cita nella sua introduzione Italo Svevo che sostiene: “La scrittura appare come l’unico strumento capace di rendere il soggetto pienamente consapevole della propria esistenza”.
Un’idea che condivide e che gli appartiene. Il professore Pira, grazie alla disponibilità del Direttore Responsabile del quotidiano La Sicilia, Antonello Piraneo, vuole far sorridere e riflettere i suoi lettori.
“PIRATERIE 3” riprende idealmente quel percorso temporaneamente interrotto il 25 aprile 2021, data dell’ultimo articolo contenuto nella raccolta “PIRATERIE 2 La Vendetta – riflessioni sulla social esistenza quotidiana”.
E che non si tratti di una replica, ma di un’ analisi verticale e multifattoriale, lo evidenziano le otto sezioni in cui il libro è stato suddiviso.
Secondo Pira: “Ormai da più di 2 anni, Mark Zuckeberg ha annunciato il suo progetto che è quello di offrire una nuova veste alla sua holding che include le piattaforme più famose al mondo: Facebook, Messenger, Instagram e Whatsapp.
Il nome che Zuckeberg ha scelto, per realizzare il suo sogno virtuale, è Meta abbreviazione di Metaverso. Una sorta di monitoraggio algoritmico che conosce quello che ci piace e ci profila ciò che può interessarci. Tutto si muove nella dimensione del Metaverso, compreso il nostro stesso avatar. Un “luogo” in cui è difficile distinguere reale e virtuale, dove tutto sembra realizzarsi e prendere forma con estrema semplicità.
Ma non solo. A far discutere è l’Intelligenza Artificiale che ha annullato le definizioni che valevano fino a poco tempo fa. Siamo andati oltre: dalla spontaneità e immediatezza della comunicazione vis-à-vis, che metteva in gioco l’intero individuo con il suo corredo di elementi di comunicazione non verbale e linguaggio del corpo, siamo passati al corpo che diventa oggetto e strumento per la rappresentazione di un discorso che, nell’intento di chi lo produce, vuole essere un messaggio di cui si ha un controllo totale. Il Metaverso e l’Intelligenza Artificiale sono ancora due universi ancora poco conosciuti. Il loro sviluppo è in una fase embrionale, ma è già chiaro il loro impatto nella vita dell’uomo – prosegue -. Molte sono le ipotesi su come le macchine ci sostituiranno, ma soprattutto il tema centrale è l’etica dell’Intelligenza Artificiale”.
Come spiega nella sua prefazione il direttore del quotidiano “La Sicilia”, Antonello Piraneo, direttore del quotidiano dove vengono ospitate le “PIRATERIE” tutte le domeniche nelle pagine culturali: “PIRAterie non è soltanto il titolo di una fortunata rubrica che ci aiuta a rendere le pagine del giornale che ho il privilegio di dirigere più ricche, più vive, più “corsare”. La Sicilia, da sempre, ha quest’ambizione: andare ben oltre le cronache ed essere sponda per animare dibattiti, stimolare riflessioni. E Francesco Pira con il suo puntuale corsivo assolve proprio a questo compito. Ma PIRAterie, giocando con il nome dell’Autore, è soprattutto un’intuizione felice, nata prima che ci rendessimo conto di vivere in una società liquida, figlia e schiava dei social. Nel suo appuntamento settimanale infatti Pira scandaglia tra le pieghe delle cronache per fare emergere piccole grandi contraddizioni, vizi e vezzi di noi italiani, anzi di noi umani”.
Francesco Pira è professore associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi e insegna Comunicazione Strategica, Teorie e Tecniche del Giornalismo Digitale e Giornalismo Sportivo, Social Media e Comunicazione d’Impresa, presso i corsi di laurea magistrale e triennale del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina. A marzo 2024 è stato nominato presidente della branch Comunicazione Media e Informazione di Confassociazioni, di cui era stato vice presidente e dal giugno 2020 è presidente anche dell’Osservatorio Nazionale sulle Fake News.

– Foto Medinova –

Attualità

JAKALA lancia un nuovo Digital Coffee su AI e Media Intelligenti

Si è concluso a Milano un nuovo Digital Coffee, organizzato da JAKALA presso la storica sede di Palazzo Mellerio. L’incontro, sul tema “Media intelligenti: l’AI come boost per ottimizzazione e accesso al dato”, ha visto riuniti esperti di settore, marketers e fondi di investimento con l’obiettivo di approfondire come l’Intelligenza artificiale stia ottimizzando l’accesso e l’utilizzo dei dati, trasformando radicalmente le strategie di comunicazione.
L’evento si inserisce nell’ambito del ciclo di incontri ideato da JAKALA per favorire il dialogo tra i leader aziendali e i protagonisti della trasformazione digitale, riuniti in presenza per aprire nuove prospettive attraverso un confronto diretto sulle tecnologie emergenti e il loro impatto sulle strategie di business.

A guidare l’incontro è stato Amedeo Guffanti, Global Managing Director della Business Line Digital & Media di JAKALA, mentre la moderazione è stata affidata ad Andrea Cabrini, direttore di Class CNBC.
Al centro del dibattito, il ruolo cruciale dell’Intelligenza Artificiale nella trasformazione del settore, con particolare attenzione a come questa tecnologia consenta di ottimizzare le campagne pubblicitarie, migliorare l’accesso ai dati e rispondere rapidamente ai nuovi trend di mercato.
“L’AI ha dimostrato di essere un acceleratore importante per l’efficienza delle campagne di marketing”, spiega Amedeo Guffanti. “Da uno studio che abbiamo condotto su più di 50 clienti con strategie AI attive, rileviamo maggiore efficienza ed efficacia nelle campagne, che vedono aumentare i propri volumi fra il 20% e il 30% e vedono una riduzione dei costi di acquisizione tra il 15% e il 20%. L’AI di prima generazione, quella legata ai Big Data, è oggi amplificata dal miglioramento delle tecnologie a disposizione, che permettono di integrare all’interno delle variabili classiche – con cui abbiamo sempre ottimizzato le campagne digitali -, variabili maggiormente articolate come, ad esempio, i dati provenienti dal CRM e le differenze sociodemografiche di persone in aree geografiche diverse”.

“Tutto ciò consente di ridurre la dispersione del messaggio pubblicitario evitando quelle categorie di utenti che non rientrano all’interno del target a maggiore probabilità di conversione per il brand”, prosegue Guffanti. “Prima dell’avvento dell’AI, questo livello di precisione era impossibile, mentre oggi abbiamo risultati straordinari attivando le diverse tecnologie che sfruttano gli algoritmi di piattaforme consolidate come Google, Meta, Amazon, in combinazione con i dati di prima parte, di mercato e di Geointelligence. Avendo intuito già da tempo che ci trovassimo di fronte a uno step qualitativo importante, negli ultimi quattro anni abbiamo costruito il framework di lavoro J-Hexagon che, anche grazie all’acquisizione di Roibox, ci sta permettendo di integrare e consideglobarare all’interno delle pianificazioni e delle strategie degli uffici marketing le differenze territoriali che caratterizzano le diverse microaree. Basti pensare, ad esempio, che oggi è possibile dividere il territorio italiano in più di 9.000 microaree attivabili tramite piattaforme ADV digitali che siano search, social, programmatic o video. Nel caso degli Stati Uniti le microaree sono 35.000 e, all’interno di esse, è possibile non solo distribuire messaggi diversi a segmenti di utenti diversi, ma anche definire quale sia la corretta pressione per la campagna di un brand in uno specifico segmento di persone. Tutto questo, come dicevamo, è possibile tramite l’utilizzo del machine learning e dell’AI di prima e seconda generazione”.

Durante l’incontro, si è tenuta la tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Marco Caradonna, Co-founder & General Partner di BlackSheep, Davide Giannini, Head of Digital Marketing di Banco BPM, Raffaele Pastore, General Manager di UPA, Emanuela Pignataro, CEO di Lanieri, e Mascia Salucci, Head of Digital di MSC Cruises, che hanno condiviso le proprie esperienze e best practice sull’uso dell’AI, mettendo in luce come l’adozione di queste tecnologie stia consentendo una maggiore competitività, campagne più efficienti e un impatto positivo sull’esperienza del consumatore.
Marco Caradonna (BlackSheep) ha affermato: “BlackSheep nasce nel 2021 con la missione di accelerare la trasformazione dell’industry del marketing tramite l’automazione e l’intelligenza artificiale. Oggi siamo l’unico fondo di Venture Capital in Europa che investe esclusivamente in tecnologie di Marketing e Advertising, con una dotazione di 50 milioni di euro. Selezioniamo le Startup europee con il maggior potenziale e le tecnologie più innovative, supportandone la crescita e l’espansione internazionale. Abbiamo analizzato oltre 3.000 realtà, per arrivare ad effettuare 15 investimenti di cui 2 exit.

Un processo complesso, supportato anche dall’AI, ma in cui l’elemento differenziante nelle nostre decisioni d’investimento resta la qualità del Team della Start-up. Sull’adozione dell’Intelligenza Artificiale nella nostra Industry osservo in realtà un certo “attrito” caratterizzato da quella che mi piace definire come FOMU (Fear of Messing Up) in contrapposizione alla ben nota FOMO (Fear of Missing Out), ossia i CMO delle Aziende vivono la naturale preoccupazione di combinare qualche “guaio” affidandosi ad un algoritmo e una tecnologia evoluta come l’AI. E’ una fase normale che si ripete in tutte le curve legate all’innovazione. Il futuro, tuttavia, è estremamente promettente. E chi si muove prima otterrà un significativo vantaggio competitivo. Proprio per questo è essenziale in questa fase affidarsi ai partner giusti”.

“Da oltre dieci anni esistono tecnologie intelligenti che ottimizzano l’utilizzo dei dati per comprendere intenti d’acquisto e comportamenti delle persone”, ha chiarito Davide Giannini (Banco BPM). “Le novità in tema di AI riguardano l’applicazione alla generazione di contenuti e, soprattutto, l”accesso democratico” a tali tecnologie. Quella che finora è stata la promessa di comunicare “alla persona giusta, nel momento giusto, col messaggio corretto”, in un futuro prossimo diventerà realtà. Da più di un anno in Banca stiamo testando con successo soluzioni di AI per migliorare siti e comunicazioni commerciali. Interpretiamo tali tecnologie come assistenti evolute al servizio dei colleghi, la cui attività diventa quindi fondamentale snodo d’istruzione e validazione contenuti. E’ dunque in atto un cambiamento radicale dei nostri comportamenti digitali e lavorativi”.

“In qualità di organismo che riunisce le più importanti aziende investitrici in pubblicità, per noi di UPA è fondamentale intercettare la domanda di formazione sulle competenze evolute. Dalla prossima settimana partono i corsi della nostra UPA Academy dedicati all’Intelligenza Artificiale. L’obiettivo è fornire strumenti concreti per lavorare con l’AI, illustrare i migliori casi d’uso disponibili e affrontare gli aspetti etici e regolamentari”, ha annunciato Raffaele Pastore (UPA).
Emanuela Pignataro (Lanieri) ha dichiarato: “L’intelligenza artificiale è già da tempo un asset strategico per Lanieri perchè rafforza il nostro core business: la personalizzazione dell’esperienza Su Misura. E’ uno strumento che ci permette di costruire journey d’acquisto altamente customizzate, a partire da campagne di digital marketing che interpretano i comportamenti dei nostri clienti con un livello di targetizzazione e ottimizzazione senza precedenti. L’AI abilita analisi e modelli predittivi che efficientano le strategie di business e processi decisionali; sarà interessante capire l’evoluzione della creazione automatica di immagini e annunci attraverso l’AI che oggi non sempre risultano in linea con l’immagine e il posizionamento del brand, particolarmente cruciale per il mercato del lusso”.

Mascia Salucci (MSC Cruises) ha così concluso: “Utilizziamo avanzate tecnologie di geolocalizzazione basate sull’intelligenza artificiale per ottimizzare gli investimenti delle campagne pubblicitarie digitali analizzando dati complessi per identificare i target più promettenti, comprendendo comportamenti, interessi, demografie e geolocalizzazione, per garantire che gli annunci siano mirati a offrire il prodotto più rilevante per il potenziale target. L’analisi predittiva ci permette di prevedere il successo delle strategie pubblicitarie, identificando i canali, i contenuti e i messaggi più efficaci per il nostro target. L’allocazione dinamica del budget, gestita dall’IA, ne massimizza il ritorno spostando la spesa sui canali più performanti in tempo reale. Inoltre, l’IA ottimizza le strategie di offerta sulle piattaforme di advertising, regolando automaticamente le offerte per parole chiave, demografie e posizionamenti degli annunci. L’uso dell’IA per i test A/B accelera il processo decisionale, permettendoci di testare rapidamente diverse varianti di annunci e strategie di messaggistica. L’IA ci consente anche di concentrarci sulla qualità della creatività, proponendo annunci e contenuti personalizzati, consistenti e rilevanti per il target, anche in base alla geolocalizzazione e alla interazione con gli utenti su base real time. Attraverso l’analisi dei dati e la narrazione dinamica, anticipiamo le esigenze dei clienti, migliorando l’efficacia delle nostre campagne. Il nostro impegno quotidiano all’innovazione, che comprende ovviamente l’AI, è accompagnato dalla massima attenzione al rispetto della compliance e della privacy, e è volto a incontrare e superare costantemente le aspettative dei clienti in ogni fase del loro journey digitale, offrendo esperienze seamless e coinvolgenti”.

– Foto ufficio stampa JAKALA –

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Tecnologia

YouTube rivoluziona la creazione di contenuti: nuove funzionalità e innovazioni per i Creator

Il 18 settembre 2024 segna un punto di svolta per YouTube, che ha svelato una serie di nuove funzionalità pensate per migliorare l’esperienza dei Content Creator e arricchire l’interazione con gli utenti. Le novità includono avanzamenti significativi nel campo dell’intelligenza artificiale, strumenti per i creator emergenti e una nuova modalità di coinvolgimento con le comunità.

1. Intelligenza Artificiale al Servizio dei Video

Tra le novità più attese c’è l’introduzione di Veo, un innovativo modello di IA per la creazione di video brevi. Disponibile per i creator di Shorts, Veo permetterà di generare clip della durata di sei secondi, utilizzando la tecnologia di Google DeepMind. Questo strumento è accompagnato dal sistema di watermark SynthID, che identifica chiaramente i contenuti generati artificialmente. Inoltre, la funzione Dream Screen, che già permette di creare sfondi tramite IA, si arricchisce con ulteriori possibilità creative.

Un’altra aggiunta significativa è il doppiaggio automatico dei video, che, a partire dai prossimi mesi, supporterà un numero crescente di lingue, inclusa l’italiano. Questo strumento promette di considerare anche l’intonazione e il contesto ambientale del creatore, migliorando la qualità e la personalizzazione dei contenuti. L’IA non si limita a queste funzionalità: assisterà anche nella scelta dei titoli e delle miniature, offrendo ai creator un supporto innovativo per ottimizzare la loro presenza su YouTube.

2. Classifica Hype: Una Spinta ai Piccoli Creator

YouTube ha annunciato anche l’introduzione della classifica Hype, pensata per dare visibilità ai creator con meno di 500.000 iscritti. Gli utenti potranno votare i video dei loro creatori preferiti premendo un pulsante “hype”, contribuendo così a farli scalare nella classifica dei video in tendenza. Ogni utente potrà esprimere fino a tre “hype” a settimana per canale, con l’obiettivo di ampliare il pubblico dei creator emergenti e offrire loro nuove opportunità di crescita.

3. Comunita’ Integrate: I “Server Discord” di YouTube

Un’altra innovazione degna di nota è il lancio di “Communities”, una funzione che consente ai creator di interagire direttamente con i loro follower attraverso spazi dedicati integrati nel loro canale. Questa novità, paragonata ai “server Discord”, sarà inizialmente disponibile solo per gli abbonati, offrendo nuove modalità di coinvolgimento e comunicazione tra i creator e le loro audience.

Con queste nuove funzionalità, YouTube dimostra di voler continuare a evolversi, offrendo strumenti sempre più avanzati e interattivi per i creator e le loro comunità. Le aspettative sono alte e sarà interessante vedere come queste innovazioni influenzeranno il panorama della creazione di contenuti nei prossimi mesi.

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Tecnologia

Instagram, limiti per i teenager: serve il consenso dei genitori per sbloccarli

Meta, la società madre di Instagram, ha annunciato una serie di nuove misure volte a proteggere gli adolescenti sulla piattaforma, con il lancio di un sistema di “account per teenager” che applica restrizioni automatiche sui contenuti e sui contatti. Questa stretta interessa in particolare gli utenti sotto i 16 anni, per i quali sarà necessario il permesso dei genitori per apportare modifiche alle impostazioni predefinite, più restrittive.

Il rollout inizierà nei prossimi 60 giorni in Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia, mentre nell’Unione Europea le misure entreranno in vigore entro la fine dell’anno.

Le nuove regole puntano a offrire una maggiore protezione agli adolescenti, configurando i loro profili automaticamente come privati, limitando i messaggi solo ai contatti conosciuti e applicando filtri più severi sui contenuti sensibili. Inoltre, Instagram introdurrà restrizioni sull’utilizzo della piattaforma durante le ore notturne (tra le 22 e le 7) e inviterà i ragazzi a fare pause dopo 60 minuti di utilizzo quotidiano.

“La configurazione predefinita sarà la più restrittiva per il nostro controllo sui contenuti sensibili, riducendo la probabilità che siano raccomandati o mostrati agli adolescenti”, ha dichiarato Meta in un post ufficiale. “Questi aggiornamenti miglioreranno l’esperienza di milioni di adolescenti su Instagram, proteggendoli meglio dai rischi online.”

L’annuncio arriva in un momento in cui la pressione su aziende tecnologiche come Meta per garantire una maggiore sicurezza agli adolescenti è in aumento, con governi ed esperti che sollecitano una regolamentazione più rigorosa. In Italia, ad esempio, c’è stato recentemente un appello da parte di pedagogisti e figure pubbliche per vietare gli smartphone agli under 14 e i social media ai minori di 16 anni.

Tra le ulteriori protezioni introdotte, spicca la possibilità per i genitori di attivare una funzione di supervisione. Questa permetterà di controllare e limitare l’accesso a Instagram in determinati momenti della giornata, anche per gli utenti sopra i 16 anni. Per i minori di 16 anni, invece, il permesso genitoriale sarà obbligatorio per sbloccare impostazioni meno restrittive.

Meta sta inoltre sviluppando una tecnologia avanzata per identificare gli adolescenti che falsificano la propria età, anche se i dati del loro account indicano un’età adulta. Questo sistema sarà testato negli Stati Uniti nel corso del prossimo anno, garantendo una maggiore efficacia nella protezione dei minori che accedono alla piattaforma.

Con queste misure, Instagram cerca di affrontare le crescenti preoccupazioni relative alla sicurezza online degli adolescenti, rispondendo alle richieste globali di maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle aziende tech.

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